Il giorno del mea culpa. La sconfitta degli azzurri contro la Spagna è per il ct Roberto Mancini una ferita aperta più di quanto non dicano prestazione e risultato in se’. Sulla possibilità di giocarsi la finale di Nations League, il tecnico puntava per ridare slancio a una nazionale nei fatti ancora depressa dalla mancata qualificazione ai Mondiali, ora invece un giorno di scarico fatica e domani già si deve pensare all’Olanda, avversario domenica a Enschede nella finalina di consolazione. La testa, a dire il vero, è piuttosto alle qualificazioni europee, che per le quattro impegnate nelle final four della competizione Uefa slittano a settembre. Oggi la Figc ha ufficializzato Bari come sede della partita di ottobre con Malta. Mancini prepara i cambi in vista di domenica, ma le parole del dopo Spagna raccontano la sua delusione e la sua voglia di fare scelte definitive: “Non abbiamo giocato il nostro calcio, e certe indicazioni io le devo cogliere per il futuro”, ha detto sibillino il ct.
Riferimento certo al modulo con difesa a 3, ma in realtà anche all’attitudine – e forse alle capacità – di diversi giocatori. Probabile che il ct, tra la gratitudine agli eroi dell’Europeo e la ricerca di nuovi talenti, si trovi al bivio definitivo del ricambio azzurro. Di uomini, di modulo, di atteggiamento. Simbolo di un’era in chiusura, al di la’ di possibili colpi di coda da veterano, Leonardo Bonucci. Il capitano, rientrato da titolare al culmine di una stagione costellata di assenze e infortuni, si è reso protagonista di un errore palese in avvio di partita. E per il resto non ha impresso sulla partita la sua solita leadership. Così, nella notte, ha ammesso l’errore avvisando però tutti della sua intenzione di non lasciarsi travolgere.
“Un momento a cui non intendo sottrarmi – scrive il difensore, su Instagram -. So bene quanto un errore in una partita del genere possa contare ma so anche quanto la consapevolezza possa aiutare a guardare avanti certi delle fondamenta che ci sostengono. Il lavoro e la passione che mi hanno sempre contraddistinto non si faranno scalfire dai giudizi del momento. Ho sempre rispettato le opinioni di tutti ma ho sempre guardato avanti, consapevole che niente è facile nella vita e niente viene regalato nel calcio. Ho ottenuto tutto lavorando quotidianamente, con sacrificio e umiltà. E sarà così anche domani, dopodomani, perché chi ha paura del giudizio degli altri non è un Uomo. Io penso già all’allenamento di domani”, ha aggiunto l’azzurro. Difficile che Mancini lo tagli di netto. Ma le parole di Bonucci sanno di un cambio generazionale in azzurro. “Grazie a tutti i miei compagni che insieme a Me hanno lottato e stasera la fortuna non è stata la nostra compagna di battaglia. Forza Azzurri”, conclude Bonucci.