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Economia

Accelera piano cashless, zero commissioni fino 5 euro

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Accelerare sul ‘Piano cashless’, per essere pronti a partire dal primo dicembre: il governo spinge per la messa a punto del programma di premi e cashback per convincere gli italiani a limitare il contante in favore dei pagamenti digitali e incassa la disponibilita’ degli operatori ad azzerare le commissoni sulle transazioni fino a 5 euro per alleggerire le spese per i commercianti. I pagamenti tracciabili guidano anche le strategie anti-evasione che l’esecutivo sta studiando: gli incassi sono in drastico calo causa Covid (-6,8 miliardi rispetto al 2019), visto che l’epidemia ha sospeso anche la macchina degli accertamenti e della riscossione. Ma la ‘compliance’, cioe’ l’adesione spontanea restera’ parola chiave non solo per rafforzare gli strumenti per stanare i ‘furbetti del fisco’ ma anche per la piu’ complessiva riforma fiscale che arrivera’ per delega dopo l’approvazione della manovra. L’idea prevalente al momento resterebbe quella di non intervenire sull’Irpef direttamente con la legge di Bilancio, in cui potrebbero intanto comparire una prima sforbiciata ai sussidi dannosi per l’ambiente in attesa della piu’ complessiva revisione delle tax expenditures con la delega. In manovra dovrebbero pero’ essere finanziati sia la conferma del taglio del cuneo per i redditi tra 28mila e 40mila euro sia l’avvio dell’assegno unico per i figli (probabilmente da meta’ anno). Si studia anche un piano di incentivi alle assunzioni stabili (in particolare di giovani e donne) da affiancare al taglio del 30% dei contributi per tutti i dipendenti al Sud, insieme a una proroga iperselettiva della Cig Covid per alcuni settori piu’ colpiti dalla crisi. La riforma degli ammortizzatori, invece, dovrebbe viaggiare in parallelo e potrebbe vedere la luce “in due mesi”, come ha spiegato il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. In attesa delle decisioni del ministero, pero’, anche il Pd ha elaborato una sua proposta, depositando alla Camera una legge delega. L’idea comune e’ quella di arrivare a un ammortizzatore universale che si rivolga a tutti i lavoratori, indipendentemente dal tipo di contratto e che dia una copertura anche agli autonomi, legandolo alle politiche attive e alla riqualificazione dei lavoratori (i dem si spingono a immaginare uno sgravio ad hoc per chi assume dipendenti che hanno partecipato a percorsi di formazione). Le riunioni sulla manovra, pero’, devono ancora entrare nel vivo del confronto politico, che si terra’ probabilmente la prossima settimana contestualmente al voto delle Camere sulla Nadef e sulla richiesta di nuovo deficit. Intanto il governo si prepara alla partenza del piano cashless, che vedra’ da un lato il meccanismo del cashback (fino a 300 euro, con un premio ‘supercashback fino a 3mila euro per i primi 100mila per utilizzo delle carte) a partire dalle spese di dicembre e, da gennaio, l’avvio della lotteria degli scontrini, con premi che arrivano a 5 milioni. Per lanciare l’iniziativa partira’, probabilmente gia’ da novembre, una grande campagna di comunicazione tradizionale e social, per intercettare e convincere anche i piu’ giovani, tra i piu’ affezionati ai contanti. Intanto l’esecutivo ha predisposto, dopo numerosi incontri con gli operatori del settore, un protocollo per garantire ai commercianti zero commissioni sui micro-pagamenti con le carte fino a 5 euro. L’adesione sara’ strettamente volontaria, anche per evitare di incappare in rilievi Antitrust. Il tema dell’azzeramento delle commissioni per i pagamenti fino a 10 o fino a 25 euro – auspicato dai negozianti – sarebbe invece lasciato alla libera iniziativa degli operatori, che in diversi casi gia’ prevedono questa possibilita’ all’interno di specifiche offerte commerciali.

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Economia

Françoise Bettencourt Meyers lascia il consiglio di L’Oréal

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Dopo quasi 30 anni, Françoise Bettencourt Meyers (foto Imagoeconomica) lascia il consiglio di amministrazione di L’Oréal, pur mantenendo la presidenza della holding familiare Tethys, primo azionista del gruppo. Al suo posto nel board entrerà un altro rappresentante di Tethys, mentre il ruolo di vicepresidente sarà assunto dal figlio Jean-Victor Meyers, 38 anni. Françoise Bettencourt Meyers, 71 anni, è l’unica erede diretta del fondatore di L’Oréal, Eugène Schueller.

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Cambio ai vertici di Engineering: Aldo Bisio nuovo amministratore delegato

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Cambio della guardia al vertice di Engineering, multinazionale specializzata nella trasformazione digitale. Maximo Ibarra (foto Imagoeconomica sotto) ha rassegnato le dimissioni da amministratore delegato con effetto immediato. Al suo posto, il consiglio di amministrazione della società – controllata dai fondi Bain e Renaissance – ha nominato Aldo Bisio (foto Imagoeconomica in evidenza), ex numero uno di Vodafone Italia dal 2014 al 2024.

MAXIMO IBARRA EX AD ENGINEERING

Prima della sua lunga esperienza in Vodafone, Bisio ha ricoperto incarichi di rilievo in Ariston Thermo e in McKinsey. Attualmente siede anche nel board di Coesia, produttore globale di soluzioni industriali per l’imballaggio.

Il bilancio della gestione Ibarra

Maximo Ibarra lascia Engineering dopo quasi quattro anni di gestione che hanno visto la società crescere significativamente: circa 14.000 dipendenti, oltre 80 sedi tra Europa, Stati Uniti e Sud America, con un fatturato che ha raggiunto quasi 1,8 miliardi di euro, generato da oltre 70 società controllate in 21 Paesi.

«Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali», ha dichiarato Ibarra, aggiungendo che resterà disponibile fino al prossimo 1° settembre per garantire un efficace passaggio di consegne e che continuerà a essere investitore nella società.

La sfida per Bisio: crescita e nuove operazioni strategiche

Il presidente di Engineering, Gaetano Micciché, ha ringraziato Ibarra per il lavoro svolto ed espresso fiducia nella capacità di Bisio di guidare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo e innovazione.

Tra i primi dossier sul tavolo del nuovo amministratore delegato c’è la valutazione sulla vendita di Municipia, società del gruppo attiva nei servizi ai Comuni. Engineering ha incaricato Klecha di esplorare il mercato alla ricerca di investitori interessati, con una valutazione che si aggira intorno ai 250 milioni di euro.

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Wsj, Trump verso un alleggerimento dei dazi sulle auto

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Donald Trump intende attenuare l’impatto dei dazi sulle auto prodotte all’estero, impedendo che si accumulino ad altre tariffe dazi da lui imposte e alleggerendo alcuni dazi sui componenti esteri utilizzati per la produzione di veicoli negli Usa. Lo scrive il Wall Street Journal citano una persona a conoscenza del dossier. In base a questa mossa, le case automobilistiche che pagano i dazi di settore non saranno soggette anche ad altri dazi, come quelli su acciaio e alluminio. La decisione sarebbe retroattiva, hanno affermato le fonti, il che significa che le case auto potrebbero essere rimborsate per tali tariffe già pagate.

Il dazio del 25% sulle auto finite prodotte all’estero è entrato in vigore all’inizio di questo mese. L’amministrazione Usa, sempre secondo il Wsj, modificherà anche i dazi sui ricambi delle auto estere – previsti al 25% e in vigore dal 3 maggio -, consentendo alle case automobilistiche di ottenere un rimborso per tali dazi fino a un importo pari al 3,75% del valore di un’auto prodotta negli Stati Uniti per un anno. Il rimborso scenderebbe al 2,75% del valore dell’auto nel secondo anno, per poi essere gradualmente eliminato del tutto. Si prevede che Trump adotti queste misure in vista di un viaggio in Michigan per un comizio alla periferia di Detroit martedì sera, in occasione dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. Le misure mirano a dare alle case automobilistiche il tempo di riportare le catene di approvvigionamento dei componenti negli Usa e rappresenterebbero probabilmente un significativo impulso per le case automobilistiche nel breve termine, ha affermato una fonte a conoscenza della decisione. Le case auto dovranno presentare domanda di rimborso al governo, ma non è immediatamente chiaro da dove arriveranno questi fondi.

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