Collegati con noi

Cronache

Anziana uccisa e fatta a pezzi, figlia condannata a 26 anni

Pubblicato

del

E’ stata condannata a 26 anni di reclusione per omicidio volontario Rosa Fabbiano, a processo davanti alla Corte di Assise di Milano per avere ucciso la madre 84enne Lucia Cipriano e averne fatto a pezzi il corpo. Stando alle indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Elisa Calanducci, Fabbiano, 59 anni, potrebbe avere ammazzato la madre strangolandola, forse nel tentativo di farla smettere di gridare. Successivamente avrebbe avuto “quella malsana idea”, come aveva spiegato il pm nella requisitoria, di tagliare il cadavere in più pezzi e di nasconderlo nella vasca da bagno dell’abitazione dell’anziana a Melzo, nel Milanese. Il corpo era stato trovato il 26 maggio del 2022, dopo circa due mesi dal decesso. I giudici (presidente della Corte Ilio Mannucci Pacini) con la sentenza hanno riconosciuto l’accusa di omicidio volontario e le attenuanti generiche equivalenti all’aggravante contestata, come aveva chiesto la Procura. Il pm aveva chiesto una condanna a 28 anni.

Le accuse di omicidio volontario aggravato e vilipendio di cadavere erano da ergastolo, ma la pena è stata portata a 26 anni col riconoscimento delle attenuanti generiche. In uno dei passaggi della requisitoria il pm aveva messo in luce la “povertà ideativa, emotiva e anche affettiva” di Fabbiano (è tuttora in carcere ed era presente in aula per il verdetto), che tuttavia non sarebbe “sufficiente a mettere in dubbio che non fosse capace di intendere e di volere al momento dei fatti perché non c’è nessuna evidenza”. Il movente del delitto, secondo la Procura, è da individuarsi nella “situazione non proprio di serenità o soddisfazione per la propria vita quotidiana” che la donna di 59 anni stava vivendo all’epoca dei fatti, nella primavera 2022, tra la distanza di una delle sorelle che si era trasferita a Trento, il rapporto difficile con il marito disabile e seri problemi di salute di cui stava soffrendo.

Una “condizione di estremo disagio” alla quale si era aggiunta la necessità di occuparsi anche dell’anziana madre. Il 26 maggio 2022, quando l’altra figlia della donna da Trento era arrivata a Melzo perché non riusciva a contattate la madre da un paio di mesi, Rosa Fabbiano l’aveva portata nella casa dell’anziana ripetendole: “No, non andare in bagno”. Là il cadavere dell’84enne era stato ritrovato. Poi, fuori dall’abitazione Fabbiano era fuggita via: si era anche avvicinata “ad un fossato presente nelle vicinanze”, spiegava il gip Giulio Fanales, e aveva tentato “di gettarsi, venendo però trattenuta per la maglietta dalla sorella”. In quel momento avrebbe detto: “Sono stanca. Ho fatto un disastro! Vi ho rovinato la vita a tutti”. Anche il marito di Fabbiano aveva messo a verbale che la moglie non parlava più della madre da un paio di mesi e che aveva detto solo che sarebbe stata “ricoverata all’interno di un centro di assistenza e cura, non meglio precisato”. Secondo il gip, la donna non avrebbe sopportato il “decadimento fisico e mentale” della madre.

Advertisement

Cronache

La Chiesa alla ricerca di un pacificatore: si apre il pre-Conclave

Nel pre-Conclave dopo la morte di Papa Francesco, i cardinali cercano un candidato pacificatore per superare le divisioni interne. Il nuovo Papa dovrà unire e guidare una Chiesa divisa.

Pubblicato

del

C’è un cartello immaginario, ma chiarissimo, all’ingresso delle Congregazioni pre-Conclave e della Cappella Sistina: «Cercasi un pacificatore». Dopo la grande partecipazione popolare ai funerali di Papa Francesco, la Chiesa si ritrova ora a dover voltare pagina, raccogliendo l’eredità di Jorge Mario Bergoglio e affrontando divisioni dottrinali e geopolitiche mai sopite.

Il bisogno di superare le contrapposizioni

Tra le fila dei cardinali c’è consapevolezza che riproporre schemi vecchi, come il conflitto tra “bergogliani” e “ratzingeriani”, sarebbe miope. Il nuovo Conclave si svolgerà in un contesto mondiale mutato, segnato dalle tensioni internazionali e dalla crisi dello schema pacifista di Francesco dopo la guerra in Ucraina. Il rischio è che ogni divisione interna colpisca ora direttamente il Collegio cardinalizio, senza più la figura del Papa a fungere da parafulmine.

Verso un candidato di compromesso

I 133 cardinali chiamati al voto, riuniti nelle Congregazioni generali, sembrano ormai consapevoli che difficilmente emergerà un candidato “forte” espressione di una sola corrente. Per evitare uno scontro estenuante, sarà necessario convergere su una figura di equilibrio, capace di pacificare e non di dividere ulteriormente. Anche la vicenda del cardinale Giovanni Angelo Becciu, condannato in primo grado ma il cui diritto al voto non è ancora chiarito, rappresenta un’ulteriore incognita.

L’immagine simbolo della riconciliazione

Emblematica è stata ieri, dentro la Basilica di San Pietro, l’immagine di Donald Trump e Volodymyr Zelensky che hanno parlato seduti uno di fronte all’altro. Un gesto di distensione tra due protagonisti di scontri aspri. Segno che, forse, anche nella Chiesa si può sperare in un Conclave capace di indicare al mondo una strada di unità e di riconciliazione. Papa Francesco, tanto amato quanto criticato, con la sua morte sembra aver lasciato non solo un’eredità da gestire, ma anche una lezione di pace.

Continua a leggere

Cronache

Napoli omaggia Papa Francesco: murale, statua e una piazza a suo nome

Napoli rende omaggio a Papa Francesco con un murale a Largo Maradona, una statua dello scultore Domenico Sepe e la proposta di intitolare uno slargo a Capodimonte. Un legame profondo tra il Papa argentino e la città partenopea.

Pubblicato

del

Da Sud a Sud. Napoli si mobilita per onorare la memoria di Papa Francesco, il “Papa del Sud del mondo”, con una serie di iniziative che uniscono istituzioni, artisti e cittadini in un abbraccio simbolico alla figura del pontefice argentino. Una celebrazione che sottolinea il legame speciale tra la città partenopea e il Papa venuto dalla fine del mondo.

Il murale a Largo Maradona: Francesco e Maradona uniti in un abbraccio

Nel cuore dei Quartieri Spagnoli, a Largo Maradona, sta per nascere un murale che ritrae Papa Francesco e Diego Armando Maradona abbracciati, ispirato a una celebre fotografia. L’iniziativa è promossa da La Bodega de Dios, associazione che cura il sito simbolo del culto popolare dedicato al Pibe de Oro.
A realizzare l’opera sarà lo street artist argentino Juan Pablo Gimenez, già autore di numerosi ritratti di Diego. «Sarà un omaggio al Papa argentino nella città di Maradona – racconta Gimenez –. Conto di completarlo entro due settimane». Un segno tangibile dell’unione tra il sacro e il profano, tra la fede e la passione popolare che animano Napoli.

Una statua in bronzo per raccontare la speranza

Anche l’arte scultorea si mobilita. L’artista Domenico Sepe sta lavorando a una statua a grandezza naturale dedicata a Papa Francesco. «Sarà un’opera in bronzo che racconterà il tema della speranza – spiega Sepe –. Mi piacerebbe che fosse ospitata nel Duomo di Napoli o in un’altra chiesa cittadina». La scultura, nata da un’idea personale dell’artista, sarà completata subito dopo l’estate e rappresenterà un ulteriore ponte tra Napoli e il suo Papa.

In consiglio comunale la proposta di intitolare uno slargo

Anche il Consiglio comunale di Napoli si muove per rendere omaggio a Bergoglio. È pronta infatti una proposta per intitolare a Papa Francesco lo slargo davanti alla Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, nota anche come la “piccola San Pietro” per la sua somiglianza con la basilica vaticana.
Il documento, firmato dal consigliere Gennaro Demetrio Paipais del gruppo “Manfredi sindaco”, impegna il sindaco e la giunta ad avviare subito l’iter per la deroga alla norma che richiederebbe dieci anni dalla scomparsa per un’intitolazione. «Il rapporto tra Papa Francesco e Napoli è stato profondo e ricco di significati», si legge nella proposta, che potrebbe essere votata già nelle prossime ore con il consenso unanime dell’assemblea.

Un legame profondo tra Napoli e Papa Francesco

Le due visite pastorali di Francesco a Napoli hanno lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, soprattutto tra i più fragili. Ora, in una città dove il sacro e il popolare si intrecciano senza confini, l’omaggio al Papa argentino assume un significato ancora più intenso, rendendo visibile la gratitudine di Napoli a chi ha incarnato la speranza dei popoli del Sud.

Continua a leggere

Cronache

Funerali di Papa Francesco: online le foto ufficiali della Polizia di Stato scattate da Massimo Sestini a bordo di un elicottero

Pubblicato

del

Sono disponibili da oggi, sul sito ufficiale poliziadistato.it, le straordinarie fotografie realizzate in occasione delle esequie di Papa Francesco. Gli scatti portano la firma di Massimo Sestini, fotoreporter di fama internazionale, incaricato dalla Polizia di Stato di documentare uno degli eventi più solenni e seguiti al mondo.

Le immagini sono state realizzate a bordo di un elicottero del 1º Reparto Volo della Polizia di Stato, impegnato nei servizi di sicurezza durante la cerimonia. Da una prospettiva aerea unica, Sestini ha catturato il raccoglimento e l’imponenza di Piazza San Pietro gremita di fedeli e delegazioni internazionali, offrendo uno sguardo emozionante e potente sull’ultimo saluto al Pontefice.

(Funerali di Papa Francesco, tutte le foto contenute in questo articolo sono di MassimoSestini per la PoliziadiStato)

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto