Collegati con noi

Sport

Addio a Hagler, Meraviglioso dal pugno di ferro

Pubblicato

del

Addio Marvin Hagler. La boxe perde uno dei suoi campioni leggendari. Uno dei piu’ grandi pesi medi della storia. E’ morto nella notte nel New Hampshire, come ha fatto sapere la moglie con un post sui social, senza dare ulteriori notizie sulle cause del decesso. Hagler fece una lunghissima gavetta. Arrivo’ a disputare il titolo mondiale dopo 7 anni di pugilato professionistico e ben 50 match. Ma quando sali’ sul trono vi resto’ imbattuto per sette lunghissimi anni, dal 1980 al 1987, con 12 difese del titolo. In quindici stagioni sul ring solo tre volte ne usci’ sconfitto, ed ogni volta era stato un verdetto controverso. Mancino molto tecnico e potente, Marvin amava la battaglia e il suo volto pieno di cicatrici raccontava di una storia molto vissuta sul ring e piena di passione. Voleva essere chiamato ‘meraviglioso’, percio’ aggiunse all’anagrafe al suo nome Marvin anche quello di Marvelous, appunto Meraviglioso . Sulla sua strada sono passati molti dei piu’ grandi pesi medi della sua epoca, come Roberto Duran, ‘mani di pietra’, l’unico dei grandi che fini’ in piedi la sua sfida. E poi ancora Thomas Hearns, John Mugabi, Domingo Roldan: Hagler non si e’ mai tirato indietro, mandandoli tutti al tappeto. Resta nella memoria il match contro l’italiano Vito Antuofermo, era il 30 novembre del 1979: Hagler manco’ l’assalto al titolo mondiale in una sfida memorabile in 15 riprese a Las Vegas, finita in parita’. L’azzurro era il detentore del titolo e quindi lo conservo’, ma fini’ il combattimento in una condizione terrificante, una maschera di sangue sul volto, gli ci vollero ben 70 punti di sutura. Al siriano Mustafa Hamsho ando’ meglio, appena 55 punti. Il titolo invece Marvelous se lo prese nel 1980 strappandolo al britannico Alan Minter, ‘occhi di ghiaccio’. Nel 1982 difese il titolo contro Fulgencio Obelmeijas al Teatro Ariston di Sanremo. Venne spesso in Italia, per un po’ visse anche a Milano, sua moglie era napoletana. Il Meraviglioso picchiava che era una meraviglia, potente e anche elegante. Preparava i suoi incontri con grande cura, meticoloso, aveva una concezione della boxe quasi religiosa, e quando si senti’ tradito e derubato del titolo, lascio’ il ring e non volle piu’ saperne. nemmeno borse molto allettanti riuscirono a farlo recedere dalla sua decisione. La sua carriera fini’ il 6 aprile 1987 al termine del match contro Ray Sugar Leonard che i giudici diedero ai punti al rivale, ma con verdetto non unanime. Hagler se la prese tantissimo, non accetto’ mai quel risultato ritenendolo pilotato. E prese la decisione irrevocabile del ritiro, rifiuto’ ricche proposte economiche per una rivincita con Leonard, e si dedico’ a fare il commentatore tv. Oggi la morte improvvisa. (

Advertisement

In Evidenza

Ancelotti, tra Real Madrid, Brasile e Arabia: il futuro è ancora un rebus, ma una cosa è certa: non ha fretta

Il futuro di Carlo Ancelotti resta in bilico tra Real Madrid, Brasile e offerte arabe. Ma il tecnico non ha fretta: vuole chiudere con eleganza la sua avventura a Madrid.

Pubblicato

del

Chiamatelo fattore “tempo”. Perché quando si parla del futuro di Carlo Ancelotti, signore della Champions League e tecnico più vincente d’Europa, è proprio il tempo a scandire ogni passo. Ancelotti ha costruito la sua leggenda senza mai cedere alla fretta, e anche oggi – stretto tra Real Madrid, Brasile e offerte saudite – non ha intenzione di affrettare decisioni.

La stagione del Real tra infortuni, ego e delusioni

La stagione 2024-2025 del Real Madrid è stata un percorso a ostacoli, nonostante il clamoroso arrivo di Kylian Mbappé. Gli infortuni pesanti a Carvajal e Militao, il vuoto lasciato da Kroos, l’inserimento complicato di Mbappé e una squadra iper-offensiva e senza equilibrio hanno lasciato segni profondi. I Blancos sono usciti ai quarti di Champions, hanno perso la Copa del Rey in finale, la Supercoppa, e in Liga inseguono il Barcellona a -4. Solo l’11 maggio, nel Clásico che sa di sentenza, si capirà se la corsa è ancora viva.

Il Brasile aspetta, ma Ancelotti temporeggia

Le voci sull’approdo di Ancelotti sulla panchina della Seleção circolano da mesi. Sembravano spente, ma i problemi del Brasile nelle qualificazioni mondiali le hanno riaccese. Qualche giorno fa, a Londra, c’è stato un incontro ufficiale tra Ancelotti e i vertici della Federazione brasiliana. Ma è arrivata fumata nera: il Brasile lo vuole subito, Carlo vuole chiudere con stile la sua avventura madridista, eventualmente fino al Mondiale per club.

L’offerta araba e il silenzio di Ancelotti

Sul tavolo è spuntata anche una proposta monstre dall’Arabia Saudita, si parla di 50 milioni a stagione, forse dall’Al-Ahli. Ma Ancelotti non si è mosso. Rimane a Madrid, prepara la sfida contro il Celta Vigo, e spera che il Barcellona inciampi. Nel frattempo, la stampa spagnola inizia a ipotizzare che possa restare anche per il Mondiale per club.

Il commiato perfetto? Con la Liga in mano

Con 15 trofei vinti alla guida dei Blancos, don Carlo merita un’uscita di scena all’altezza della sua storia. E anche il club lo sa. Il finale di stagione sarà determinante: Liga o no, l’addio sarà comunque elegante.

Il resto? Arabia, Brasile, Italia (si vocifera Milan o Roma), o una pensione serena. Ancelotti, unico tecnico a vincere nei cinque principali campionati europei, non ha fretta, e questa è – per ora – l’unica certezza.

Continua a leggere

Sport

Europa League: vincono Tottenham e United, verso finale inglese

Pubblicato

del

Vittorie per Tottenham e Manchester United, si va verso una finale di Europa League tutta inglese. La squadra londinese ha fatto un grande passo battendo 3-1 il Bodo Glimt nella semifinale di andata giocata a Londra. Vantaggio lampo per il Tottenham che al 1′ va a segno con Brennan Johnson, il raddoppio al 34′ con James Maddison: al 16′ della ripresa Dominic Solanke su rigore segna il tris. Saltnes ha accorciato le distanze al 38′ in una delle rare azioni offensive dei norvegesi, chiamati ora alla missione quasi impossibile tra sette giorni in casa. Nell’altra semifinale, grazie anche alla superiorità numerica dal 35′, lo United, a cui resta solo l’Europa per salvare la stagione, ha travolto l’Athletic Bilbao 3-0. I Red Devils, solo quattordicesimi in Premier League, hanno sconfitto i baschi che vedono sfumare il sogno di una finale casalinga il 21 maggio: a segno per gli inglesi Casemiro (30′) e poi doppietta del capitano portoghese Bruno Fernandes (37′ su rigore e 49′).

Continua a leggere

Sport

Conference: Fiorentina ko a Siviglia, al Franchi per la rimonta

Pubblicato

del

La Fiorentina cade a Siviglia e ora deve sperare nella rimonta tra sette giorni al Franchi. Il Betis si aggiudica il primo round della semifinale di Conference League, battendo 2-1 i viola grazie ai gol di Ezzalzouli e Antony, ma Ranieri a segno per la squadra di Palladino ha riacceso la speranza. Minuto di raccoglimento per ricordare Papa Francesco, e poi in campo è subito Betis che infatti passa in vantaggio dopo appena sei minuti grazie alla rete di Ezzalzouli. Azione nata dal duello vinto da Bakambu con Comuzzo, arriva sul fondo e crossa: l’attaccante marocchino non sbaglia a due passi da De Gea. La rete passa sotto la lente del Var per verificare eventuali irregolarità, ma l’arbitro Oliver convalida il gol del vantaggio degli andalusi. La Fiorentina reagisce e al 21′ sfiora il pari con Mandragora, che di testa manda fuori di un soffio.

A ridosso della mezzora Palladino è costretto a un cambio; problema muscolare per Cataldi che chiede di uscire, al suo posto Adli. Nel recupero il Betis va vicino al raddoppio con Bartra che calcia il pallone sopra la traversa. Nella ripresa Palladino gioca la carta Kean, rientrato da poco in gruppo e partito dalla panchina. Ma proprio nel momento migliore die viola arriva il raddoppio della squadra andalusa con Antony (19′). Al 27′ però la riapre Ranieri che batte Vieites e fa tornare a sperare la Fiorentina, che qualche minuto dopo va vicina anche al pari con Gosens. La Viola ha reagito e tiene viva la speranza di volare in finale: tra sette giorni il ritorno in casa.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto