Il richiamo a non arretrare nella difesa dei diritti umani, con la sottolineatura dell’aumento del 500% dei ricorsi dei migranti in Cassazione, sono tra i temi forti toccati dal Primo Presidente della Suprema Corte Giovanni Mammone nel suo intervento per l’inaugurazione dell’anno giudiziario – il primo con la partecipazione del governo gialloverde rappresentato dal premier Giuseppe Conte – alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Sergio Mattarella. Il Presidente alla inaugurazione dell’anno giudiziario
Anche il vicepresidente del Csm David Ermini ha parlato di “carico insostenibile” e “nuove emergenze” per gli ‘ermellini’ sommersi dalle richieste di protezione internazionale. Dal Procuratore generale Riccardo Fuzio è arrivata la richiesta di uno stop alla “riforme emotive” e l’allarme per le troppe toghe finite sotto inchiesta. Sullo sfondo dei temi piu’ caldi rimane sempre un sistema giustizia ancora troppo lento, nel penale e nel civile, a decremento del Pil e delle vittime dei reati. “Evitare ogni regressione in materia di diritti umani e’ un compito che si e’ dato la comunita’ internazionale”, ha detto Mammone aggiungendo che “e’ compito degli Stati moderni apprestare strumenti idonei per dare risposta alla richiesta di tutela che gli individui, cittadini e non, richiedono per i loro diritti”. Certamente, pero’, ai diritti corrispondono anche doveri da adempiere. Sull’assedio delle istanze dei migranti rivolte alla Cassazione per ottenere asilo, Mammone si e’ servito dei dati statistici per dare conto del fenomeno.
“I nuovi ricorsi civili che negli anni precedenti si erano andati stabilizzando per numero, con una progressiva riduzione dell’arretrato, sono ora aumentati in maniera inattesa, nella misura del 21,7%, a causa dell’incremento delle sopravvenienze in materia tributaria (+ 9,8%) e in materia di protezione internazionale (+ 512,4%)”. Il Primo presidente ha anche espresso preoccupazione per i dati sui femminicidi e la violenza di genere, e sui diritti civili ha notato come non ci siano preclusioni nella Costituzione per i genitori omosessuali.
“L’orientamento sessuale, in sè, non incide negativamente sull’idoneita’ dell’individuo all’assunzione della responsabilita’ genitoriale”. Dati che hanno colpito anche Ermini che ha evidenziato come c’e’ un carico “crescente di procedimenti in materia di protezione internazionale ed immigrazione” che puo’ diventare una delle nuove “emergenze” per la Corte di Cassazione, gia’ alle prese con “un carico insostenibile” di cause. Sul susseguirsi di riforme, spesso dettate da fatti di cronaca, il Pg Fuzio ha chiesto che gli interventi legislativi sulla giustizia “debbono cessare di essere rapsodici, emotivi, privi di una ratio a tutto tondo e di spirito di sistema”. Basta a provvedimenti “a volte centrati sull’aumento delle pene come risposta epidermica e reattiva a situazioni di emergenza, e altre volte sull’adozione di complessi normativi incidenti sull’effettivita’ della pena, come risposta ad altre esigenze eccentriche”, come il sovraffollamento carcerario. Il capo dei pm italiani ha poi richiamato alla vigilanza contro il terrorismo islamico, al ritorno della Cupola mafiosa a Palermo dopo la morte di Provenzano e Riina, alla crescente insicurezza delle strade di Napoli dove la camorra spadroneggia. Quindi l’affondo sulle toghe corrotte.
“Suscita allarme la gravità e la frequenza degli episodi che di recente hanno visto coinvolti diversi magistrati, perchè ciò determina un indebolimento della fiducia dei cittadini nell’indipendenze e imparzialita’ della funzione penale”, ha rimarcato il Pg dopo i recenti arresti di giudici. Debutto per il guardasigilli cinquestelle Alfonso Bonafede, al suo primo discorso per l’anno giudiziario. Il primo pensiero e’ stato un ringraziamento “alla collaborazione internazionale: passi avanti sono stati effettuati per assicurare alla giustizia i numerosi latitanti che da anni si sottraggono all’esecuzione della pena, come dimostra la recente consegna di Cesare Battisti da parte delle autorita’ boliviane”. Poi Bonafede ha parlato di un sistema giustizia che “deve restituire centralita alle istanze e ai diritti dei cittadini, nei confronti dei quali la deve recuperare la sua credibilita’” e per febbraio ha promesso un unico disegno di legge delega sulla procedura penale e civile.
La fortuna bacia San Sebastiano del Vesuvio, in provincia di Napoli, grazie al gioco del Lotto. Nel concorso di sabato 5 ottobre, come riporta Agipronews, sono stati vinti 622.500 euro grazie alla combinazione 2-17-24-71 sulla ruota di Napoli. Da segnalare anche due vincite in provincia di Salerno, una da 19.700 euro a Sarno e una da 14.500 a Fisciano, oltre a una da 12.500 a Napolie due da 9.750 euro a Benevento. L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito 9,1 milioni di euro, per un totale di 984 milioni da inizio anno.
L’avrebbero trasportata a destinazione dentro zaini con il marchio di una azienda di delivery, come due rider qualsiasi. La loro ‘consegna’ pero’ non era fatta da panini o sushi, ma da 190 chili di droga. Due persone di 31 e 35 anni, gia’ note alle forze dell’ordine, sono stata arrestate in un blitz dei carabinieri a Napoli in un deposito del quartiere di San Giovanni a Teduccio. Rinvenuti e sequestrati quasi 2mila panetti di hashish. Trovati anche 20mila euro in contanti. Quando i militari dell’Arma sono entrati nel locale, hanno sorpreso i due indagati mentre si preparavano per partire con parte dello stupefacente verosimilmente destinata in una larga parte della provincia di Napoli. I due avevano in spalla lo zaino di un noto marchio di food delivery (l’azienda e’ estranea ai fatti) con lo scopo di mimetizzarsi nel traffico cittadino del sabato sera. Gli arrestati sono stati trasferiti in carcere.
“La città di Napoli è letteralmente infestata dai parcheggiatori abusivi. Non esistono zone franche, ogni quartiere ha i suoi criminali della sosta, che gestiscono il parcheggio illegale con minacce e violenze. Un’attività illecita che ogni anno fa guadagnare milioni di euro alla malavita. I cittadini sono taglieggiati, in particolare durante i week end o i grandi eventi, dove le tariffe per il parcheggio toccano anche i 20€ a macchina”.
Lo dice il deputato Francesco Emilio Borrelli che riferisce di aver ricevuto “tantissime segnalazioni che, solo nelle ultime ore, i cittadini hanno inviato a da sempre impegnato nella lotta agli abusivi della sosta. Delle foto scattate a Mergellina, proprio davanti la stazione, mostrano auto parcheggiate sul marciapiede e in mezzo alla carreggiata, costringendo il traffico a scorrere praticamente su un’unica corsia. Alla rampe di Sant’Antonio, a Posillipo, c’è una vera e propria squadra di parcheggiatori che gestisce la sosta su tutta la strada.
A Santa Lucia è praticamente impossibile parcheggiare senza pagare la tangente agli abusivi, sono in ogni angolo e conservano anche i posti migliori ai residenti, che ovviamente pagano un prezzo aggiuntivo per il servizio. A Fuorigrotta si lavora h24, viale Kennedy è sotto il pieno controllo di questi farabutti che non si perdono nessun evento, dalla mostra d’oltremare alle stadio la zona è presidiata costantemente. “Il copione è sempre lo stesso, le zone infestate pure. Basterebbe poco per liberarsi di questa piaga una volta e per tutte. Invece sì continua a far finta di nulla. Gia da tempo ho presentato una proposta di legge per inasprire le pene contro i parcheggiatori abusivi, proposta che giace in un cassetto, nonostante il governo continui a parlare di più sicurezza nelle nostre città”.
A suo giudizio “quella dei parcheggiatori non è solo una battaglia di civiltà ma anche una questione politica che nessuno vuole affrontare. Nel frattempo che il Parlamento che si svegli, chiedo si intervenga con decisione, prevedendo una task force anti abusivi che controlli le aree maggiormente prese d’assalto da questi delinquenti. Bisogna stare col fiato sul collo degli abusivi, adottando pene certe e severe per i delinquenti colti sul fatto. I provvedimenti all’acqua di rose non bastano più. Queste persone devono stare in galera. Sono violente e pericolose, impongono la loro legge con la forza e sottraggono milioni alle casse dello Stato. Tutto questo non può più essere tollerato”, conclude Borrelli.