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Calcio, Spalletti: ora giochiamo per vincerle tutte

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Tre vittorie un pari in casa Juventus e un ko in Coppa Italia a gennaio, con uomini contati. Ora la voglia di tirare fuori il Napoli migliore a febbraio, quando ti aspettano Inter, Barcellona e Lazio ma parti dalla trasferta di Venezia. E’ chiara la mappa da seguire per Luciano Spalletti che vorrebbe tutta la rosa a disposizione “per giocare gare cosi’ ravvicinate” ma sa che per ora gli mancano Lozano, Koulibaly, Anguissa e Ounas, e che l’arma resta “andare in campo con la felicita’ di chi ha voglia di vincerle tutte, che viva il calcio senza apnea”. E’ questa la piantina che il tecnico mostra al pubblico e alla squadra alla vigilia della trasferta di Venezia, dove il tecnico e’ chiamato a risolvere il primo dubbio: centravanti dall’inizio Osimhen o Mertens? “Osimehn e Mertens – dice – possono giocare benissimo insieme, dipende dalla scelta dell’allenatore che fa inizialmente”, risponde sorridente il tecnico in conferenza stampa, ricordando poi che “con le cinque sostituzioni si fanno ragionamenti nel cambiamento delle partite e non sulla scelta della formazione iniziale, ricordando che mancano ora Lozano e Ounas”. Parole per confondere, per far pensare a Mertens che puo’ giocare esterno ma anche Osimhen puo’ cambiare l’assalto alla difesa veneta durante la gara. Il nigeriano appare pero’ favorito al momento per partire titolare e cercare il gol in azzurro dopo oltre 110 giorni, riprendendosi una parte di palcoscenico da Mertens, 34nne gia’ a 9 gol in 18 partite, senza contare le quattro con meno di un quarto d’ora in campo. Osimhen anche e’ a 9 gol e ha voglia di dimostrare a tutti esultando dopo la rete di essere tornato l’attaccante bomba del Napoli a cui Spalletti guarda con ammirazione ma anche con la voglia di insegnargli la maturita’ da gestire in campo. In fondo proprio a Venezia Osimhen e Mertens si giocano un bel ballottaggio verso lo scontro diretto con l’Inter che secondo il tecnico “ha piu’ azioni delle altre squadre dopo il mercato di gennaio” ma a cui non vuole ancora pensare. “Domani a Venezia – dice il tecnico – non dobbiamo cadere nel tranello di partita di passaggio, perche’ l’avversario e’ forte e l’allenatore sa fare questo mestiere. Non sappiamo che la partita vera e’ a Venezia che non e’ una gara di passaggio per arrivare all’Inter”. Futuro da costruire in ogni gara, come sanno i tifosi del Maradona che continuano a comprare biglietti per il match con il Barcellona. E come sa Spalletti sul suo contratto in scadenza nel 2024, come precisato dal Napoli sulle voci sul futuro del tecnico che pero’ spiega: “Il futuro a Napoli va in la’ rispetto all’immediato, ora finiamo questo campionato contro avversari fortissimi e in cui dobbiamo fare bene adesso”.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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