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C’è un piano del calcio per far ripartire la serie A, ma gli scienziati e il Governo sono freddi sui tempi

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Una ripartenza a scaglioni, con la serie A per cominciare; e tutti in ritiri chiusi come in estate, che sia in un centro sportivo o in albergo. Prende forma il piano del calcio per la ripartenza. Ma dopo la doccia gelata di Rezza, che ha espresso un parere negativo da esperto, il “protocollo di garanzia” per la ripresa degli allenamenti, che nei prossimi giorni verra’ messo nero su bianco, andra’ al vaglio del Governo, in particolare del ministro dello sport Spadafora e di quello della Salute Speranza. A decidere quando e se si riparte deve essere l’Esecutivo, il punto fermo dal quale e’ partita la Figc, nella seconda riunione della sua commissione medica alla quale partecipa anche Walter Ricciardi, membro Oms e consigliere di Speranza. “E’ fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l’attivita’ quando ripartira’ tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via”, le parole del n.1 Figc, Gabriele Gravina. Slitta intanto al 23 (nel pomeriggio perche’ in mattinata e’ previsto l’incontro con l’Uefa) la riunione della Federcalciio con le varie componenti inizialmente programmata per domani. La linea comunque e’ chiara: il calcio vuole finire la stagione, ma ha tempo per farlo.

Urbano Cairo

La fretta di alcuni protagonisti e’ tenuta a bada, e d’altra parte si controbilancia con lo scetticismo di altri. La divisione assolutamente trasversale, con Cairo e Lotito su fronti opposti tra i presidenti, ma divisioni evidenti anche tra i giocatori. La guarigione di Rugani e Matuidi sono segnali di ottimismo. In attesa di una decisione che potra’ arrivare solo da Conte (“il mio e’ un parere da esperto, la decisione spetta alla politica”, ha ammesso anche Rezza), il calcio sa che non tutti possono fare affidamento su un centro sportivo con albergo come la Juve con la Continassa, neanche in serie A. Per rispondere alla domanda di sicurezza assoluta dall’Aic e ovviare alle obiezioni etiche sui tamponi a calciatori e staff, nei giorni delle polemiche per i mancati test a medici e infermieri, l’ultima ipotesi Figc e’ quella di far partire anche con lo screening pre-ritiro prima la serie A, poi la B, infine la C. La commissione ha discusso per la prima volta dell’ipotesi di alberghi come sedi di ritiro, come per la preparazione estiva, un’idea gia’ circolata nei giorni scorsi e non gradita all’Aic. Che intanto ha preso atto del secondo club arrivato a un accordo sulla riduzione degli ingaggi: e’ il Parma, che con i suoi giocatori ha deciso il taglio di una mensilita’. Il voto “unanime” della Lega di A, contestato dal sindacato calciatori, parlava di sospensione da un minimo di 2 a un massimo di quattro mesi di stipendio. E in un certo senso, la misura ridotta del taglio a Parma puo’ rappresentare un segnale di speranza del calcio, che conta di tornare sul campo.

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Esteri

Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

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Esteri

Media, due giornalisti italiani espulsi dal Marocco

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Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.

I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.

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Doppio McTominay, il Napoli abbatte anche il Torino ed è capolista con 3 punti sull’Inter

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Il Napoli approfitta dello scivolone dell’Inter e si riprende la vetta solitaria della classifica a quattro giornate dalla fine. Gli uomini di Antonio Conte superano 2-0 il Torino nel match del Maradona: decide la doppietta di Scott McTominay.

I padroni di casa partono subito forte, creando grosse difficoltà ai granata prima con un batti e ribatti nell’area avversaria e poi con un errore di Milinkovic-Savic sulla pressione di Lukaku, su cui è decisivo il salvataggio di Maripan. Al 7′ ci pensa il solito Scott McTominay a sbloccare la contesa: lo scozzese si avventa su un cross basso di Anguissa ed infila la sfera alle spalle di Milinkovic-Savic.

Tifosi scozzesi. Presenza fissa al Maradona

All’11’ i ragazzi di Paolo Vanoli provano a reagire con una conclusione di Adams, che però viene successivamente fermato per fuorigioco. Qualche minuto più tardi il Torino si spinge in avanti con l’ex Elmas, il cui tiro viene deviato sui piedi di Biraghi che fallisce il cross. Gli ospiti fanno possesso palla, ma ad andare a segno è ancora il Napoli: al 42′ Scott McTominay realizza la sua personale doppietta, trovando la deviazione vincente sul traversone di Politano.

Nella ripresa la squadra granata cerca di accelerare le operazioni per riaprire la sfida, ma fa fatica a rendersi pericolosa dalle parte di Meret. Nel frattempo Antonio Conte deve fare i conti con gli infortuni di Buongiorno ed Anguissa, che vengono rispettivamente rilevati da Marin e Billing. Quest’ultimo è subito protagonista poiché al 61′ colpisce una clamorosa traversa su cross di Spinazzola. Al 78′ il neo-entrato Karamoh lascia partire un traversone insidioso, ma Olivera è attento e lo prolunga in calcio d’angolo.

Il secondo tempo del Napoli non è affatto fortunato sotto il punto di vista degli infortuni, dato che anche Lobotka accusa qualche problema fisico: lo slovacco viene sostituito a pochi minuti dal termine. Nel finale gli azzurri amministrano il 2-0 e portano a casa una vittoria fondamentale in ottica Scudetto. In virtù di questo successo, infatti, il Napoli torna in testa alla classifica salendo a 74 punti, a +3 sull’Inter. Nel prossimo turno i campani saranno impegnati nella trasferta del Via del Mare contro il Lecce, in programma sabato.

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