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Esteri

Cina, il ministro Wang Yi: “Rapporti con la Russia solidi, Taiwan non sarà mai indipendente”

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Le relazioni tra Cina e Russia rimarranno solide, indipendentemente dai cambiamenti nello scenario internazionale. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi durante una conferenza stampa a margine del Congresso nazionale del popolo.

“Il coordinamento tra Cina e Russia è ampio e strategico e non è destinato a cambiare”, ha affermato Wang, sottolineando che l’alleanza tra Pechino e Mosca rappresenta “un nuovo paradigma per i rapporti tra grandi potenze e Paesi vicini”.

L’appello per una pace giusta in Ucraina

Sul conflitto in Ucraina, Wang ha ribadito la posizione cinese: “Per risolvere la crisi è necessario raggiungere una pace giusta e duratura, accettabile da tutte le parti”. Ha ricordato che, sin dall’inizio della guerra, Pechino ha promosso il dialogo e i negoziati.

“Dopo tre anni di conflitto, è evidente che la sicurezza di ognuno deve essere neutrale e non a danno di altri Paesi. Deve essere sostenibile e trattare tutte le parti in modo paritario”, ha aggiunto il ministro, evidenziando la necessità di un approccio diplomatico condiviso.

Scontro con Trump su Gaza: “Appartiene ai palestinesi”

Wang Yi ha criticato la proposta del presidente americano Donald Trump di prendere il controllo della Striscia di Gaza, sottolineando che questa non porterà alla pace.

“Gaza è dei palestinesi: cambiare il suo status con la forza non porterà la pace, ma solo nuovo caos”, ha affermato il ministro, ribadendo il sostegno della Cina alla soluzione dei due Stati.

“Senza pace in Medio Oriente, non ci sarà stabilità nel mondo”, ha aggiunto Wang, evidenziando l’importanza di un impegno multilaterale per risolvere il conflitto israelo-palestinese.

Taiwan: “Non è mai stato un Paese indipendente e mai lo sarà”

Sul dossier Taiwan, Wang Yi ha ribadito la posizione intransigente della Cina: “Taiwan non è mai stato un Paese indipendente e mai lo sarà. La riunificazione della Cina è una tendenza che non può essere fermata”.

Il ministro ha inoltre avvertito che “qualsiasi tentativo esterno di ostacolare la Cina è destinato a fallire”, citando le risoluzioni dell’ONU che, a suo dire, considerano Taiwan una provincia cinese.

Tensione commerciale con gli USA: “I dazi di Trump sono senza senso”

Wang Yi ha anche affrontato la crescente tensione economica tra Pechino e Washington, criticando le misure protezionistiche adottate da Trump.

“La Cina reagirà con fermezza all’offensiva commerciale degli Stati Uniti”, ha dichiarato il ministro, attaccando i dazi unilaterali imposti dal presidente americano. “Sono senza senso”, ha aggiunto, prefigurando possibili contromisure cinesi in risposta alle politiche economiche di Washington.

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Esteri

Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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