È morto oggi a Milano, all’età di 82 anni, Giacomo Caliendo (foto Imagoeconomica in evidenza), magistrato di lungo corso, già sottosegretario alla Giustizia e senatore di Forza Italia per tre legislature. Originario di Saviano, nel cuore del Nolano, Caliendo è stato uno dei protagonisti del dibattito politico e istituzionale italiano sulla riforma della giustizia e la tutela dei diritti.
«Uomo generoso e competente, proveniente dalla magistratura e già giovane membro del Csm, è stato per anni una figura chiave nelle battaglie per una giustizia giusta», lo ha ricordato Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. «Oggi il nostro gruppo partecipa commosso al cordoglio per la scomparsa di un uomo che ha sempre servito le istituzioni con lealtà, rigore e passione».
Dalla toga al Parlamento
Nato a Saviano il 28 agosto 1942, Caliendo si laurea in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli e inizia la carriera nella magistratura dopo un breve passaggio all’INPS. Tra i suoi incarichi più rilevanti: giudice a Milano, consigliere di Corte d’Appello, Presidente di sezione della Commissione Tributaria e Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione.
Nel 1976 entra nel Consiglio Superiore della Magistratura e guida, negli anni Ottanta e Novanta, l’Associazione Nazionale Magistrati, della quale diviene anche presidente. È stato tra i protagonisti della riforma del processo civile e del governo della magistratura.
Una voce del garantismo moderato
Dal 2008 al 2022 è stato senatore della Repubblica, sempre nel centrodestra, e sottosegretario alla Giustizia nel governo Berlusconi IV. A lui furono affidate deleghe cruciali nei rapporti tra ministero e magistratura, nelle politiche penitenziarie e nell’organizzazione giudiziaria. È stato probiviro nazionale di Forza Italia, stimato da Silvio Berlusconi per l’equilibrio e la competenza con cui ha sempre affrontato anche i dossier più delicati.
Radici forti e impegno civile
Caliendo ha mantenuto un legame profondo con la Campania, la sua terra d’origine. Negli anni giovanili fu responsabile del movimento studenti dell’Azione Cattolica della diocesi di Nola e fondatore del giornale “L’Eco della Scuola”. A Milano ha vissuto e operato per gran parte della sua carriera, portando con sé un bagaglio di valori e visioni maturati nei luoghi del suo Sud.
Il ricordo
Oltre alla politica e alla magistratura, Caliendo ha animato la vita associativa giuridica italiana: fu tra i fondatori dell’Associazione Vittorio Bachelet, dell’Associazione Magistrati Tributari, del Centro Studi Giuridici Diritti e Libertà e del Centro per la Riforma del Diritto di Famiglia. Il suo impegno per la legalità e per un sistema giudiziario più equo resterà un punto di riferimento per generazioni di giuristi.
«Porteremo avanti le sue battaglie, nel suo nome e in quello della nostra comune idea di giustizia», ha concluso Gasparri.