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Cronache

Abusivismo edilizio: ruspe in azione anche a Ischia e Campi Flegrei

Crescono le demolizioni di edifici abusivi in Campania, con Napoli, Caserta e Ischia tra le aree più colpite. La Procura di Napoli, guidata da Nicola Gratteri, intensifica l’azione contro l’abusivismo per garantire sicurezza e legalità. Il fenomeno è aggravato dalla presenza della camorra e dal dissesto idrogeologico.

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Le ruspe come risposta all’abusivismo edilizio e alla tutela del territorio. In un solo anno, le demolizioni di edifici illegali sono aumentate sensibilmente, segnando un trend in crescita anche per il 2025. I dati mostrano un fenomeno radicato e pericoloso che coinvolge aree critiche come i Campi Flegrei, Ischia e altre zone della Campania, con il duplice obiettivo di garantire la sicurezza pubblica e ripristinare la legalità.

I numeri delle demolizioni

Nel 2023 sono stati registrati circa 140 abbattimenti nei territori del distretto della Corte d’Appello, con Napoli e Caserta come epicentri delle operazioni. I Campi Flegrei, area afflitta dal fenomeno del bradisismo, hanno visto la demolizione di 34 edifici. Un emendamento alla manovra di bilancio ha sbloccato 100 milioni di euro nei prossimi cinque anni per interventi edilizi nei comuni flegrei.

La situazione non è meno critica a Ischia, teatro negli ultimi anni di disastri legati al dissesto idrogeologico. Nel settembre 2023 è stato firmato un protocollo tra la Procura di Napoli e la Regione Campania che ha liberato 2,5 milioni di euro destinati alla demolizione di 15 edifici nei Campi Flegrei e 8 sull’isola di Ischia.

Gratteri e la “cura ruspe”: priorità alla sicurezza

La Procura di Napoli, guidata da Nicola Gratteri, è in prima linea nella lotta contro l’abusivismo. Il pool Ambiente e Territorio, diretto dal procuratore aggiunto Antonio Ricci, lavora su due fronti: portare a termine i processi contro imprenditori e proprietari responsabili di abusi edilizi e reperire i fondi necessari per eseguire le demolizioni.

“La priorità è abbattere alloggi abusivi per evitare tragedie umane”, ha dichiarato il capo della Procura, riferendosi al rischio concreto di crolli che incombe su chi vive in edifici pericolanti. Il riferimento è ai disastri di Casamicciola: il crollo del 2015, il terremoto del 2017 e la tragedia del novembre 2022, quando 12 persone persero la vita travolte da un costone del monte Epomeo. Le indagini in corso puntano a individuare eventuali responsabilità politiche e amministrative nella gestione del territorio.

Il legame con la camorra e gli interessi illegali

L’abusivismo edilizio in Campania non è solo un problema urbanistico, ma spesso è legato alla presenza della camorra. In territori come Napoli e Caserta, la costruzione di edifici illegali è spesso pilotata da clan criminali. Le demolizioni di alcune villette costruite sul litorale domitio, appartenenti ai boss dei casalesi, sono un segnale chiaro contro chi ha deturpato il territorio campano.

Uno scenario complesso

Dal 2008, si stimavano circa 30mila edifici abusivi in Campania, un numero probabilmente cresciuto alla luce delle nuove sentenze. Le difficoltà sono molteplici: fondamenta instabili, erosione e assenza di collegamenti alla rete dei servizi rappresentano una minaccia costante. Nonostante ciò, la “cura ruspe” rimane una soluzione necessaria per garantire sicurezza e ripristinare la legalità.

La sfida è duplice: da un lato abbattere edifici a rischio, dall’altro rafforzare il controllo del territorio per fermare nuove costruzioni illegali. La risposta delle istituzioni deve essere tempestiva e credibile, per proteggere i cittadini e restituire dignità a una regione tanto bella quanto complessa.

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Domani i funerali della bimba di 4 anni morta nel Napoletano

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Si svolgeranno domani, alle ore 16 nella parrocchia di San Nicola di Castelvenere (Benevento) i funerali di Alessandra, la bambina di 4 anni morta in circostanze ancora da chiarire in un’abitazione di Tufino, in provincia di Napoli, nella notte tra il 14 e 15 dicembre dello scorso anno, dopo una caduta da una scala a chiocciola. Lo rende noto Alessandro Di Santo, sindaco di Castelvenere, dove la bimba risiedeva ufficialmente. Sulle cause, non del tutto chiare, della morte di Alessandra indaga la Procura di Nola.

Due zii della bambina sono stati iscritti nel registro degli indagati. A carico della coppia di coniugi, presso cui la piccola era stata collocata dai servizi sociali, si ipotizzerebbero i reati di maltrattamenti e omicidio colposo. La morte della bambina risale alla sera del 13 dicembre scorso e sarebbe stata provocata dalle ferite conseguenti a quella che si ipotizza sia stata una caduta accidentale dalla scala interna dell’abitazione. Sembra che in un primo momento le condizioni della piccola non fossero state considerate così gravi, ma quando sul posto sono giunti i medici del 118, per la bambina non c’è stato più nulla da fare. Due le telefonate fatte al 118 quella sera: nella prima si faceva riferimento a una broncopolmonite, nell’altra si citava invece la caduta dalle scale. “La nostra comunità – aggiunge il primo cittadino – si unisce commossa ai genitori e ai nonni della piccola Alessandra per la sua tragica scomparsa”.

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Tragedia a Lanciano durante il corteo del 25 aprile: un morto e tre feriti investiti da un’auto

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Doveva essere una mattina di celebrazione e memoria quella di oggi a Lanciano, in occasione del 25 aprile. Invece, si è trasformata in tragedia quando una Lancia Musa ha travolto un gruppo dell’Anpi, che si stava dirigendo verso piazza Plebiscito per partecipare alla manifestazione organizzata dal Comune.

Un uomo di 81 anni muore sul colpo

Nell’incidente ha perso la vita un uomo di 81 anni, mentre altre tre persone sono rimaste ferite. Le loro condizioni non sono gravi, come ha comunicato la Asl Lanciano Vasto Chieti: al pronto soccorso dell’ospedale “Renzetti” sono giunti il conducente dell’auto, un uomo di 79 anni, e due donne. Si attendono gli esiti degli esami radiologici per valutare l’entità dei traumi. In assenza di lesioni significative, verranno trattenuti in Osservazione Breve.

Le indagini della Polizia: dinamica ancora da chiarire

La Polizia è al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il conducente, fortemente provato, ha dichiarato di non ricordare nulla di quanto successo, se non di essere rientrato in auto dopo aver partecipato al momento celebrativo davanti al monumento agli Eroi Ottobrini. Al termine della cerimonia, i partecipanti si erano diretti a piedi verso il centro, percorrendo via del Torrione, dove l’auto ha improvvisamente sfrecciato tra loro a tutta velocità, travolgendo il gruppo.

Un dramma inaspettato che ha scosso profondamente la comunità di Lanciano proprio nel giorno della Festa della Liberazione.

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Addio a Nicola Rivelli, Forza Italia saluta un uomo di politica e cultura

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È morto Nicola Rivelli (foto Imagoeconomica del 13 aprile del 2000), ex parlamentare e storico militante di Forza Italia. A comunicarlo è stato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale del partito in Campania, che ha annunciato il decesso avvenuto a causa di un arresto cardiaco.

Un protagonista della Seconda Repubblica

Rivelli è stato una figura centrale nella prima fase di costruzione del centrodestra italiano. «È stato parlamentare in una fase cruciale per il centrodestra, quando si costruivano i nuovi equilibri della Seconda Repubblica», ha dichiarato Martusciello. «Ha partecipato con determinazione alla nascita del progetto politico che avrebbe portato Forza Italia a guidare il Paese».

Politico, artista, cittadino

Ma Nicola Rivelli non è stato soltanto un uomo di partito. «Napoli perde una figura poliedrica, capace di esprimersi in politica come nell’arte e nella vita civile», ha sottolineato ancora Martusciello, ricordando il contributo di Rivelli anche fuori dalle aule parlamentari. Uomo brillante e mai banale, con una visione capace di andare oltre il contingente, ha saputo guadagnarsi la stima anche al di fuori del perimetro politico.

Una presenza costante e leale

«Sempre coerente, sempre presente, sempre con noi, fino alla fine», ha detto commosso il coordinatore regionale. «La sua amicizia è stata per me un punto fermo. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine».

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