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Battuti i San Francisco 49ers, il Superbowl va ai Kansas City Chiefs: lo spettacolo con Jennifer Lopez e Shakira in abiti Versace

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I Kansas City Chiefs si aggiudicano la 54/a edizione del Superbowl battendo i San Francisco 49ers 31 a 20. Una partita combattuta con i Chiefs inizialmente in svantaggio prima che Patrick Mahones prendesse la squadra per mano e la portasse alla vittoria, la prima in 50 anni. Si congratula con i campioni Donald Trump. “Siamo orgogliosi di voi” twitta il presidente americano pochi istanti dopo la fine del match. “Congratulazioni ai Chiefs per la grande partita e la fantastica rimonta, avvenuta sotto una grande pressione”, aggiunge il tycoon scivolando pero’ in una gaffe, citando lo stato del Kansas mentre Kansas City si trova nello Stato del Missouri. Il tweet presidenziale e’ stato rapidamente corretto. Il tycoon e’ stato in qualche modo uno dei protagonisti del Superbowlcon uno spot elettorale di 60 secondi sui suoi successi nel riforma della giustizia penale. Gli ha risposto Michael Bloomberg con una pubblicita’ di un minuto contro la violenza con le armi da fuoco. Sugli spalti dell’Hard Rock Stadium di Miami per seguire l’evento sportivo dell’anno molti vip: da Beyonce’ e Jay Z – immortalati dalle telecamere mentre mangiavano le patatine fritte – a Paul McCartney. Prima dell’ingresso in campo delle due squadre e’ stato omaggiato Kobe Bryant con un momento di silenzio. Poi la voce di Demi Lovato ha intonato l’inno nazionale americano, aprendo ufficialmente la festa sugli spalti e sul campo. La prima parte del match e’ stata molto combattuta, con i Chiefs in difficolta’. Nella seconda parte del match, dopo un avvio difficile in cui perdeva 20 a 10, la squadra di Kansas City ha trovato slancio e capovolto il risultato arrivando alla vittoria: per i Chiefs si tratta della seconda al Superbowl dopo quella del 1970 contro i Vikings del Minnesota.

Oltre allo sport, il Superbowlcome sempre e’ stato contrassegnato dallo spettacolo durante l’halftime. Per la prima volta le due protagoniste sono state due star ispaniche, Shakira e Jennifer Lopez, a dimostrazione degli sforzi della National Football Association per essere piu’ inclusiva. Shakira ha aperto le danze sul palco allestito nel campo: tutta vestita di rosso ha intonato le sue canzoni piu’ popolari. Poi ha passato il microfono a Jlo che, avvolta nella bandiera di Porto Rico, si e’ esibita per alcuni istanti insieme a sua figlia Emme. Il body color argento di Jennifer Lopez è stato realizzato per l’occasione dall’#AtelierVersace , pura bellezza dell’artigianalità italiana fatto a mano. La creazione dell’indumento è tutto  manuale compresi i cristalli Swarovski chiari, bianchi e argento inseriti in una frangia. La frangia metallica viene poi cucita a mano su una base in tulle e arricchita con cinture di cristallo e cinture ispirate al bondage. La bandiera monumentale raffigura le stelle e le strisce degli Stati Uniti d’America da un lato, e la bandiera di Porto Rico dall’altro. Tutte le piume utilizzate per la bandiera sono state ottenute eticamente, senza fare del male ad animali.

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Esteri

Blackout in Spagna e Portogallo: indagini in corso, ipotesi anche di un cyberattacco

Spagna e Portogallo colpiti da un blackout elettrico: disagi nei trasporti e nelle comunicazioni. Il governo indaga, possibile anche un cyberattacco.

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Poco dopo le 12 di oggi, migliaia di cittadini in tutta la Spagna continentale e in Portogallo sono stati colpiti da un improvviso blackout elettrico. Come riportato dal quotidiano “El País”, il governo spagnolo ha attivato diversi team tecnici di vari ministeri per indagare sulle cause dell’interruzione, anche se al momento non esiste ancora una spiegazione ufficiale.

Secondo quanto riferito da Red Eléctrica, l’azienda pubblica responsabile della gestione del sistema elettrico nazionale, si sta lavorando intensamente per ripristinare la fornitura di energia. Anche l’Istituto nazionale di cybersicurezza è coinvolto nelle analisi, valutando la possibilità che il blackout possa essere stato causato da un attacco informatico, sebbene non ci siano ancora conferme in tal senso.

Reti di comunicazione e trasporti in tilt

Il blackout ha avuto ripercussioni su diversi settori strategici: sono stati colpiti reti di comunicazione, aeroporti e linee ferroviarie ad alta velocità in Spagna e Portogallo. Problemi sono stati segnalati anche nella gestione del traffico stradale, con numerosi semafori fuori servizio, oltre che in centri commerciali e strutture pubbliche.

La ministra spagnola della Transizione ecologica, Sara Aagesen, ha fatto visita al centro di controllo di Red Eléctrica per seguire da vicino le operazioni di ripristino. L’azienda ha attivato un piano di emergenza che prevede il graduale ritorno alla normalità, iniziando dal nord e dal sud della penisola iberica.

Coinvolta anche la Francia meridionale

Le interruzioni non hanno riguardato esclusivamente la Spagna e il Portogallo: alcune aree del sud della Francia, interconnesse con la rete elettrica spagnola, hanno subito disagi simili. Le autorità francesi stanno monitorando attentamente la situazione in coordinamento con le controparti spagnole.

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Esteri

Putin ringrazia i soldati nordcoreani, ‘sono eroi’

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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha ringraziato in un messaggio i soldati nordcoreani che hanno preso parte alla “liberazione della regione di Kursk” dalle truppe d’invasione ucraine, definendoli “eroi”. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino.

“Il popolo russo non dimenticherà mai l’impresa delle forze speciali coreane, onoreremo sempre gli eroi coreani che hanno dato la vita per la Russia, per la nostra comune libertà, al pari dei loro compagni d’armi russi”, si legge nel messaggio di Putin. Il presidente russo sottolinea che l’intervento è avvenuto “nel pieno rispetto della legge internazionale”, in base all’articolo 4 dell’accordo di partenriato strategico firmato nel giugno dello scorso anno tra Mosca e Pyongyang, che prevede assistenza militare reciproca in caso di aggressione a uno dei due Paesi. “Gli amici coreani – ha aggiunto Putin – hanno agito in base a un senso di solidarietà, giustizia e genuina amicizia. Lo apprezziamo molto e ringraziamo con sincerità il presidente Kim Jong-un personalmente”.

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Esteri

Media, due giornalisti italiani espulsi dal Marocco

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Due giornalisti italiani sarebbero stati espulsi ieri sera dalle autorità marocchine con l’accusa di aver cercato di entrare illegalmente nella città di Laayoune (El Aaiun). Lo rivela il quotidiano marocchino online Hespress. Matteo Garavoglia, 34 anni, giornalista freelance originario di Biella e collaboratore del ‘Manifesto’, e il fotografo Giovanni Colmoni, avrebbero tentato di entrare nella città marocchina meridionale al confine con la regione contesa del Sahara Occidentale “senza l’autorizzazione richiesta dalla polizia”.

I due erano a bordo di un’auto privata e, secondo quanto riporta il quotidiano marocchino, sarebbero stati fermati dagli agenti che hanno interpretato il tentativo di ingresso come un “atto provocatorio, in violazione delle leggi del Paese che regolano gli ingressi dei visitatori stranieri”. Sempre secondo l’Hespress, i due reporter avrebbero cercato di “sfruttare il fatto di essere giornalisti per promuovere programmi separatisti. Per questo sono stati fermati e successivamente accompagnati in auto nella città di Agadir”. Non era la prima volta che i due tentavano di entrare a Laayoune, secondo il quotidiano, ma sempre “nel disprezzo per le procedure legali del Marocco”.

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