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Spettacoli

Bene conti e dividendo Mediaset, il titolo vola in Borsa

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I conti dei nove mesi generalmente sopra le attese degli analisti e la conferma della politica dei dividendi ad almeno il 50% degli utili spingono Mfe-Mediaset in Borsa. Aiuta anche la pubblicità vista in leggera crescita in un momento difficile per il settore, mentre rimane in stand by il dossier sulla possibile integrazione tra Rai Way ed Ei Towers, partecipata dal Biscione al 40%. Della fusione tra i gruppi delle torri di trasmissione si parla da anni e con il governo Meloni sembrava che l’operazione potesse prendere corpo.

“Non vedo accelerazioni nel processo di aggregazione, ci sono solo rumors”, afferma il direttore finanziario di Mfe-Mediaset, Marco Giordani. “Noi restiamo flessibili” e pronti ad analizzare il dossier, ma al momento non ci sarebbero trattative, risponde Giordani agli analisti finanziari durante la conference call sui conti. Dati che vengono giudicati “molto positivamente” dalla società. Nei primi nove mesi dell’anno il gruppo ha registrato ricavi netti consolidati per 1.862 milioni rispetto ai 1.900 dello stesso periodo dell’anno scorso, un risultato netto operativo (Ebit) di 98 milioni, una generazione di cassa di 285 e un utile netto di 71 milioni contro i precedenti 78.

Quest’anno vi sono “poste differenziali” che avrebbero potuto appesantire i conti e invece il Biscione conferma per l’intero 2023 la stima di un risultato operativo, di un risultato netto e di una generazione di cassa positivi. Confermato anche che in ottobre la raccolta pubblicitaria in Italia ha registrato una crescita dell’8% rispetto allo stesso mese 2022, con novembre che si sta muovendo sullo stesso piano. L’anno scorso erano mesi difficili per la concorrenza dei mondiali di calcio trasmessi dalla Rai e quindi l’aumento nel breve periodo è determinato anche da questo fattore, ma comunque nel totale degli undici mesi Matteo Cardani, general manager marketing di Publitalia, vede ricavi pubblicitari italiani in crescita tra l’1% e l’1,5% rispetto allo stesso periodo 2022. E i risultati dell’intero quarto trimestre sono stimati “migliori delle previsioni”, con il mese di dicembre, sostenuto dal Natale, che è uno dei periodi cruciali per la raccolta pubblicitaria televisiva.

Tutti elementi che hanno spinto il Biscione in Piazza Affari: il titolo B, il più rappresentativo con dieci diritti di voto, dopo una giornata di forti scambi ha chiuso in rialzo del 6,2% a 3,06 euro, mentre l’azione A è cresciuta del 7,2% a 2,15 euro. Ad aiutare i titoli, che si sono riportati ai livelli di metà settembre, anche i diversi giudizi positivi degli analisti. Citigroup ad esempio definisce i conti “solidi”, con un “robusto” outlook per il quarto trimestre. JpMorgan punta invece sul progetto di espansione internazionale del Biscione, spiegando che “il mercato inizialmente potrebbe temere un aumento del ricorso alla leva finanziaria, ma Mfe-Mediaset con le attuali pressioni sul settore potrebbe avere l’opportunità di acquistare asset a prezzi interessanti”.

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Spettacoli

Gwyneth Paltrow è stanca della dieta, ‘ora mangio pane e pasta’

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Gwyneth Paltrow ha affermato di essere tornata a mangiare cibi che in precedenza aveva eliminato dalla sua rigidissima dieta, tra cui pane, pasta e formaggio. Lo riporta la Bbc. L’attrice premio Oscar, diventata negli anni una guru del salutismo ha seguito e promosso diversi regimi alimentari negli anni. “Ho seguito per un certo periodo una dieta macrobiotica ferrea e così sono diventata ossessionata da un’alimentazione molto, molto sana”, ha detto nell’ultima puntata del suo podcast spiegando di essersi dedicata al “benessere e al cibo” a causa del cancro alla gola che ha ucciso il padre. Poi lei e il secondo marito, Brad Falchuk, hanno iniziato a seguire la dieta paleo, basata sul principio che ci si debba nutrire “come i nostri antenati”. Di recente però, Paltrow ha ricominciato a mangiare “pane a lievitazione naturale e un po’ di formaggio e un po’ di pasta”.

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Musica

Rocco Hunt, il ragazzo di giù diventa grande: “Ho 30 anni e ancora la rabbia del Sud”

Esce l’album Ragazzo di giù: tra neomelodico, rap e introspezione, la maturità artistica di un figlio del Sud.

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A 30 anni, Rocco Hunt ha già alle spalle 15 anni di carriera, una vittoria a Sanremo, hit estive, strofe militanti e un’identità artistica sempre più nitida. Ma oggi, con il nuovo album Ragazzo di giù, in uscita venerdì, Rocco — per molti ancora affettuosamente “Rocchino” — completa un percorso che lo conferma maturo, consapevole e profondamente legato alle sue radici.

“Sono fortunato, canto chi non lo è stato”

Il brano che dà il titolo al disco è un manifesto identitario.
“Io sono il ragazzo di giù fortunato”, spiega Rocco, “quelli che canto sono stati meno fortunati, magari non hanno dovuto lasciare casa, ma hanno pagato altri prezzi”. La nostalgia per la sua terra non è solo geografica, è memoria viva di un mondo che spesso si perde tra le distanze culturali.

Tra disagio e riscatto: “A Nord si perdono i valori”

“Oggi Napoli fa figo, ma vivere al Nord è diverso”, dice. Il successo, per lui, ha un prezzo. “Contano i numeri, non i valori”, afferma, parlando anche del figlio Giovanni, 8 anni, cresciuto tra Milano e Napoli: “Ha un accento diverso, ma deve sapere da dove viene, imparare l’inglese e la cazzimma partenopea”.

Il dialetto come identità: “È mamma, papà e biberòn”

Per Rocco il dialetto non è solo stile, ma lingua del cuore:
“È la strada dove sei cresciuto, la voce dei tuoi nonni, il suono dell’anima”. E anche se ha girato l’Italia e il mondo, resta anima di Scampia, del Sud e dei suoi contrasti.

Il rap, il neomelò, e il coraggio delle parole

Ragazzo di giù è un album eterogeneo, che passa da Gigi D’Alessio a Massimo Pericolo, da Irama a Baby Gang, mischiando il rap con la melodia napoletana e l’attualità più bruciante. In Demone santo, per esempio, denuncia con rabbia il crollo del ballatoio della Vela di Scampia:
“Quelle creature sono vittime dello Stato. A che serve il tricolore sulle bare bianche, se Cristo in quelle case non ci entra?”

Sanremo, De Filippo e il mare della costiera

Nel disco anche introspezione e memoria, con brani come ‘A notte, ispirato a Eduardo De Filippo, e Domani chissà, dove Rocco rievoca lo scugnizzo che si tuffava a bomba nel mare della costiera. E non manca un pensiero al futuro:
“Vorrei un secondo figlio”, dice, ma con il timore delle malattie, dei sacrifici, della fragilità.

Il tour: dal Molise a Milano, passando per la Reggia

Il tour estivo partirà il 20 giugno da Campobasso, con gran finale l’11 settembre alla Reggia di Caserta e il 6 ottobre all’Unipol Forum di Milano.
“Senza le mie radici non sarei quello che sono”, conclude Rocco.
E quando gli chiedono se oggi è ancora “‘nu juorno buono”, risponde senza esitazioni:
“Sì. Ma è sempre più difficile non vedere le nuvole all’orizzonte”.

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Spettacoli

Sara Tommasi, “dalla Bocconi al porno, guadagnavo 10mila euro a sera “ho perso tutto e sono rinata”

La confessione dell’ex showgirl: “Il dolore mi ha formata. Ma oggi ho una vita sana e felice”.

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In un’intervista al Corriere della Sera, Sara Tommasi (foto Imagoeconomica) si racconta con tenerezza e consapevolezza, rievocando il passato tra luci e ombre, e descrivendo il presente con un sorriso nuovo, accanto al marito e agente Antonio Orso, sposato nel 2021 in piena pandemia.

Ora sto bene”, dice. Non prende più farmaci da quando si è sposata, vive tra Terni e Sharm el-Sheikh, ha una vita regolare, dorme bene, fa palestra, lavora con equilibrio. E soprattutto si sente amata.

Il passato doloroso e la malattia

La Tommasi racconta con sincerità gli anni più difficili, segnati da un disturbo bipolare che lei stessa con coraggio ha ammesso pubblicamente: “Il problema è quando non si accetta la malattia. Si fanno errori da cui non si può più tornare indietro”. Fa riferimento anche ai film porno, al processo per violenza sessuale poi conclusosi con l’assoluzione degli imputati, e al dolore per non aver ascoltato la madre, che le chiedeva di curarsi. “Ce l’ho con me stessa”, confessa.

Gli affetti, le radici, il nuovo inizio

Ricorda con amore la madre Cinzia, scomparsa tre anni fa per il Parkinson, e la sua infanzia a Terni tra le merende in pasticceria dai nonni e i sogni da bambina. Confessa di essersi persa con le droghe, cercando conforto fuori dai farmaci prescritti: “Mi ha fatto uscire di testa”. Ma oggi, grazie ad Antonio, è rinata: “Quando mi parla, io mi sento bene”.

Carriera e ricordi felici

Rivive con emozione i momenti d’oro della carriera: Paperissima, l’Isola dei Famosi, Chiambretti Night, il calendario per Max. Parla con affetto di Gerry Scotti, Fabrizio Frizzi, Simona Ventura, e rivela che una delle esperienze più belle è stata proprio l’Isola, nel 2006.

A sorpresa, aggiunge: “Mi piacerebbe condurre un programma solare. E c’è l’idea di un docufilm sulla mia vita, per parlare di bipolarismo”.

Il futuro tra sogni e consapevolezza

Non esclude l’adozione: “Ho avuto un’operazione all’utero, la gravidanza sarebbe a rischio. Ma ci stiamo pensando”. Intanto si gode i piccoli gesti, il gelato con il marito, gli incontri con i suoi suoceri. E ammette: “Siamo ancora nella fase adolescenziale del nostro amore”.

Infine, il senso profondo del suo percorso: “Il dolore ti forma. Ma bisogna imparare a valorizzare quello che si ha. Io l’ho capito quando ho perso tutto”.

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