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Cronache

Branco di minorenni violenta una 17enne nel garage accanto al tribunale

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Il più grande ha appena compiuto 18 anni, ma quattro mesi fa era minorenne come gli altri tre del branco che hanno violentato una diciassettenne, ubriaca, in un garage davanti al palazzo di giustizia di Palermo, l’area piu’ sorvegliata della citta’. Oggi la polizia ha arrestato il piu’ grande e un giovane di 17 anni, e ha mandato in comunita’ gli altri due, di 16 e 17 anni, a conclusione delle indagini condotte dalla squadra mobile e coordinate dal pm della procura dei minorenni Claudia Caramanna. L’accusa per tutti e’ violenza sessuale di gruppo. Nei tabulati del cellulare della ragazza gli investigatori hanno trovato tracce di uno dei quattro, l’unico degli indagati conosciuto dalla giovane. La visione delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza del parcheggio e della zona, hanno contribuito a individuare i presunti responsabili, tre dei quali hanno precedenti per reati contro il patrimonio e uno di loro anche per lesioni personali; due sono stati segnalati anche per assunzione di sostanze stupefacenti. Il piazzale che copre il parcheggio sotterraneo antistante il Palazzo giustizia e’ uno dei posti preferiti dagli skater; la costante sorveglianza dell’area, anche da parte delle forze dell’ordine, rassicura le famiglie degli adolescenti che li’ si attardano, soprattutto nel fine settimana.

Lo scorso dicembre, però, nessuno si è accorto di quello che stava accadendo in quel parcheggio, anch’esso molto sorvegliato perchè utilizzato in prevalenza da chi frequenta il Palazzo di Giustizia, a cominciare da magistrati e avvocati. Le indagini della squadra mobile hanno ricostruito quanto accaduto, oltre che attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza, anche grazie alle dichiarazioni della vittima che ha raccontato di avere trascorso la serata a bere in un locale del centro insieme ai quattro ragazzi, uno solo dei quali era un suo conoscente.

Approfittando del fatto che la ragazza fosse ubriaca, il branco l’ha portata nel parcheggio del tribunale dove e’ scattata la violenza di gruppo. Oggi, a distanza di quattro mesi, sono scattati i provvedimenti cautelari nei confronti dei presunti responsabili degli abusi, che erano gia’ conosciuti alle forze dell’ordine per i loro precedenti nonostante la giovane eta’. Un’altra storia di violenza arriva da Cervia, sul litorale Ravennate, dove un trentaseienne – seguito da un Sert e forse ubriaco – e’ stato arrestato lunedi’ sera per aver violentato una disabile di 50 anni, incontrata in strada e caricata sulla bici, reggendo pure il deambulatore. L’uomo ha portato la sua vittima in un magazzino nei pressi del lungomare, dove sarebbero avvenuti gli abusi; le grida della donna hanno pero’ attirato l’attenzione dei passanti che hanno chiamato le forze dell’ordine. La disabile e’ stata medicata al pronto soccorso e dimessa, ne avra’ per dieci giorni. L’autore dell’aggressione e’ stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e di lesioni.

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Cronache

Domani i funerali della bimba di 4 anni morta nel Napoletano

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Si svolgeranno domani, alle ore 16 nella parrocchia di San Nicola di Castelvenere (Benevento) i funerali di Alessandra, la bambina di 4 anni morta in circostanze ancora da chiarire in un’abitazione di Tufino, in provincia di Napoli, nella notte tra il 14 e 15 dicembre dello scorso anno, dopo una caduta da una scala a chiocciola. Lo rende noto Alessandro Di Santo, sindaco di Castelvenere, dove la bimba risiedeva ufficialmente. Sulle cause, non del tutto chiare, della morte di Alessandra indaga la Procura di Nola.

Due zii della bambina sono stati iscritti nel registro degli indagati. A carico della coppia di coniugi, presso cui la piccola era stata collocata dai servizi sociali, si ipotizzerebbero i reati di maltrattamenti e omicidio colposo. La morte della bambina risale alla sera del 13 dicembre scorso e sarebbe stata provocata dalle ferite conseguenti a quella che si ipotizza sia stata una caduta accidentale dalla scala interna dell’abitazione. Sembra che in un primo momento le condizioni della piccola non fossero state considerate così gravi, ma quando sul posto sono giunti i medici del 118, per la bambina non c’è stato più nulla da fare. Due le telefonate fatte al 118 quella sera: nella prima si faceva riferimento a una broncopolmonite, nell’altra si citava invece la caduta dalle scale. “La nostra comunità – aggiunge il primo cittadino – si unisce commossa ai genitori e ai nonni della piccola Alessandra per la sua tragica scomparsa”.

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Cronache

Tragedia a Lanciano durante il corteo del 25 aprile: un morto e tre feriti investiti da un’auto

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Doveva essere una mattina di celebrazione e memoria quella di oggi a Lanciano, in occasione del 25 aprile. Invece, si è trasformata in tragedia quando una Lancia Musa ha travolto un gruppo dell’Anpi, che si stava dirigendo verso piazza Plebiscito per partecipare alla manifestazione organizzata dal Comune.

Un uomo di 81 anni muore sul colpo

Nell’incidente ha perso la vita un uomo di 81 anni, mentre altre tre persone sono rimaste ferite. Le loro condizioni non sono gravi, come ha comunicato la Asl Lanciano Vasto Chieti: al pronto soccorso dell’ospedale “Renzetti” sono giunti il conducente dell’auto, un uomo di 79 anni, e due donne. Si attendono gli esiti degli esami radiologici per valutare l’entità dei traumi. In assenza di lesioni significative, verranno trattenuti in Osservazione Breve.

Le indagini della Polizia: dinamica ancora da chiarire

La Polizia è al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il conducente, fortemente provato, ha dichiarato di non ricordare nulla di quanto successo, se non di essere rientrato in auto dopo aver partecipato al momento celebrativo davanti al monumento agli Eroi Ottobrini. Al termine della cerimonia, i partecipanti si erano diretti a piedi verso il centro, percorrendo via del Torrione, dove l’auto ha improvvisamente sfrecciato tra loro a tutta velocità, travolgendo il gruppo.

Un dramma inaspettato che ha scosso profondamente la comunità di Lanciano proprio nel giorno della Festa della Liberazione.

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Addio a Nicola Rivelli, Forza Italia saluta un uomo di politica e cultura

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È morto Nicola Rivelli (foto Imagoeconomica del 13 aprile del 2000), ex parlamentare e storico militante di Forza Italia. A comunicarlo è stato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale del partito in Campania, che ha annunciato il decesso avvenuto a causa di un arresto cardiaco.

Un protagonista della Seconda Repubblica

Rivelli è stato una figura centrale nella prima fase di costruzione del centrodestra italiano. «È stato parlamentare in una fase cruciale per il centrodestra, quando si costruivano i nuovi equilibri della Seconda Repubblica», ha dichiarato Martusciello. «Ha partecipato con determinazione alla nascita del progetto politico che avrebbe portato Forza Italia a guidare il Paese».

Politico, artista, cittadino

Ma Nicola Rivelli non è stato soltanto un uomo di partito. «Napoli perde una figura poliedrica, capace di esprimersi in politica come nell’arte e nella vita civile», ha sottolineato ancora Martusciello, ricordando il contributo di Rivelli anche fuori dalle aule parlamentari. Uomo brillante e mai banale, con una visione capace di andare oltre il contingente, ha saputo guadagnarsi la stima anche al di fuori del perimetro politico.

Una presenza costante e leale

«Sempre coerente, sempre presente, sempre con noi, fino alla fine», ha detto commosso il coordinatore regionale. «La sua amicizia è stata per me un punto fermo. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine».

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