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Cronache

Barista rapinata e violentata nel suo locale, un arresto

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Non ha scelto di colpire a caso, è andato a colpo sicuro scegliendo un locale a meno di un chilometro da casa sua, dove ha aggredito una barista 35enne, l’ha rapinata e costretta a subire violenza sessuale. A distanza di dieci giorni dalla brutale aggressione all’interno di un bar di Vimercate, in provincia di Monza, è stato arrestato. In carcere, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Monza per rapina aggravata e violenza sessuale, è andato un 19 enne residente nello stesso Comune, a sua volta barista part-time, nel bar dell’ospedale di Vimercate, bloccato dai carabinieri, coordinati nelle indagini dalla pm di Monza Francesca Gentilini, e portato a San Quirico questa mattina.

Ad incastrarlo, oltre alle tracce biologiche, sono state le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza della zona, e il suo telefonino. L’aggressione risale al 13 luglio scorso, quando di buon mattino una barista di 35 anni è arrivata davanti al locale dove lavora. Le immagini videoregistrate, poco prima, hanno ripreso il 19 enne dirigersi con sicurezza verso l’esterno del locale, vicino al quale si è appostato. Lei lo ha notato con la coda dell’occhio, come ha riferito ai militari, ma ha pensato si trattasse di un clochard. Mentre la donna era impegnata ad aprire la serranda, lui l’ha sorpresa alle spalle, con il cappuccio alzato maldestramente sulla testa, le ha puntato una pistola alla testa e l’ha costretta ad entrare.

Dopo aver svuotato la cassa ed averla derubata, l’ha trascinata sul retro e violentata. Sempre le telecamere lo hanno immortalato fuggire. Lei ha lanciato immediatamente l’allarme, e sotto shock è stata portata alla clinica Mangiagalli di Milano, dove gli accertamenti clinici hanno confermato la violenza. Grazie alla testimonianza della donna, che ha descritto il suo aggressore con dovizia di particolari, i carabinieri hanno potuto lavorare incrociando i suoi ricordi con le immagini registrate dalle telecamere e stabilire un range orario per l’aggressione. A quel punto, con approfonditi accertamenti tecnici, gli investigatori sono risaliti ai cellulari che in quel momento hanno agganciato la cella corrispondente al locale. Il profilo genetico repertato all’intero del bar, infine, ha inchiodato il 19enne.

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Cronache

Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Cronache

Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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