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I Sentieri del Bello

Autunno da assaporare, i vini novelli e i primi vini

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Uva matura, profumo di mosto, colori vivaci: l’autunno è la stagione che racconta le tradizioni della vendemmia, la lavorazione delle uve e le fermentazioni che porteranno alla nascita dei nuovi vini dell’annata. Vini che poi riposeranno in acciaio, in legno, nell’antica terracotta, affineranno in bottiglia per mesi o anni.

Ci sono però vini che, in autunno poco dopo la vendemmia, sono già pronti per essere degustati: parliamo dei Vini Novelli e dei Primi Vini.

I Vini Novelli si distinguono per la loro piacevolezza e semplicità. Sono prodotti grazie alla particolare tecnica della macerazione carbonica, applicata prima della vinificazione. Si caratterizzano per i loro colori intensi con vivaci e freschi profumi fruttati, floreali e vinosi. Privi della struttura necessaria per l’affinamento, risultano subito pronti per uscire sul mercato.

Novello di Teroldego, Zeni (Trentino)

Le uve Teroldego, coltivate nella zona di Mezzolombardo, Piana Rotaliana, selezionate a mano, vengono raccolte in cassetta a inizio ottobre. L’uva, perfettamente intera, viene travasata nei tini dove già fermenta il nuovo mosto, ottenuto da una piccola quantità di uve raccolte prima della vendemmia dedicata al Vino Novello. In questo ambiente ricco di anidride carbonica, sprigionata dal mosto in fermentazione, ha luogo la macerazione carbonica per circa otto giorni a una temperatura di trenta gradi centigradi. Durante questo processo l’anidride carbonica attacca l’acido malico, donando rotondità al mosto. L’uva viene poi ammostata e inizia la fermentazione in rosso per soli due giorni. Si prosegue con la svinatura, per ingentilire il vino, quindi una leggera pressatura delle uve, e si conclude con la fermentazione in bianco.

Colore rosso rubino intenso e vivaci tonalità violacee, si esprime al naso con un fragrante profumo che esprime la fruttuosità della ciliegia matura.

Nouveau Beaujolais, Domaine de la Couvette – Bully (Francia)

Dalle uve Gamay, coltivate a Bully, nella zona sud del Beaujolais, nasce il Nouveau Beaujolais ottenuto con la vinificazione a macerazione carbonica e controllo della temperatura.

Primi Vini fa parte dei progetti di Proposta Vini volti alla riscoperta e valorizzazione dei giacimenti enologici rari. I Primi Vini nascono dalle uve la cui precocissima maturazione permette un’anticipata uscita dei vini sul mercato, talvolta prima di quella dei novelli. Sono vini inizialmente giovani, fruttati e freschi, dove l’affinamento in bottiglia, differentemente dai vini novelli, ne garantisce un’evoluzione migliorativa.

Il progetto Primi Vini risale al 2002 e dopo 20 anni dalla sua creazione racconta con entusiasmo la storia di quei vini che, per le loro caratteristiche, venivano consumati, in tutta Europa, nelle feste dopo la vendemmia.

San Lorenzo, Casata Monfort, (Trentino)

L’uva San Lorenzo, da cui viene prodotto questo vino, è arrivata in Trentino dall’Austria, o meglio da quello che era l’impero Austroungarico, dove è ancora coltivata in maniera consistente. In ogni carta vini di città come Vienna, Budapest, Praga, Brno o Bratislava, la troviamo (assieme a un’altra varietà precoce, il Portoghese) con il nome di Saint Laurent. Il San Lorenzo era fra le poche uve a bacca rossa che arrivavano a piena maturazione nell’ambiente alpino al di sopra dei 600 metri. La vinificazione con la classica macerazione sulle bucce ci permette di apprezzare i vini che ne nascono sia da giovani che maturati e affinati per tempi medio lunghi in bottiglia. Le caratteristiche principali sono la freschezza, tipica delle uve di montagna e una piacevole beva. 

Il progetto Primi Vini è nato con l’intento di promuovere le varietà che si caratterizzano per una maturazione precoce, che ne permette la vinificazione anticipata rispetto a tutte le altre. L’uva San Lorenzo ha proprio questa qualità. La sua vinificazione è tradizionale, senza l’ausilio della macerazione carbonica, con normale affinamento in bottiglia e, per potersi definire Primo Vino, deve necessariamente essere commercializzato prima dell’uscita dei vini novelli. 

Il vino San Lorenzo si caratterizza per il rosso rubino intenso, il profumo fruttato e gradevole con richiami di frutta rossa. In bocca è secco, piacevolmente fresco e con una godibile bevibilità.

Tra i vini precoci annoveriamo anche il Moscato d’Asti, pronto intorno alla metà di novembre dell’annata.

Moscato d’Asti Fiori di Campo, Cascina Carlòt (Piemonte)

Vino ottenuto delle uve Moscato, alla vista si presenta giallo paglierino brillante. Il naso è intenso ma delicato, dalle note evidenti di salvia e pesca. La bocca viene avvolta dalla dolcezza della tipologia, mantenendo la tipica nota fresca e dissetante.

Moscato d’Asti Bel Piano, Cascina Fonda (Piemonte)

Nasce dalle uve Moscato, che regalano a questo vino un colore giallo paglierino brillante, con lievi riflessi verdognoli, e note floreali di acacia e tiglio. Profumi netti e intensi con note olfattive che ricordano l’uva Moscato.

Proposta Vini è un’azienda specializzata nella selezione e distribuzione di vini e distillati italiani ed esteri. Una realtà commerciale con sede a Pergine, in provincia di Trento, che opera in Italia da oltre trent’anni e si caratterizza per la particolare attenzione verso aziende che operano nel rispetto e nel mantenimento delle tradizioni dei loro territori d’origine.

Gianpaolo Girardi

www.propostavini.com

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Brand Ischia e sana comunicazione, le sfide del sindaco di Serrara Fontana Irene Iacono per l’isola

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Scenari diversi denotano caratteristiche differenti con le proprie sfide e le proprie peculiarità. Il comune di Serrara Fontana è viva espressione di questa territorialità eterogenea e il suo Sindaco ne coordina le vicende con intenzioni unitarie. “Occorre un brand Ischia”, una sana comunicazione ed un tavolo di intenti. Sono queste alcune delle ricette nella visione di rilancio della prima cittadina, Irene Iacono. Ascoltiamola.

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Programmazione turistica e rilancio dell’isola: le idee del sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale

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“La vicinanza del Governo la si sente al di là dei numeri” questa la dichiarazione del Sindaco Pascale al netto degli interventi post alluvione. “Era mio desiderio la creazione di una Ctl (Consulta turistica locale) con intervento di enti sovracomunali”: questo l’organismo che il Sindaco auspica e che potrebbe favorire una nuova organizzazione del comparto turistico e della sua riqualificazione su scenari più ampi. 

Dall’inverno difficile alla riprogrammazione turistica toccando l’occupazione giovani e la necessita’ di fare impresa cosciente: ascoltiamo le lucide parole di Pascale nell’intervista che segue.

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Le sfide che aspettano Ischia: l’analisi del commercialista Antonio Tuccillo

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L’Italia, la Campania e Ischia devono dimostrarsi al passo con i tempi per esserne protagonisti. Le sfide sono ardue e le possibilità da cogliere tante. Ma le si devono affrontare con dignità e cognizione di causa. I giovani devono essere consapevoli dell’impegno richiesto e messi in condizione di poterlo espletare. Ce ne parla il Dottor Antonio Tuccillo, Presidente della Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti italiani.

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