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Cronache

Caso Pierina, Dassilva dice no a confronto con Bianchi

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Il confronto tra Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli, e Louis Dassilva, indagato per l’omicidio dell’anziana e col quale la Bianchi aveva una relazione extraconiugale, non si farà, almeno per ora. È uno degli elementi che arriva al termine dei tre giorni di udienza di Manuela per l’incidente probatorio davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rimini. Udienza che si è chiusa con un colpo di scena: il gip ha disposto che venisse rimosso il paravento dietro al quale per tre giorni la donna ha reso dichiarazioni e le ha chiesto di confermare quanto detto guardando negli occhi Louis. Conferma che Manuela ha dato. Dichiarazioni di entrambi in un vero faccia a faccia, però, non ci sono state.

A specifica richiesta di confronto tra i due, avanzata dal gip Vinicio Cantarini, la donna si è detta disponibile, mentre il 35enne ha negato il consenso. L’avvocato di Dassilva, Riario Fabbri, non ha escluso del tutto un confronto, ma “lo faremo – ha spiegato – quando conosceremo tutti gli aspetti che possono essere contestati”. Per i difensori Riario Fabbri e Andrea Guidi è una questione di “discovery” degli atti che sarebbe ancora parziale. Al terzo giorno di incidente probatorio richiesto dal sostituto procuratore Daniele Paci, in questa lunga inchiesta per l’omicidio della 78enne Pierina Paganelli, Manuela Bianchi, sua nuora, ha affermato che Louis Dassilva aveva paura. Temeva che la 78enne potesse ingaggiare un investigatore privato per scoprire con chi la nuora avesse una relazione extraconiugale, visto che lo aveva già fatto in passato.

Dassilva si è sempre detto innocente, minimizzando la sua relazione con Manuela. Al terzo giorno l’udienza si è soffermata in particolare su un’intercettazione del 4 ottobre 2023. Quella mattina il corpo di Pierina viene ritrovato, trafitto 29 volte da un coltello con lama di 15 centimetri. È il giorno dopo l’omicidio e Manuela e Louis sono sotto interrogatorio ma vengono lasciati parlare nella sala d’aspetto della Questura di Rimini. Lei gli ripete: “Dimmi che non dobbiamo temere niente da questa cosa qui”, mentre Louis la fissa negli occhi e dice “non cambia niente tra noi”, toccandole la guancia. “Voglio che ne esci”, dice ancora lei. L’incidente probatorio su Manuela, indagata per favoreggiamento, difesa dall’avvocata Nunzia Barzan con la consulenza tecnica di Davide Barzan, dopo tre giorni si è concluso. Il gip ha stabilito il termine a martedì per depositare le varie consulenze, dopodiché deciderà sull’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Dassilva.

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Domani i funerali della bimba di 4 anni morta nel Napoletano

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Si svolgeranno domani, alle ore 16 nella parrocchia di San Nicola di Castelvenere (Benevento) i funerali di Alessandra, la bambina di 4 anni morta in circostanze ancora da chiarire in un’abitazione di Tufino, in provincia di Napoli, nella notte tra il 14 e 15 dicembre dello scorso anno, dopo una caduta da una scala a chiocciola. Lo rende noto Alessandro Di Santo, sindaco di Castelvenere, dove la bimba risiedeva ufficialmente. Sulle cause, non del tutto chiare, della morte di Alessandra indaga la Procura di Nola.

Due zii della bambina sono stati iscritti nel registro degli indagati. A carico della coppia di coniugi, presso cui la piccola era stata collocata dai servizi sociali, si ipotizzerebbero i reati di maltrattamenti e omicidio colposo. La morte della bambina risale alla sera del 13 dicembre scorso e sarebbe stata provocata dalle ferite conseguenti a quella che si ipotizza sia stata una caduta accidentale dalla scala interna dell’abitazione. Sembra che in un primo momento le condizioni della piccola non fossero state considerate così gravi, ma quando sul posto sono giunti i medici del 118, per la bambina non c’è stato più nulla da fare. Due le telefonate fatte al 118 quella sera: nella prima si faceva riferimento a una broncopolmonite, nell’altra si citava invece la caduta dalle scale. “La nostra comunità – aggiunge il primo cittadino – si unisce commossa ai genitori e ai nonni della piccola Alessandra per la sua tragica scomparsa”.

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Tragedia a Lanciano durante il corteo del 25 aprile: un morto e tre feriti investiti da un’auto

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Doveva essere una mattina di celebrazione e memoria quella di oggi a Lanciano, in occasione del 25 aprile. Invece, si è trasformata in tragedia quando una Lancia Musa ha travolto un gruppo dell’Anpi, che si stava dirigendo verso piazza Plebiscito per partecipare alla manifestazione organizzata dal Comune.

Un uomo di 81 anni muore sul colpo

Nell’incidente ha perso la vita un uomo di 81 anni, mentre altre tre persone sono rimaste ferite. Le loro condizioni non sono gravi, come ha comunicato la Asl Lanciano Vasto Chieti: al pronto soccorso dell’ospedale “Renzetti” sono giunti il conducente dell’auto, un uomo di 79 anni, e due donne. Si attendono gli esiti degli esami radiologici per valutare l’entità dei traumi. In assenza di lesioni significative, verranno trattenuti in Osservazione Breve.

Le indagini della Polizia: dinamica ancora da chiarire

La Polizia è al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il conducente, fortemente provato, ha dichiarato di non ricordare nulla di quanto successo, se non di essere rientrato in auto dopo aver partecipato al momento celebrativo davanti al monumento agli Eroi Ottobrini. Al termine della cerimonia, i partecipanti si erano diretti a piedi verso il centro, percorrendo via del Torrione, dove l’auto ha improvvisamente sfrecciato tra loro a tutta velocità, travolgendo il gruppo.

Un dramma inaspettato che ha scosso profondamente la comunità di Lanciano proprio nel giorno della Festa della Liberazione.

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Addio a Nicola Rivelli, Forza Italia saluta un uomo di politica e cultura

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È morto Nicola Rivelli (foto Imagoeconomica del 13 aprile del 2000), ex parlamentare e storico militante di Forza Italia. A comunicarlo è stato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale del partito in Campania, che ha annunciato il decesso avvenuto a causa di un arresto cardiaco.

Un protagonista della Seconda Repubblica

Rivelli è stato una figura centrale nella prima fase di costruzione del centrodestra italiano. «È stato parlamentare in una fase cruciale per il centrodestra, quando si costruivano i nuovi equilibri della Seconda Repubblica», ha dichiarato Martusciello. «Ha partecipato con determinazione alla nascita del progetto politico che avrebbe portato Forza Italia a guidare il Paese».

Politico, artista, cittadino

Ma Nicola Rivelli non è stato soltanto un uomo di partito. «Napoli perde una figura poliedrica, capace di esprimersi in politica come nell’arte e nella vita civile», ha sottolineato ancora Martusciello, ricordando il contributo di Rivelli anche fuori dalle aule parlamentari. Uomo brillante e mai banale, con una visione capace di andare oltre il contingente, ha saputo guadagnarsi la stima anche al di fuori del perimetro politico.

Una presenza costante e leale

«Sempre coerente, sempre presente, sempre con noi, fino alla fine», ha detto commosso il coordinatore regionale. «La sua amicizia è stata per me un punto fermo. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine».

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