Collegati con noi

Cronache

Allarme Onu sul clima, anche lo sci a Cortina a rischio

Pubblicato

del

Raddoppiare entro il 2030 la fornitura di elettricita’ da fonti pulite per frenare il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici che provocano gli eventi meteo estremi e lo stress idrico mettendo a rischio la sicurezza energetica globale e triplicare gli investimenti in rinnovabili entro il 2050 per rientrare nella traiettoria di “zero netto” di gas serra entro meta’ secolo. Sono gli imperativi dettati dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), voce dell’Onu su meteo, clima e acqua, che lancia un nuovo appello nel rapporto “Stato dei servizi climatici 2022”, focalizzato sull’energia, “chiave per gli accordi internazionali sullo sviluppo sostenibile e il cambiamento climatico”. Da uno stress test sulle Dolomiti (uno dei casi studio contenuti nel rapporto perche’ la zona ha visto aumentare di 2 gradi la temperatura negli ultimi 120 anni, a un ritmo doppio rispetto alla media mondiale, con conseguenze drammatiche per la scomparsa dei ghiacciai) e’ emerso che e’ a rischio in futuro anche Cortina, dove lo sci potra’ essere impedito dalla neve bagnata. Su quella fascia alpina, e’ stimato un aumento fino al 6,2% del rischio climatico diretto e del 10,2% indiretto, in particolare nella provincia di Belluno, nel periodo 2036-2065. Smorza un po’ i timori Enrico Ghezze, titolare delle societa’ degli impianti della conca di Cortina d’Ampezzo ma anche di gran parte del Cadore: “Le variazioni climatiche si dimostrano sempre piu’ imprevedibili ma parlare nel breve di un cambiamento tale da rendere ingestibile la neve mi pare un’esagerazione”. Il settore energetico “e’ la fonte di circa tre quarti delle emissioni globali di gas serra” e il passaggio a solare, eolico e idroelettrico, insieme al miglioramento dell’efficienza energetica, “sono fondamentali se vogliamo prosperare nel ventunesimo secolo” afferma il segretario generale dell’Omm (World meteorological organization-Wmo), Petteri Taalas secondo cui “abbiamo bisogno di una completa trasformazione del sistema energetico globale”. L’Africa, che ha ricevuto solo il 2% degli investimenti nell’energia pulita negli ultimi due decenni, potrebbe essere uno dei principali attori delle energie rinnovabili. “Portare l’accesso all’energia moderna per tutti gli africani richiede un investimento di 25 miliardi di dollari all’anno, che rappresenta circa l’1% dell’investimento energetico globale di oggi” dice l’Omm. Lo stress idrico e’ un rischio per la produzione di elettricita’ visto che “nel 2020, per l’87% e’ stata generata da sistemi termici, nucleari e idroelettrici” che si alimentano di acqua, ricorda l’Omm nel rapporto – a cui hanno contribuito 26 organizzazioni internazionali fra cui Iea, Iaea, Irena, Un energy, Enel foundation, Copernicus-C3s – sottolineando che sono “essenziali previsioni meteorologiche e climatiche accurate” per rafforzare la resilienza delle infrastrutture energetiche e soddisfare la domanda crescente (+30% negli ultimi dieci anni). Allerte meteo date in tempo stanno ad esempio salvaguardando l’approvvigionamento energetico a Pechino; gli stress test climatici stanno assicurando che l’elettricita’ sia opportunamente distribuita nelle Dolomiti; sistemi di allerta in Tagikistan stanno fornendo un preavviso di condizioni di siccita’ per la pianificazione delle operazioni idroelettriche La crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina, secondo Taalas, “da un punto di vista climatico puo’ essere una benedizione”, accelerando la corsa alle rinnovabili.

Advertisement

Cronache

Ucciso a colpi di pistola in auto mentre fa benzina

Pubblicato

del

Omicidio questa mattina in una stazione di benzina di Mondragone, comune del litorale casertano. Un commerciante, L.M., è stato ucciso a colpi di pistola da un uomo, un imprenditore, che ha fatto fuoco mentre la vittima era in auto, per poi allontanarsi sotto gli sguardi terrorizzati del gestore del distributore, situato sulla statale Domiziana, e di altri avventori. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini.

Continua a leggere

Cronache

Ucciso con una fiocina, l’omicidio in assenza di una minaccia

Pubblicato

del

In assenza di una minaccia diretta, per sé e per la propria compagna, uccise un 23enne con un colpo di fiocina sparata da un fucile subacqueo in via Cilea a Sirolo (Ancona) il 27 agosto del 2023: un omicidio che non sarebbe scaturito dall’iniziale “diverbio stradale” ma dal successivo intervento dei fratelli della vittima, uno dei quali lo colpì con un pugno per il quale l’omicida intese “vendicarsi”.

Lo scrive la Corte d’Assise di Ancona nella motivazione della sentenza con la quale, il 21 gennaio scorso, ha condannato a 18 anni di carcere Melloul Fatah, 28 anni, per l’omicidio volontario, senza l’aggravante dei futili motivi, di Klajdi Bitri, albanese 23enne. Il delitto avvenne di primo pomeriggio a seguito di un litigio per motivi stradali, all’altezza di una rotatoria. Si era creato un ingorgo di auto e dopo vari insulti, che avevano coinvolto anche parenti e amici della vittima, Fatah era tornato al proprio veicolo per prendere la fiocina e puntarla al petto del giovane poi deceduto. Subito dopo era risalito a bordo dell’auto, dove si trovava anche la fidanzata, e se ne era andato.

Era stato arrestato prima di cena, a Falconara, dai carabinieri. L’imputato, difeso dall’avvocato Davide Mengarelli, ha sostenuto di non essersi accorto del colpo mortale e di aver preso il fucile solo per spaventare il gruppetto che gli dava addosso. Secondo i giudici, però, la sua versione non è plausibile. “Ha scelto in totale autonomia di inseguire, in assenza di qualsivoglia minaccia, per sé e per la propria compagna, – scrive la Corte a proposito dell’imputato – di prelevare il fucile elastico con fiocina a tre punte, che utilizzava per la pesca subacquea, di imbracciarlo e di puntarlo alla vittima che in piedi, dietro la Mercedes, dopo pochi attimi decedeva nell’impotenza e nello sconforto generale”. Secondo la Corte, il 28enne agì per vendicare il pugno che aveva subito nella lite: “compreso di non poter prevalere e attesa l’inferiorità numerica – osserva nella sentenza il presidente della Corte Roberto Evangelisti – non reagiva e si dirigeva verso la propria auto dando l’impressione di desistere e di voler riprendere la marcia, apparenza però ingannevole poiché il fine che muoveva Melloul era antitetico”. La fidanzata “non aveva eccepito alcun pericolo, per nulla allarmata si chinava a recuperare gli occhiali caduti in precedenza al fidanzato nel corso dello scontro con la vittima e i suoi amici”.

La Corte ripercorre i drammatici attimi dell’omicidio: Fatah “ha premuto a distanza di circa due metri e mezzo il grilletto del suo fucile subacqueo munito di tridente contro Klajdi, facile bersaglio in quanto in posizione eretta, disarmato e impossibilitato a opporre qualsivoglia difesa se non tentare di disporsi in posizione di chiusura alzando il ginocchio sinistro in funzione di scudo”. I familiari della vittima erano parte civile nel processo con gli avvocati Marina Magistrelli e Giulia Percivalle.

Continua a leggere

Cronache

Indossa un passamontagna al porto di Ischia ed evade dai domiciliari: arrestato un 21enne

A Ischia, un 21enne evade dai domiciliari e tenta di imbarcarsi per Napoli con un passamontagna: riconosciuto e arrestato dai Carabinieri.

Pubblicato

del

Iniziamo questa storia dalla fine, da un epilogo inaspettato, frutto di una scelta maldestra di un 21enne di Barano d’Ischia. Il giovane si trovava in fila al porto, pronto a imbarcarsi su uno degli ultimi traghetti della giornata con destinazione Napoli. Nulla di strano, se non fosse per un dettaglio singolare: indossava un passamontagna.

Alcune persone presenti hanno manifestato curiosità, altre preoccupazione. A porsi domande sono stati anche i Carabinieri del nucleo radiomobile di Ischia, impegnati nei controlli serali. Avvicinatisi al giovane, gli hanno chiesto di mostrare il volto. A quel punto, come in un colpo di scena da film, il ragazzo ha tolto il passamontagna e si è dato alla fuga verso una pineta.

Riconosciuto e arrestato dopo l’inseguimento

I militari lo hanno inseguito, bloccato e immediatamente riconosciuto: era lo stesso giovane che poche ore prima aveva rubato uno scooter, fuggendo tra le strade di Ischia e venendo arrestato dai Carabinieri. Dopo il primo arresto, era stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Questa volta, in manette per la seconda volta nel giro di poche ore, il 21enne dovrà rispondere anche dei reati di evasione e resistenza a pubblico ufficiale. In attesa dell’udienza in Tribunale, resterà in camera di sicurezza.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto