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Esteri

Brexit, niente accordo sul divorzio e arrivano le minacce di Macron al Regno Unito

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Cosa accade nelle ultime fasi di un divorzio? Le vendette. Iniziano le minacce della Francia verso il Regno Unito. L’UE forse non voleva ammettere che la Brexit avrebbe fatto male così tanto. Le tattiche però stanno finendo, si arriva al dunque ed in questa fase tutto diventa chiaro. Ci sarà un bel buco finanziario nel budget europeo. Il Regno Unito versava tanti soldi. Ora ci saranno i colpi bassi.

Cosi il presidente francese Emmanuel Macron lancia una disperata punizione per la Brexit con la minaccia di attaccare il Regno Unito con il blocco energetico.

Emmanuel Macron ha spiegato che l’Unione europea potrebbe lanciare un embargo energetico contro il Regno Unito se Boris Johnson si rifiutasse di cedere sull’accordo sulla pesca. Dopo il vertice dell’UE a Bruxelles venerdì 16 Ottobre, Macron ha detto alla radio francese che se il Regno Unito non dovesse consentire ai pescatori francesi di entrare nelle sue acque, l’UE potrebbe bloccare l’approvvigionamento energetico del Regno Unito al mercato europeo. Macron ha spiegato che il diritto di pescare nelle acque britanniche valeva 650 milioni di euro per i pescatori dell’UE, ma che l’accesso ai mercati energetici europei valeva fino a 2,3 miliardi di sterline (2,5 miliardi di euro) per il Regno Unito.

L’editore di RTÉ Europe (TV Irlandese) Tony Connelly ha osservato: “Hanno cercato di alzare la posta in gioco sulla pesca”. “Hanno guardato all’energia e al fatto che il Regno Unito vuole ancora accedere al mercato unico europeo dell’energia vendendola, come gas ed elettricità nella rete europea.

Michel Barnier – Capo della task force per le relazioni con il Regno Unito della Commissione europea – ha recentemente cambiato tono sulla pesca, dicendo che non possiamo sacrificare le comunità di pescatori solo per ottenere un accordo. In precedenza aveva cercato di fare pressione su Macron per fare marcia indietro. “Gli Stati membri sanno che perderanno quote. È il momento in cui la realtà morde e come si sa’ i divorzi portano sempre qualcosa di negativo alla fine. Staremo a vedere.

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Esteri

Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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