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Cronache

Adescavano clienti su chat hot, prima dell’incontro galante si facevano versare soldi e poi sparivano. Chi protestava veniva minacciato di pubblicare i porno messaggi

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I carabinieri hanno arrestato una coppia. Le accuse da cui dovranno difendersi sono anche quelle di estorsione. I militari della stazione del quartiere 167 hanno sottoposto a fermo 2 soggetti ritenuti responsabili di estorsioni e minacce ai danni di persone che avevano risposto ad annunci su siti di incontri hot. I due arrestati sono  Giovanni Dell’Annunziata, un 28enne di melito di napoli e Luana Spadaro, una 33enne di Taranto, entrambi già noti alle forze dell’ordine per estorsione. I due sono stati individuati e bloccati in un hotel sulla circumvallazione esterna in territorio di Qualiano. Avrebbero adescato più di 400 persone in poco più di un anno. Come? Semplice,  pubblicavano annunci su siti di incontri e quando qualcuno ci cascava gli scrivevano che prima dell’appuntamento avrebbe dovuto versare il denaro su una carta prepagata.
chi era d’accordo pagava e vedeva sparire sia i soldi che l’interlocutrice della chat. Per chi protestava per il pagamento anticipato andato a vuoto, semplicissimo: veniva minacciato di pubblicazione della chat stessa sui social se non avesse versato altri soldi.  Tutto questo, come accertato dai  carabinieri, avveniva da una camera d’albergo.
I carabinieri sono risaliti ai 2 grazie alla ricostruzione dei versamenti effettuati su alcune prepagate che usavano il 28enne e la 33enne e li hanno individuati e presi nella stanza dell’hotel.
Lì hanno anche rinvenuto e sequestrato 6 carte prepagate, 13 schede telefoniche di vari gestori, 700 euro in denaro contante, 5 telefoni cellulari e un laptop. Nel corso delle perquisizioni domiciliari i carabinieri  hanno inoltre sequestrato a Dell’Annunziata  altre 4 prepagate e un libretto postale. Dopo le formalità sono stati associati al carcere dove il gip, in sede di convalida, ha disposto che restino. Saranno dunque processati a breve.

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Cronache

il giornalista Marc Innaro e la censura Rai: Russia demonizzata, Europa marginale

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Marc Innaro (foto Imagoeconomica in evidenza), storico corrispondente Rai da Mosca e oggi inviato dal Cairo, torna a parlare in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, affrontando con lucidità e tono critico le tensioni tra l’Occidente e la Russia, il suo allontanamento da Mosca e la crescente russofobia nelle istituzioni europee.

Dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, Innaro ha raccontato la Russia da dentro, cercando – come lui stesso dice – di “corrispondere” la realtà e il punto di vista di Mosca. Una scelta giornalistica che gli è costata accuse di filoputinismo e, di fatto, l’interruzione della sua esperienza russa da parte della Rai, ufficialmente per motivi di sicurezza legati alla nuova legge russa contro le “fake news”.

Ma Innaro contesta apertamente questa versione: “Quella legge valeva per i giornalisti russi, non per gli stranieri accreditati. Commissionai persino uno studio legale russo-italiano che lo dimostrò. Nessuno mi ascoltò”. A detta sua, la vera censura arrivava “non dai russi, ma dagli italiani”.

Nato, Ucraina e verità scomode

Un episodio televisivo emblematico segnò la sua posizione pubblica: una cartina sull’allargamento della Nato a Estmostrata in diretta al Tg2 Post, che gli offrì l’occasione per dire: “Ditemi voi chi si è allargato”. Una verità storica, sottolinea, che rappresenta “la versione di Mosca” e che fu raccontata anche da Papa Francesco, quando parlò del “latrato della Nato alle porte della Russia”.

Da lì in poi, dice Innaro, cominciò l’isolamento. Non gli fu consentito di intervistare Lavrov né di andare embedded con i russi nel Donbass, mentre altri inviati Rai furono autorizzati a farlo con le truppe ucraine, anche in territorio russo.

“La Russia non vuole invadere l’Europa”

Secondo Innaro, la narrazione di Mosca come minaccia globale è costruita ad arte: “La Russia è un Paese immenso con 145 milioni di abitanti. Come può voler invadere un’Europa da 500 milioni?”. L’obiettivo russo, dice, è sempre stato chiaro: la neutralità dell’Ucraina e il rispetto per le minoranze russofone.

Nel commentare le dichiarazioni dei vertici Ue e Nato, come quelle di Kaja Kallas o Mark Rutte, Innaro osserva che “alimentare la russofobia non aiuta a risolvere nulla” e ricorda che è grazie al sacrificio sovietico se l’Europa è stata liberata dal nazifascismo.

“L’Europa doveva includere la Russia”

La guerra, secondo Innaro, “diventa sempre più difficile da fermare”, anche per il consenso interno a Putin. Ma l’errore strategico dell’Occidente, dice, è stato non costruire una nuova architettura di sicurezza con la Russia dopo la Guerra Fredda: “Abbiamo più in comune con i russi che con altri popoli. Ma ora i 7/8 del mondo si riorganizzano e l’Europa resta ai margini”.

Un’analisi lucida e controcorrente, che rimette in discussione molte certezze del racconto dominante.

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Cronache

Una 14enne precipita dal terzo piano e muore nel Tarantino

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Una ragazza di 14 anni è morta dopo essere precipitata dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di Massafra (Taranto) dove viveva con i genitori. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma è deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Il pm di turno, a quanto si è appreso, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. La madre, che era con lei nell’appartamento, l’avrebbe vista lanciarsi dalla finestra. L’attività investigativa è affidata ai carabinieri.

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Cronache

Nove colpi contro l’auto di un incensurato a Nocera Inferiore

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Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un’auto a Nocera Superiore. Il fatto è accaduto nella frazione Citola. La vittima dell’intimidazione è un 30enne, incensurato. L’uomo, ascoltato dai carabinieri, non ha saputo fornire alcuna spiegazione su quanto accaduto. I militari del reparto Territoriale nocerino, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi. Non è escluso che i colpi siano partiti da due armi.

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