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Cronache

Bufera procure: Palamara pronto a ricusare Davigo

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 Il pm romano Luca Palamara si appresta a ricusare uno dei suoi giudici al processo davanti alla Sezione disciplinare del Csm la cui prima udienza e’ fissata per il 21 luglio. Si tratta di Piercamillo Davigo, che Palamara ha citato nello stesso processo come testimone a suo discarico. Una circostanza che renderebbe incompatibile Davigo con il suo ruolo di giudice disciplinare, come spiega il legale del pm, il magistrato della Cassazione Stefano Guizzi.

Il termine per presentare l’istanza scade nelle prossime ore. Ma e’ indubbia l’intenzione di procedere, come spiega Guizzi. In prima battuta la difesa di Palamara proporra’ l’istanza di astensione, cioe’ sollecitera’ lo stesso Davigo a rinunciare spontaneamente al suo ruolo di giudice. Se Davigo pero’ non lo facesse, scatterebbe la richiesta di ricusazione. Richiesta che non muove da dubbi sulla sua autonomia e imparzialita’, ma e’ fondata sul doppio ruolo che verrebbe a ricoprire nello stesso processo di giudice e testimone. La vicenda per cui Palamara ha chiamato Davigo a testimoniare riguarda l’esposto del pm Stefano Fava – anche lui sotto processo disciplinare – sul procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo, che secondo l’accusa disciplinare mossa a Palamara faceva parte di una strategia di discredito contro il collega romano. Ai pm di Perugia che lo hanno indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto d’ufficio, Fava ha raccontato che avrebbe parlato dell’intenzione di presentare questo esposto con piu’ persone, non solo con Palamara. E con Davigo lo avrebbe fatto nel febbraio del 2019, tre mesi prima che venisse alla luce l’inchiesta di Perugia. La testimonianza di Davigo, secondo la difesa , servirebbe a provare che quell’esposto fu deciso autonomamente da Fava, senza che Palamara giocasse alcun ruolo. Tra le altre istanze presentate da Guizzi c’e’ la richiesta di rinvio dell’udienza del 21 per legittimo impedimento: in quello stesso giorno il magistrato e’ impegnato in una camera di consiglio in Cassazione.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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