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Calcio-Mercato: Giroud al Milan, Haaland vuole il Chelsea, Gigio firma per il Psg

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E’ ancora il momento di DONNARUMMA, ora protagonista anche del mercato. Infatti ‘Gigio’ domani va a Parigi, dove firmera’ un quinquennale con il Psg per 12 milioni all’anno (piu’ maxi commissione per Mino Raiola). Il Milan si consola con la fumata bianca con il Chelsea per GIROUD, il cui trasferimento in rossonero si concretizza, visto che ai Blues andra’ un indennizzo di un milione di euro. L’attaccante della Francia giovedi’ sara’ a Milano per le visite mediche. Un altro protagonista degli Europei, il portiere del Portogallo RUI PATRICIO, e’ arrivato a Roma. L’accordo del club giallorosso (che oggi ha diffuso le prime immagini della nuova maglia, la prima ‘griffata’ New Balance’) con il Wolverhampton e’ arrivato per 11,5 milioni piu’ bonus che il club giallorosso potra’ pagare dal 2022, quando spera di aver incassato i soldi della cessione di PAU LOPEZ al Marsiglia. Per XHAKA si tratta ancora con l’Arsenal, che chiede 20 milioni contro i 15 proposti da Pinto. Il manager romanista rimane comunque ottimista. Per DZEKO tutto fa pensare che il bosniaco rimanga a Trigoria portando quindi a termine il suo contratto, che scade a giugno 2022. L’Inter ha ceduto il giovane ESPOSITO, reduce dalle deludenti esperienze alla Spal e al Venezia, al Basilea “a titolo temporaneo con diritto di opzione e contro opzione”. JOAO MARIO, che ha rescisso con i nerazzurri, ha invece firmato per il Benfica ma lo Sporting Lisbona contesta questo affare ed e’ pronto a portare i campioni d’Italia in tribunale per chiedere un indennizzo di 30 milioni di euro. La Sampdoria ha un ritorno di fiamma per SALVA FERRER dello Spezia, che avrebbe gia’ pronta la contromossa, ovvero chiedere in cambio ASKILDSEN, e CAPRARI. Alla Lazio e’ il giorno di FELIPE ANDERSON, e presto dovrebbe arrivare anche la firma di HYSAJ, quando il ds Tare avra’ operato un paio di cessioni. LUIS ALBERTO chiede di andarsene se non gli verra’ riconosciuto un aumento dell’ingaggio: lo spagnolo chiede 4 milioni all’anno. Visite mediche per SANCHO al Manchester United, e intanto si e’ saputa la cifra che gli inglesi pagheranno al Borussia Dortmund: 73 milioni di sterline, ovvero 85 milioni di euro. E a proposito di Dortmund: HAALAND fa le bizze perche’ vuole andare al Chelsea, pronto a fare follie per lui, ma i tedeschi vogliono che il norvegese rispetti l’accordo secondo cui deve giocare nel Borussia anche tutta la prossima stagione. E questo nonostante il club campione d’Europa sia disposto, secondo quanto riferisce la ‘Bild, a versare ai tedeschi la folle cifra di 175 mlioni di euro. Parte di questa somma il Chelsea la metterebbe insieme con le cessioni di HUDSON-ODOI (valutato tra i 20 e i 30 milioni di euro), ZIYECH (28-38 milioni) e ABRAHAM (23-36 milioni). Al resto provvederebbe direttamente Abramovich. LUCAS CASTRO continuera’ la sua carriera in Turchia. Arrivato lo scorso gennaio al Fatih Karaguemruek dalla Spal, l’italo-argentino ha firmato un contratto annuale con l’Adana Demirspor, squadra che ha appena accolto BALOTELLI.

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Inter, dal sogno del triplete all’incubo zero tituli è un attimo

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La terza sconfitta consecutiva nel giro di una settimana ha capovolto le aspettative e il clima in casa Inter. E, nonostante i cori di supporto della Curva al termine della gara persa con la Roma, il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi riconosce i problemi. “Nel primo tempo non abbiamo fatto una partita d’insieme come siamo abituati. Eravamo un po’ lunghi e abbiamo pagato – le sue parole in conferenza stampa -. I ragazzi hanno messo sul campo tutto quello che avevano. I tifosi anche lo hanno capito e apprezzato, è stato molto bello l’applauso finale. Non ci fa dimenticare questa brutta sconfitta, ora dobbiamo pensare alla prossima partita”.

E Inzaghi non entra nel discorso arbitrale: “In questo momento non dobbiamo pensare alle rimesse, ai rigori, alle punizioni. Dobbiamo stare con la testa sul campo”. Anche perché la prossima partita non sarà una gara qualunque, ma l’andata della semifinale di Champions League in casa del Barcellona. “Adesso serve tutto: riposo, freschezza, recuperare giocatori. Non lo so se ci sarà Thuram. In questo momento non sarebbe opportuno parlare di quello che potrebbe essere – ha proseguito il tecnico -. Dobbiamo andare avanti. Dovremmo essere bravi a fare una partita d’insieme e ce la giocheremo con tanto rispetto ma con nessuna paura”. Stesso messaggio che ha voluto far passare anche Carlos Augusto.

“Ci è mancata un po’ di lucidità per approfittare delle occasioni che abbiamo creato. Ci sono tante partite ravvicinate, però non mi piace avere alibi – ha aggiunto in conferenza stampa -. È una sconfitta che brucia, ma mercoledì abbiamo un’altra partita. Dobbiamo vedere cosa abbiamo sbagliato oggi, avere più lucidità e essere pronti per mercoledì”. Allontanando anche il timore degli zero titoli. “Non c’è paura, essere ad aprile e lottare per delle cose importanti è la cosa più bella, non puoi avere paura di perdere. Abbiamo la possibilità di vincere cose straordinarie”, ha concluso l’esterno brasiliano. Grande soddisfazione invece in casa Roma, con i giallorossi arrivati a 18 partite di fila senza perdere. “È una partita che volevamo vincere per i nostri tifosi che non sono potuti venire – ha spiegato il tecnico giallorosso Claudio Ranieri in conferenza stampa -. Abbiamo avuto 2-3 occasioni per chiudere la partita ma non ci siamo riusciti. È finita 1 a 0 e va bene così, sono sempre tre punti”.

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Real Madrid furioso, Ancelotti via ‘questione di ore’

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“Questione di ore”. Il titolo di ‘Marca’, giornale sportivo spagnolo spesso molto ben informato sulle questioni riguardanti il Real Madrid, lascia intendere che il club pluricampione d’Europa potrebbe risolvere a breve il contratto che lo lega fino a giugno del prossimo anno a Carlo Ancelotti. Tutto dipenderà da una riunione che il presidente Florentino Perez avrà con il tecnico al quale non è bastato aver conquistato tutto alla guida delle ‘merengues’: al Real l’imperativo è vincere sempre, ogni anno, e per questo Florentino non ha mandato giù l’eliminazione dalla Champions League ad opera dell’Arsenal e la sconfitta nella finale di Coppa del Re contro il Barcellona.

La sua espressione corrucciata in tribuna, al momento delle premiazioni, era più eloquente di mille parole e per questo il destino di Ancelotti sembra segnato: via subito, questa sarebbe l’intenzione del presidente, senza neppure attendere la fine del campionato, nonostante il Real sia a -4 dal Barça capolista e ci sia ancora da giocare, domenica 11 maggio, il confronto diretto sul campo dei ‘blaugrana’. Le prossime ore saranno decisive, prima il Real deve individuare un traghettatore, che potrebbe essere uno tra Raul e Guti, autentiche bandiere ‘madridiste’, per poi prendere Xabi Alonso, pronto a lasciare il Bayer Leverkseun, già a giugno in vista del Mondiale per club in America.

In posizione di vigile attesa rimane la federcalcio brasiliana (Cbf), convinta come non mai di affidare ad Ancelotti il ruolo di ct della Seleçao, anche in questo caso magari già a giugno quando ci saranno da giocare due partite delle qualificazioni mondiali. In passato Ancelotti ha parlato, per sondare il terreno sulla questione panchina del Brasile, con il suo ex compagno di squadra Paulo Roberto Falcao e con il suo ex giocatore Kakà e, seppur tentato, sarebbe ancora incerto sul da farsi. E non è da escludere, anzi, che due sue ex squadre, Milan e Roma, non pensino a lui come allenatore per la prossima stagione, visto che sia a Milanello che a Trigoria lo accoglierebbero a braccia aperte.

Ma tutto dipenderà da cosa deciderà il Real Madrid, leggi Florentino Perez, furioso anche con la classe arbitrale e intento anche a capire cosa possa succedere con Rudiger, che dopo le scenate nel post finale di Coppa del Re rischia ora fino a 12 giornate di squalifica. Nel frattempo un altro presidente, Ednaldo Rodrigues della Cbf, cerca di stringere i tempi, ‘innamorato’ com’è di Ancelotti: altro che Jorge Jesùs, lui vuole, e non ne ha mai fatto mistero, l’italiano con il quale è convinto di poter vincere i Mondiali del prossimo anno.

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Liverpool campione d’Inghilterra, è il 20/o titolo

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Il Liverpool è campione d’Inghilterra per la stagione 2024-’25. Ha avuto la certezza del titolo, il 20/o della sua storia, grazie al successo di oggi per 5-1 sul Tottenham, con reti di Luis Diaz, MacAllister, Gakpo e Salah e autogol di Udogie per i Reds. A 4 giornate dalla fine della Premier League il vantaggio degli uomini di Arne Slot sull’Arsenal secondo in classifica è di 15 punti e sono quindi matematicamente campioni.

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