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Cronache

Attese e burocrazia, i cittadini sentono sempre più lontano il Servizio sanitario nazionale

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Burocrazia e attese: queste le principali criticità che i cittadini trovano nel Servizio Sanitario (Ssn). Barriere che possono farlo percepire anche come lontano. Il Servizio Sanitario è visto con problemi rilevanti di costi, peso della burocrazia e difficile accesso alle prestazioni in una parte ancora significativa del Paese, secondo il quadro tratteggiato dal 22esimo Rapporto Pit Salute di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato presentato oggi a Roma. Il rapporto, che prende in esame 21.416 segnalazioni pervenute agli sportelli PiT Salute locali e alle sezioni territoriali del Tribunale per i diritti del malato dal primo gennaio al 31 dicembre 2018, rileva che “aumentano le segnalazioni per le attese, a cui i cittadini hanno purtroppo imparato a rispondere mettendo mano alla tasca per pagare l’intramoenia o il privato, e aumentano le segnalazioni relative all’assistenza territoriale (16,8%)”. Le liste d’attesa sono un problema segnalato in oltre meta’ dei casi (57,4%) per l’accesso alle prestazioni (esami, interventi), seguite da ticket ed esenzioni (30,8%), Intramoenia (8,6%). Si attende fino a nove mesi per una visita specialistica e le attese medie per gli esami sono piu’ lunghe in caso di Mammografia (16 mesi, nel 2017 erano 13), Risonanza Magnetica (12 mesi), Tac (11 mesi).

Altri esempi di attese oltre le normali indicazioni normative sono quelle di 22 mesi per un intervento di ricostruzione mammaria e di 6 mesi per uno di rimozione di tumore alla vescica. In tema di ticket, i cittadini segnalano la mancata applicazione delle esenzioni in 4 casi su 10 (40,8%), i costi elevati per la diagnostica e per la specialistica (32,1%) e quelli a totale carico del cittadino (19,9%). Mentre l’assistenza domiciliare risulta problematica per i cittadini quando si tratta di ottenere informazioni e iter burocratico (30,3%), o quando viene sospeso il servizio per mancanza di fondi (15,1%), o quando il Servizio stesso e’ inesistente (13%) o di scarsa qualita’ (9,2%). La burocrazia, poi, non accenna ad allentare la propria morsa e continua a rendere piu’ faticoso del necessario, con iter lenti ed estenuanti, l’esigibilita’ di alcuni diritti, come il riconoscimento di invalidita’ e la concessione della indennita’ di accompagnamento, solo per citare due esempi. E’ sempre piu’ difficile, poi, per i cittadini l’accesso ai farmaci, in particolare per il costo.

Il dato relativo al costo a carico proprio dei cittadini passa dal 23,8% al 31,5% con un preoccupante aumento dovuto fondamentalmente al cambiamento in negativo delle condizioni socioeconomiche di una fetta sempre maggiore della popolazione.

Quelle dei cittadini “sono lamentele giuste, che condivido, su cui dobbiamo assolutamente lavorare” afferma il ministro della Salute Roberto Speranza e aggiunge: ”qualche prima risposta l’abbiamo data, come per esempio l’abolizione del superticket. Stiamo poi ricominciando a reinvestire sul Servizio sanitario nazionale, con 2 miliardi in piu’ sul fondo e 2 miliardi sull’edilizia”. “E’ importante – conclude Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva- la scelta dell’abolizione del superticket, cosi’ come alcune misure contenute nel Patto per la salute, come i nuovi fondi a disposizione e la possibilita’ di assumere nuovo personale che possa migliorare gli standard di erogazione e contribuire alla riduzione delle liste di attesa”.

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Domani i funerali della bimba di 4 anni morta nel Napoletano

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Si svolgeranno domani, alle ore 16 nella parrocchia di San Nicola di Castelvenere (Benevento) i funerali di Alessandra, la bambina di 4 anni morta in circostanze ancora da chiarire in un’abitazione di Tufino, in provincia di Napoli, nella notte tra il 14 e 15 dicembre dello scorso anno, dopo una caduta da una scala a chiocciola. Lo rende noto Alessandro Di Santo, sindaco di Castelvenere, dove la bimba risiedeva ufficialmente. Sulle cause, non del tutto chiare, della morte di Alessandra indaga la Procura di Nola.

Due zii della bambina sono stati iscritti nel registro degli indagati. A carico della coppia di coniugi, presso cui la piccola era stata collocata dai servizi sociali, si ipotizzerebbero i reati di maltrattamenti e omicidio colposo. La morte della bambina risale alla sera del 13 dicembre scorso e sarebbe stata provocata dalle ferite conseguenti a quella che si ipotizza sia stata una caduta accidentale dalla scala interna dell’abitazione. Sembra che in un primo momento le condizioni della piccola non fossero state considerate così gravi, ma quando sul posto sono giunti i medici del 118, per la bambina non c’è stato più nulla da fare. Due le telefonate fatte al 118 quella sera: nella prima si faceva riferimento a una broncopolmonite, nell’altra si citava invece la caduta dalle scale. “La nostra comunità – aggiunge il primo cittadino – si unisce commossa ai genitori e ai nonni della piccola Alessandra per la sua tragica scomparsa”.

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Tragedia a Lanciano durante il corteo del 25 aprile: un morto e tre feriti investiti da un’auto

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Doveva essere una mattina di celebrazione e memoria quella di oggi a Lanciano, in occasione del 25 aprile. Invece, si è trasformata in tragedia quando una Lancia Musa ha travolto un gruppo dell’Anpi, che si stava dirigendo verso piazza Plebiscito per partecipare alla manifestazione organizzata dal Comune.

Un uomo di 81 anni muore sul colpo

Nell’incidente ha perso la vita un uomo di 81 anni, mentre altre tre persone sono rimaste ferite. Le loro condizioni non sono gravi, come ha comunicato la Asl Lanciano Vasto Chieti: al pronto soccorso dell’ospedale “Renzetti” sono giunti il conducente dell’auto, un uomo di 79 anni, e due donne. Si attendono gli esiti degli esami radiologici per valutare l’entità dei traumi. In assenza di lesioni significative, verranno trattenuti in Osservazione Breve.

Le indagini della Polizia: dinamica ancora da chiarire

La Polizia è al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il conducente, fortemente provato, ha dichiarato di non ricordare nulla di quanto successo, se non di essere rientrato in auto dopo aver partecipato al momento celebrativo davanti al monumento agli Eroi Ottobrini. Al termine della cerimonia, i partecipanti si erano diretti a piedi verso il centro, percorrendo via del Torrione, dove l’auto ha improvvisamente sfrecciato tra loro a tutta velocità, travolgendo il gruppo.

Un dramma inaspettato che ha scosso profondamente la comunità di Lanciano proprio nel giorno della Festa della Liberazione.

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Addio a Nicola Rivelli, Forza Italia saluta un uomo di politica e cultura

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È morto Nicola Rivelli (foto Imagoeconomica del 13 aprile del 2000), ex parlamentare e storico militante di Forza Italia. A comunicarlo è stato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale del partito in Campania, che ha annunciato il decesso avvenuto a causa di un arresto cardiaco.

Un protagonista della Seconda Repubblica

Rivelli è stato una figura centrale nella prima fase di costruzione del centrodestra italiano. «È stato parlamentare in una fase cruciale per il centrodestra, quando si costruivano i nuovi equilibri della Seconda Repubblica», ha dichiarato Martusciello. «Ha partecipato con determinazione alla nascita del progetto politico che avrebbe portato Forza Italia a guidare il Paese».

Politico, artista, cittadino

Ma Nicola Rivelli non è stato soltanto un uomo di partito. «Napoli perde una figura poliedrica, capace di esprimersi in politica come nell’arte e nella vita civile», ha sottolineato ancora Martusciello, ricordando il contributo di Rivelli anche fuori dalle aule parlamentari. Uomo brillante e mai banale, con una visione capace di andare oltre il contingente, ha saputo guadagnarsi la stima anche al di fuori del perimetro politico.

Una presenza costante e leale

«Sempre coerente, sempre presente, sempre con noi, fino alla fine», ha detto commosso il coordinatore regionale. «La sua amicizia è stata per me un punto fermo. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine».

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