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Appello donne a Biden, “non abbandonare le afghane”

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“Non abbandonare le donne e le ragazze afghane”. E’ l’appello rivolto a Joe Biden da un gruppo di vip attiviste sul fronte della difesa dei diritti umani e civili, protagoniste di una lettera aperta alla Casa Bianca. Una pattuglia tutta al femminile guidata dalla giovane poetessa Amanda Gorman, diventata celebre per aver letto una sua composizione proprio alla cerimonia di insediamento del presidente, e tra le cui fila figurano star dello spettacolo e della moda, personalita’ del mondo della cultura e top manager. Tra le firme, quelle delle attrici Kate Winslet e Charlize Theron, quella della numero due di Facebook Sheryl Sandberg e quella della stilista Diane von Furstenberg. L’invito al presidente americano e’ soprattutto quello di moltiplicare gli sforzi per il rilascio dei visti alle donne afghane che rischiano di piu’ e che in queste ore stanno disperatamente tentando di sfuggire alla repressione e alla vendetta dei talebani. Si tratta – si legge nella lettera – specialmente di donne che hanno lottato sul fronte dei diritti, di giornaliste, di educatrici, di leader della societa’ civile: “Le stesse donne – la denuncia – che per decenni sono state in prima linea mettendo a rischio la loro sicurezza per realizzare la parita’ dei diritti sono abbandonate da coloro che avevano promesso di proteggerle”. Si chiede inoltre all’amministrazione Biden di aumentare il numero dei rifugiati che possono essere accolti negli Stati Uniti e di investire da subito sulle donne che rimarranno in Afghanistan, non solo per proteggerle ma anche per non vanificare gli enormi progressi compiuti negli ultimi 20 anni sul fronte della condizione femminile. Servono insomma “azioni immediate”, affermano Gorman e le altre firmatarie. Mentre un altro appello al G20 a salvare le donne e bimbe afghane dalle violenze arriva dal gruppo delle donne del W20. Nel testo si chiede il sostegno del G20 per l’istituzione di un’autorita’ indipendente per monitorare lo stato delle donne e delle bambine afghane, e per garantire la continuita’ di diritti come l’istruzione, il lavoro, la partecipazione politica e la liberta’ di parola ed espressione.

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Si è suicidata Virginia Giuffre, aveva accusato di abusi sessuali Jeffrey Epstein e il principe Andrea

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Si è suicidata Virginia Giuffre (nella foto col suo avvocato), che aveva accusato di abusi sessuali Jeffrey Epstein e il principe Andrea. Lo rende noto la famiglia della donna. La 41enne americana si è tolta la vita nella sua casa in Australia. “Si è suicidata nella sua fattoria dopo essere stata vittima per tutta la vita di abusi e traffico sessuali”, hanno dichiarato i parenti. La Giuffre aveva accusato il defunto miliardario statunitense caduto in disgrazia Epstein di averla usata come schiava sessuale.

Il principe britannico Andrea da parte sua ha ripetutamente negato le accuse di averla abusata quando aveva 17 anni ed è riuscito a evitare il processo pagando un risarcimento multimilionario. “Alla fine il peso degli abusi è così pesante che per Virginia è diventato insopportabile gestirlo”, ha aggiunto la famiglia della donna ricordandone “l’incredibile coraggio e il suo spirito amorevole”. Giuffre lascia tre figli: Christian, Noah ed Emily. Il suo avvocato Sigrid McCawley ha affermato che Giuffre era stata una “cara amica” e una paladina per le altre vittime: “Il suo coraggio mi ha spinto a lottare con più forza, e la sua forza era impressionante”.

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Trump: la Crimea resterà alla Russia, Zelensky lo sa

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Donald Trump torna a parlare della guerra in Ucraina e lo fa con dichiarazioni destinate a far discutere. In un’intervista rilasciata a Time, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che “la Crimea resterà con la Russia”, aggiungendo che anche il presidente ucraino Zelensky ne sarebbe consapevole.

“La Crimea è andata ai russi, fu colpa di Obama”

«La Crimea è stata consegnata alla Russia da Barack Hussein Obama, non da me», ha ribadito Trump, sottolineando come la penisola fosse “con i russi” ben prima del suo arrivo alla Casa Bianca. «Lì ci sono sempre stati i russi, ci sono stati i loro sottomarini per molti anni, la popolazione parla in gran parte russo», ha aggiunto. Secondo l’ex presidente, se lui fosse stato alla guida del Paese, “la Crimea non sarebbe mai stata presa”.

“Questa guerra non doveva accadere”

Trump ha definito il conflitto in Ucraina “la guerra che non sarebbe mai dovuta accadere”, lanciando un messaggio implicito al presidente Joe Biden e alla gestione democratica della politica estera. A suo avviso, con lui alla presidenza, la situazione in Ucraina si sarebbe sviluppata in modo del tutto diverso, senza l’invasione da parte delle truppe russe.

Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto internazionale già molto teso, mentre si continua a discutere del futuro della Crimea e dei territori occupati.

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Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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