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Cronache

Cardinale Krajewski, da Santo Padre segno di dignità a Napoli

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“Il ruolo della chiesa non è solo amare il signore Dio, ma amare il prossimo. Oggi il Santo Padre vuole proprio dare questo segno di amore, di amicizia anche per la gente sfortunata qui a Napoli, aprendo una cosa molto semplice ma necessaria per ridare la dignità alla persona con le docce e la lavanderia”. Lo ha detto il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere apostolico di Sua Santità Papa Francesco, che oggi ha inaugurato la “Lavanderia di Papa Francesco”; iniziativa proposta da Procter & Gamble e Comunità di Sant’Egidio di Napoli, accolta dalla Elemosineria Apostolica e realizzata con il coinvolgimento di Haier Europe. La lavanderia, allestita presso la Casa dell’Amicizia della Comunità di Sant’Egidio nella Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, sarà accessibile gratuitamente alle persone indigenti, in particolare a quelle senza fissa dimora, che in questi locali potranno lavare e asciugare i propri indumenti e, grazie al servizio docce, provvedere anche alla pulizia personale.

“Noi non ci rendiamo conto di questi bisogni – ha detto il cardinale Konrad Krajewski – perché ogni mattina facciamo la doccia, è una cosa naturale come prendere un caffè, invece loro non possono farlo e qui hanno anche una lavanderia e anche l’accoglienza che ridanno la dignità. Questo luogo penso che potrebbe essere un esempio per gli altri che vogliono aiutare il prossimo e non sanno come farlo. Hanno i soldi ma non sanno come usarli. Invece queste piccole docce penso che gli possono dire che non bisogna pensare dei progetti enormi per 10 anni, facciamo qualcosa per oggi, perché nel vangelo esiste solo la parola oggi: scendi dall’albero, vado a casa tua oggi e Gesù usciva dalla mattina alla sera e aiutava la gente che incontrava per strada. Non diceva andate da San Pietro e da Maria Maddalena e ne parliamo fra due settimane, non esiste questo. Per questo anche noi siamo scesi oggi a Napoli e apriamo questo piccolo centro che è veramente grande per la gente sfortunata, per la gente che è amata, ma oggi sta in difficoltà”.

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Cronache

Ancora una forte scossa di terremoto all’alba a Pozzuoli, in centinaia in strada per paura ma nessun danno

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Questa mattina, alle 6:30, una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 della scala Richter è stata avvertita in provincia di Napoli, precisamente nella zona dei Campi Flegrei. L’epicentro del sisma è stato localizzato a Pozzuoli, tra la zona della Solfatara e via Pisciarelli, con un ipocentro a soli 2,8 chilometri di profondità, rendendo il terremoto particolarmente avvertito dalla popolazione locale.

Nonostante la scossa sia stata sentita distintamente, fortunatamente non si registrano danni a persone o strutture. Tuttavia, l’evento ha generato numerose chiamate ai vigili del fuoco e ai servizi di emergenza, segno evidente dell’apprensione tra i cittadini.

Questa recente attività sismica solleva preoccupazioni, in quanto nei giorni scorsi la stessa area ha esperito due eventi sismici simili, entrambi di magnitudo 3.6 e 3.7. Questa sequenza di scosse potrebbe indicare una crescente instabilità geologica nella regione, notoriamente attiva dal punto di vista vulcanico.

L’area dei Campi Flegrei è infatti una delle zone vulcaniche più monitorate d’Europa, data la sua storia e la sua potenziale pericolosità. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) continua a monitorare la situazione, raccogliendo dati e fornendo aggiornamenti per garantire la sicurezza dei cittadini. La comunità scientifica è particolarmente attenta a rilevare qualsiasi variazione che potrebbe suggerire cambiamenti significativi nel sottosuolo.

La popolazione locale è incoraggiata a rimanere informata attraverso i canali ufficiali e a seguire le eventuali indicazioni delle autorità, mantenendo un approccio cauto e preparato in caso di ulteriori sviluppi.

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Cronache

Bimbo di 5 mesi ucciso dal pitbull di famiglia

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Tragedia questa sera a Palazzolo Vercellese, piccolo Comune di un migliaio di abitanti in provincia di Vercelli, dove un bimbo di cinque mesi ha perso la vita dopo essere stato azzannato da un cane di grossa taglia, sembra un pitbull, di proprieta’ dei suoi genitori, una giovane coppia da poco trasferitasi in paese. Secondo quanto si e’ appreso il bimbo si trovava in casa con la nonna. Il fatto e’ avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi. Sul posto e’ intervenuto il 118 di Alessandria con l’elisoccorso, ma per il piccolo non c’e’ stato nulla da fare.

La tragedia è avvenuta in una zona del paese vicino all’ex asilo. A quanto si apprende il bimbo sarebbe stato in braccio alla nonna, mentre la donna passeggiava nel giardino. I genitori, invece, erano usciti a fare la spesa. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Vercelli. Il pitbull è stato sequestrato dai militari dell’Arma forestale in attesa degli accertamenti. A quanto pare non c’erano mai stati segnalazioni di aggressività del cane. I genitori, trentenni, hanno portato il bimbo in fin di vita direttamente all’elisoccorso che era atterrato nel campo sportivo del paese.

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Cronache

Tentata estorsione al consigliere regionale Giovanni Zannini, arrestato Tiberio Francesco La Torre

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“Ho fatto io mio dovere. Speravo che condotte del genere non si verificassero più. Ringrazio la DDA di Napoli e i Carabinieri per l’intervento tempestivo e dirimente”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Giovanni Zannini, vittima di un tentativo di estorsione che oggi hanno condotto in carcere Tiberio Francesco La Torre, cugino dell’ex capoclan e collaboratore di giustizia Augusto La Torre, a cui la DDA di Napoli (sostituto procuratore Roberto Patscot, procuratore aggiunto Michele Del Prete) contesta i reati di tentata estorsione ed estorsione aggravate dal metodo mafioso.

“In quattro giorni – continua Zannini – hanno arrestato il La Torre dimostrando che lo Stato c’è ed è forte. Sono circa 6 mesi che vivo sotto minaccia. La settimana scorsa si è superato ogni limite. Invito tutti a denunciare e a vincere ogni paura”. L’arresto di La Torre – viene spiegato nella nota – si fonda sulla denuncia sporta dal consigliere regionale Giovanni Zannini (al quale La Torre voleva estorcere 50mila euro) e dall’imprenditore Alfredo Campoli (al quale il La Torre ha estorto circa 22 mila euro pretendendo che la consegna avvenisse presso una cappella del locale cimitero).

La Torre – si legge nel comunicato – si è presentato a casa di Zannini più volte senza che nessuno gli aprisse la porta. La famiglia del consigliere regionale è stata anche costretta a chiudersi in casa. Zannini si è quindi recato dai carabinieri “ottenendo l’immediato e risolutivo intervento”. Poi le denunce, poi l’intervento della DDA e poi l’arresto.

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