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Borrelli (Avs): pronta una interrogazione sul caso Schmidt, “direttore part time per Capodimonte”

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Sul caso di Eike Schmidt, il direttore del museo di Capodimonte in predicato di essere candidato dal centrodestra a sindaco di Firenze, il deputato di Avs Francesco Borrelli annuncia per lunedì la presentazione di una interrogazione parlamentare. “Approdato a gennaio a Napoli con la carica di direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte – sottolinea Borrelli – Eike Schmidt in realtà ambisce a vestire i panni di primo cittadino a Firenze. Sembrerebbe certa la sua candidatura a sindaco nel capoluogo toscano, tra le fila del centrodestra, per le ormai imminenti elezioni amministrative.

Se ciò si realizzasse per la Reggia Borbonica si andrebbe verso una gestione ad interim. Il governo dovrebbe nominare un direttore provvisorio congelando la carica di Schmidt, che in questo modo non sarebbe costretto a dimettersi, potendo tornare alla guida di Capodimonte una volta terminato il mandato, quinquennale, di sindaco di Firenze”.

“Lunedì presenterò un’interrogazione parlamentare – spiega il deputato napoletano di Alleanza Verdi Sinistra – per dire no al direttore part time per il museo di Capodimonte che, con il Real Bosco, rappresenta un’istituzione culturale prestigiosa per la nostra città. Da storico dell’arte, l’attuale direttore Schmidt dovrebbe avere il massimo rispetto per l’enorme patrimonio culturale, monumentale e arboreo rappresentato dal Museo e Real Bosco di Capodimonte piuttosto che utilizzarlo come trampolino di lancio per soddisfare ambizioni politiche personali. Mi oppongo con forza all’utilizzo politico dei musei e non è tollerabile congelare la carica di Schmidt anche oltre la scadenza naturale del suo contratto da direttore. Si tratta di una manovra ad personam inaccettabile. Una forzatura – conclude Borrelli – che creerebbe un precedente pericoloso, con l’unico obiettivo del governo di strappare alla sinistra la guida di Firenze a danno dei cittadini napoletani. Il ministro Sangiuliano dovrà spiegare pubblicamente le ragioni di questo pasticcio”.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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