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Ciclismo, Europei: con Consonni e Ganna una Grande Italia trionfa a Grenchen

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Giornata trionfale per l’Italia agli Europei di ciclismo su pista a Grenchen. Il bottino azzurro è stato due medaglie d’oro, con Simone Consonni nella Corsa a punti e con il quartetto dell’inseguimento a squadre, e una d’argento, anche in questo caso nel ‘team pursuit’ ma in quetso caso femminile. Avversaria dell’Italia in entrambe le finali è stata la Gran Bretagna, che ha prevalso tra le ragazze ed è stata nettamente battuta nella sfida per il titolo della gara maschile, in cui Ganna, Lamon, Milan e Moro hanno chiuso in 3.47.667, il miglior tempo di questa competizione e anche il nuovo primato della pista di Grenchen. E tutto ciò nonostante un cambio non perfetto all’altezza del terzo chilometro. Così gli azzurri del ct Marco Villa, e di un Ganna oggi straripante, si sono presi la rivincita sui britannici che li avevano battuti ai Mondiali dello scorso ottobre. “Il livello si è alzato e noi siamo arrivati a questo appuntamento con poca preparazione alle spalle – le parole di Ganna a fine gara -. Volevamo dimostrare di esserci e che la Gran Bretagna vista all’opera ai Mondiali dello scorso anno era alla nostra portata. In finale siamo andati forte, veramente forte, e forse siamo stati anche un po’ fortunati, perché ad un certo punto abbiamo sbagliato qualcosa e rischiato di disunirci”.

“I punti per la qualificazione olimpica erano il nostro obiettivo primario – dice ancora Ganna -, ma il titolo europeo è una grande soddisfazione. Adesso dobbiamo solo lavorare per le prossime occasioni in cui sono in palio i punti per il ranking”. Nella finale femminile Elisa Balsamo, Martina Fidanza, Vittoria Guazzini e Martina Alzini (che ha preso il posto di Letizia Paternoster in finale) hanno provato a rendere difficile la vita alle britanniche Archilbald, Evans, Knight e Morris che hanno dominato questi Europei fin dalla prima apparizione. E anche nella sfida per l’oro le britanniche hanno preso il sopravvento fin dall’inizio acquisendo un vantaggio notevole che poi hanno gestito con Archibald talmente superiore alle compagne al punto da doversi rialzare per attenderle. Ad aprire alla grande per l’Italia questa giornata di finale era stato l’olimpionico a squadre di Tokyo Simone Consonni, vincitore della corsa a punti dopo essere riuscito a mantenere un ritmo elevato, e costante, nel corso di tutta la sua prestazione. Così per il campione olimpico e mondiale è arrivata anche la consacrazione individuale, grazie anche al fatto di essere rimasto lucido anche nelle fasi più caotiche della prova, in cui si è portato al comando a 50 giri dal termine, per poi essere sorpassato dal francese Grondin (alla fine bronzo). Dopo il penultimo sprint, vinto proprio da Grondin, il francese e Consonni si sono ritrovati primi alla pari e tutto si è deciso nell’ultima volata, che assegnava il doppio dei punti. L’ha vinta lo spagnolo Barcelò, ma Consonni con il secondo posto si è preso l’oro, con 54 punti nella classifica finale. Così l’azzurro si è confermato in gran forma, come aveva già dimostrato su strada, vincendo l’ultima tappa del Saudi Tour. Alla fine il ct Villa fa un bilancio della giornata: “con l’approssimarsi delle Olimpiadi livello complessivo si è alzato notevolmente, e nessun risultato è scontato. Oggi siamo stati bravi ad ottenere quasi il massimo a disposizione. Siamo solo all’inizio e bisogna continuare a lavorare”.

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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Calcio: Coppa del Re, follia Rudiger, rischia pesante squalifica

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Il Clasico valido per la finale di Coppa del Re è stato vinto dal Barcellona ai tempi supplementari al termine di una partita ricca di episodi e colpi di scena. Nel finale, però, il Real Madrid oltre alla partita ha perso anche la testa protestando in modo troppo veemente nei confronti dell’arbitro.

Alla fine i giocatori espulsi nella squadra di Carlo Ancelotti sono così stati addirittura tre, ma a rischiare moltissimo è soprattutto uno di loro: Antonio. Nel finale dei tempi supplementari, col Barcellona avanti per 3-2 grazie al goal realizzato da Koundé, il Real Madrid ha protestato in modo veemente contro l’arbitro: alla fine il direttore di gara ha estratto ben tre cartellini rossi per proteste nei confronti di Lucas Vasquez, Jude Bellingham e Antonio Rudiger.

A rischiare più di tutti però sarebbe l’ex difensore, tra le altre, di Roma e Chelsea. Rudiger ha perso letteralmente la testa dopo un fischio dell’arbitro in favore del Barcellona ed ha lanciato un oggetto, sembra la borsa del ghiaccio, in direzione del direttore di gara che ha estratto il cartellino rosso mentre i compagni cercavano di trattenere Rudiger per evitare il peggio. Ora il difensore dei blancos rischia una pesante squalifica.

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De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

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Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

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