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Atalanta padrona a Firenze, la squadra di Gasperini è da Champions

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L’Atalanta sbanca anche Firenze dove non vinceva da 27 anni: al gol di Chiesa nel primo tempo che ha illuso la Fiorentina la squadra di Gasperini non si è scomposta convinta (giustamente) della propria forza. E infatti nella ripresa ha inflitto ai viola un uno-due micidiale: prima Zapata poi il neo entrato Malinovskyi. Non c’è stata la solita goleada con cui i bergamaschi hanno abituato finora, ma questo 2-1 basta e avanza per staccare la Roma (ora dietro tre punti e prossima avversaria) e consolidarsi al 4/o posto.

Per la Fiorentina secondo ko di fila e una classifica che torna a preoccupare insieme a una prestazione complessivamente deludente. Il tutto in una giornata attesa dopo lo sfogo di Commisso contro l’arbitraggio di Juve-Fiorentina (pure la direzione di Mariani non ha convinto e non solo per le mancate espulsioni di Zapata, prima del gol, e Castrovilli) e le tensioni fra Gasperini e la tifoseria viola: e’ finita con la curva Fiesole che ha esposto vari striscioni, fra cui uno contro il presidente dell’Aia Nicchi e uno a sostegno del patron viola e qualche coro ‘da stadio’ contro il tecnico bergamasco, ma senza gli eccessi della gara di Coppa Italia che avevano provocato la reazione sopra le righe dello stesso Gasperini.

La gara ha visto l’Atalanta partire subito forte: primo squillo gia’ all’11’ con il fischiatissimo ex Ilicic (anche stavolta il migliore) seguito dall’affondo di Castagne (pronto Dragowski) e dalla clamorosa occasione fallita da Pasalic. La squadra di Gasperini (la cui panchina è stata sorvegliata da un poliziotto dopo appunto le tensioni della gara di Coppa Italia a gennaio) è una macchina che viaggia ormai con il pilota automatico, la Fiorentina pur avendo ritrovato oggi Castrovilli faticava a proporsi in avanti limitandosi a contenere la manovra ora avvolgente ora incisiva degli avversari: solo al 26′ i viola si sono affacciati dalla parte di Gollini con Cutrone, preludio del vantaggio a sorpresa timbrato da Chiesa pronto a raccogliere una respinta corta della difesa e a trafiggere il portiere avversario con un tiro di controbalzo da oltre 20 metri che ha fatto esplodere il Franchi. La forza di questa Atalanta sta anche nella capacita’ di non perdere mai la bussola tanto il gol prima o poi riesce sempre a farlo (non a caso ha il miglior attacco della A): e infatti a inizio ripresa è arrivato il pari di Zapata e dopo una serie di affondi la rete decisiva di Malinovskyi che ha affossato definitivamente questa modesta Fiorentina che ha lasciato il campo sotto i cori ‘Serie B Serie B’ lanciati dai tifosi bergamaschi.

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Calcio: Di Lorenzo, lo scudetto? tutto è nelle nostre mani

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“Si parla di scudetto nello spogliatoio, siamo a un punto cruciale. All’inizio sembrava irraggiungibile, ora siamo lì: difficile, ma ce la giochiamo. Tutto è nelle nostre mani. Con il lavoro e con il sacrificio siamo lì e ce la giochiamo, sapendo che sarà difficile e che finora non abbiamo fatto niente”. Lo ha detto il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo a Radio Crc. Su quando il gruppo abbia capito davvero di essere inserito nello sprint scudetto, Di Lorenzo ha detto: “Non c’è stato un momento preciso. Partita dopo partita ci siamo costruiti questo percorso. Ora serve l’ultimo passo: il gruppo è unito, crede nell’obiettivo. Quando sei primo per tanto tempo non è mai per caso”.

Di Lorenzo ha parlato della sfida di sabato a Lecce e della forza del gruppo azzurro: “Ci tengo prima di tutto – ha detto – a mandare un abbraccio alla famiglia del fisioterapista del Lecce, la notizia ci ha colpiti molto. Sarà una partita difficile: loro lottano per salvarsi, e questa tragedia ha reso l’atmosfera particolare. Ma noi vogliamo portare a casa la vittoria. La forza di questo Napoli è il gruppo. Dietro ogni grande vittoria e ogni grande squadra c’è infatti un gruppo solido. Quando ci si vuole bene davvero, si affronta tutto meglio. Le difficoltà arriveranno, come sempre, ma ciò che conta è come reagiamo. Se il gruppo è sano, superare i limiti diventa più semplice”.

Il terzino destro ha parlato anche del rapporto con Conte e con i nuovi arrivati la scorsa estate: “Da capitano – ha detto – sono il più vicino all’allenatore, passo i suoi messaggi alla squadra. Fin dal primo giorno c’è stato un legame diretto, sincero e leale. La base è la sincerità: Conte è un allenatore forte, conoscevo già le sue qualità da avversario e in questi mesi le ha confermate. Siamo felici di averlo con noi. Sulla fascia destra ci conosciamo bene, da anni. Sappiamo leggere i movimenti l’uno dell’altro, ed è una qualità che ci portiamo dietro nel tempo. Ma il merito è anche del mister, che tiene alta l’intensità e coinvolge tutti. Anche chi gioca meno dà un contributo importante: è questo spirito che porta i risultati. I nuovi arrivati a Napoli? Spesso sono io a muovermi verso di loro, per metterli a loro agio e per farli inserire, magari con un messaggio o una chiamata. Gli consiglio le stesse cose che dissero a me quando arrivai, la cosa fondamentale è vivere la città come una persona normale e non sentendosi diversi. Io esco spesso in centro, scendo e non vivo male la città”. Di Lorenzo risponde anche su chi ha lasciato la maglia azzurra a gennaio, Kvaratskhelia: “Ieri sera – ha detto – ho visto la sua partita con il Psg: è fortissimo e gli auguro il meglio, anche di vincere la Champions League”.

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Castel di Sangro si prepara al ritiro estivo del Napoli

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Castel di Sangro tifa per il Napoli campione d’Italia e si prepara per il ritiro estivo che si terrà tra fine luglio e inizio agosto. Le date devono ancora essere stabilite, ma nel capoluogo sangrino è partita la macchina organizzativa per accogliere i partenopei per il quinto anni di fila. Tra le possibili novità l’allestimento del Palasport che, spera il sindaco Angelo Caruso, che è anche presidente della Provincia dell’Aquila, “possa ospitare il trofeo perché l’Abruzzo finora ha portato bene al Napoli. Da quando gli azzurri si allenano nei nostri impianti hanno vinto uno scudetto e una Coppa Italia. Ora speriamo che arrivi il secondo scudetto”.

L’anno scorso, nei sedici giorni di ritiro, in centomila hanno raggiunto Castel di Sangro (L’Aquila) per assistere agli allenamenti e alle quattro amichevoli degli azzurri. Un numero più basso dell’anno precedente quando erano state registrate 140mila presenze proprio per l’effetto Coppa. “Lo stadio Teofilo Patini ha una portata massima di 7.500 persone – ricorda Caruso – si procederà con l’allestimento straordinario del Palasport che servirà eventualmente a esporre la Coppa e a ospitare momenti celebrativi e conferenze. L’effetto Conte sicuramente si è visto”. Parte quindi il tifo per il Napoliperché l’eventuale conquista dello scudetto riporti i grandi numeri nel centro d’Abruzzo.

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Champions: Inter perde Lautaro, risentimento muscolare

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L’Inter perde Lautaro Martinez per infortunio. Il capitano nerazzurro si è fermato dopo 43′ nel primo tempo della semifinale di Champions League contro il Barcellona in corso allo stadio Olimpico di Montjuic: dopo uno scatto, l’argentino si è tenuto la coscia sinistra ed è uscito dal campo quasi in campo per farsi medicare, stringendo i denti per gli ultimi minuti del primo tempo e venendo poi sostituito da Mehdi Taremi a inizio ripresa. Per Lautaro si tratta di un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra che dovrà essere valutato nei prossimi giorni.

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