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Cadute e controsorpassi, la corsa-scudetto all’indietro: in corsa Inter, Milan, Napoli e Juve

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Il paragone e’ impietoso: mentre la Premier assiste a una straordinaria volata tra Manchester City e Liverpool, che ieri hanno dato un saggio delle loro qualita’ con un pari spettacolare, e che si concludera’ con un probabile percorso netto di entrambe le squadre, in Italia manca una squadra leader: le tre contendenti faticano, arrancano, sembra quasi che abbiano paura di agguantare lo scudetto. L’Inter ha vinto, il Napoli ha perso, il Milan ha pareggiato nell’ultimo turno, e l’equilibrio continua ad essere totale, a sei giornate dalla fine, con i nerazzurri che devono recuperare la gara col Bologna. In caso di vittoria l’Inter sarebbe in testa con +1 sulle rivali, e con un calendario meno impegnativo. Ma questo campionato ha avuto un andamento anomalo: scatto feroce all’inizio del Napoli con 9 successi di fila, col Milan che tallona e l’Inter che rinviene e che stacca la rivali fino all’inizio di febbraio. Poi testimone al Milan, col semi-ricongiungimento attuale. Ma piu’ si avvicina il traguardo e piu’ la corsa si trasforma in una passeggiata. I numeri sono impietosi: nelle ultime dieci gare Milan e Napoli hanno conquistato 20 punti, l’Inter solo 16, di cui sei nelle ultime due gare. E questo treno di marcia ha consentito alla staccatissima Juve di tornare in corsa, fino al ko con l’Inter. Il Milan, dopo il 3-0 di Venezia e l’ultimo ko con lo Spezia, ha ottenuto cinque vittorie e cinque pareggi. Le vittorie sono state tutte di misura e nelle ultime due gare, giocando nel posticipo, ha pareggiato 0-0 con Bologna e Torino quando avrebbe potuto imprimere un’accelerata decisiva. Giroud si e’ arenato, Ibra e’ di nuovo infortunato, e i gol arrivano col contagocce. E Pioli comincia a pagare l’inesperienza di molti titolari. Il Napoli ha alternato prestazioni scintillanti ( vittorie esterne con Lazio, Verona e Atalanta) a passi falsi in casa (pari con l’Inter, sconfitte pesanti con Milan e Fiorentina). I 60 mila del Maradona non bastano a trascinare la squadra che, nel corso della stagione, ha perso cinque gare in casa, anche ora che ha recuperato Osimhen e che, per qualita’ del rosa, sembrava favorita per lo scudetto. L’Inter sembrava lanciata verso lo scudetto bis, poi ha rallentato con le sconfitte con Milan e Sassuolo e con quattro pareggi, in coincidenza con la lunga crisi del gol di Lautaro e l’infortunio di Brozovic. Ora e’ l’unica che sta dando segnali di ripresa. Il calendario darebbe la preferenza all’Inter che, su sette partite, di avversarie competitive affronta solo la Roma in casa. Il Napoli ha qualche apprensione in piu’ visto che se la deve vedere con Roma, Sassuolo e Torino. Il Milan ha un programma da brividi: Lazio, Fiorentina, Verona, Atalanta e Sassuolo. Inter e Milan inoltre hanno in programma il derby di ritorno delle semifinali di Coppa Italia il 19 aprile. Questa volata a tre rimane quindi impronosticabile. Del resto e’ un’anomalia per la serie A visto che nell’ultimo mezzo secolo e’ accaduto solo un paio di volte, e a spuntarla e’ sempre stato la Juve, stavolta staccata: nel 1973 un gol di Cuccureddu all’Olimpico consenti’ il sorpasso sul Milan di Rocco crollato 5-3 a Verona, mentre la Lazio perdeva a Napoli. Cambiano gli antagonisti della Juve nell’ultima curva del 2002. L’Inter di Simoni (e di un Ronaldo poi in lacrime) incappo’ il 5 maggio (data entrata negli incubi dei nerazzurri) all’Olimpico nel 4-2 della Lazio con doppietta di Poborski. E cosi’ decise lo scudetto il successo dei bianconeri con l’Udinese vanificando quello della Roma sul Toro. Stavolta, in caso di arrivo in una volata a tre, starebbe messo peggio il Milan che deve affrontare il Sassuolo, che quest’anno l’ha gia’ bastonato all’andata per 3-1.

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Rafa Benitez: Napoli può vincere lo scudetto, Inter a rischio

Rafa Benitez analizza la corsa scudetto in un’intervista al Corriere della Sera: Napoli favorito, Inter tra campionato e Champions, il peso di Lautaro e Lukaku.

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Una lunga carriera tra successi in Europa, esperienze sulle panchine di Inter e Napoli, e un occhio sempre attento al grande calcio internazionale. Rafa Benitez, intervistato dal Corriere della Sera, analizza con precisione la corsa scudetto italiana, sorprendentemente riaperta nelle ultime settimane.

Napoli favorito per lo scudetto? Per Benitez sì

«Dieci giorni fa avrei detto Inter senza alcun dubbio», ammette Benitez. «Anzi, pensavo addirittura al triplete. Ma il calcio è affascinante proprio per la sua imprevedibilità». Guardando al calendario e agli impegni europei della squadra di Inzaghi, l’ex tecnico ritiene che il Napoli abbia ora «qualche possibilità in più».

Benitez non nasconde il suo affetto per Napoli, dove ha allenato due anni: «Lì ho vinto due titoli e credo di aver dato il via a un cambiamento culturale. Volevo internazionalizzare il Napoli e in qualche modo ci siamo riusciti».

L’Inter tra campionato e sogno Champions

Benitez vede l’Inter di Inzaghi ancora fortissima, ma sottolinea: «Giocare la Champions ti sottrae inevitabilmente energie mentali. La gara col Barcellona sarà decisiva. In campionato conteranno i nervi saldi più della rosa lunga».

E sulla propria breve esperienza nerazzurra dice: «In sei mesi ho vinto due trofei. Avevo la consapevolezza che serviva un ricambio generazionale. Non sempre le idee coincidono, ma resto convinto delle mie scelte».

Inzaghi e Conte, due filosofie diverse

Ragionando sui tecnici protagonisti della corsa scudetto, Benitez distingue bene i caratteri: «Inzaghi è misurato, solido, trasmette calma. Conte invece si alimenta della tensione, trae energia dal suo temperamento battagliero. Entrambi vincenti, ma con approcci opposti».

Lautaro e Lukaku gli uomini decisivi

Se deve scegliere un uomo chiave per la volata finale, Rafa non ha dubbi: «Lautaro per l’Inter, Lukaku per il Napoli. Due attaccanti determinanti. Senza dimenticare due cervelli in mezzo al campo come Lobotka e Calhanoglu».

L’amore per la panchina

Infine, quando gli chiedono se sente la mancanza della panchina, Benitez sorride: «Sono un uomo di calcio, mi aggiorno continuamente, amo il mio lavoro. Faccia lei».

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Calcio: Coppa del Re, follia Rudiger, rischia pesante squalifica

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Il Clasico valido per la finale di Coppa del Re è stato vinto dal Barcellona ai tempi supplementari al termine di una partita ricca di episodi e colpi di scena. Nel finale, però, il Real Madrid oltre alla partita ha perso anche la testa protestando in modo troppo veemente nei confronti dell’arbitro.

Alla fine i giocatori espulsi nella squadra di Carlo Ancelotti sono così stati addirittura tre, ma a rischiare moltissimo è soprattutto uno di loro: Antonio. Nel finale dei tempi supplementari, col Barcellona avanti per 3-2 grazie al goal realizzato da Koundé, il Real Madrid ha protestato in modo veemente contro l’arbitro: alla fine il direttore di gara ha estratto ben tre cartellini rossi per proteste nei confronti di Lucas Vasquez, Jude Bellingham e Antonio Rudiger.

A rischiare più di tutti però sarebbe l’ex difensore, tra le altre, di Roma e Chelsea. Rudiger ha perso letteralmente la testa dopo un fischio dell’arbitro in favore del Barcellona ed ha lanciato un oggetto, sembra la borsa del ghiaccio, in direzione del direttore di gara che ha estratto il cartellino rosso mentre i compagni cercavano di trattenere Rudiger per evitare il peggio. Ora il difensore dei blancos rischia una pesante squalifica.

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De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

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Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

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