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È morto il sultano dell’Oman ​Qaboos bin al Said

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È morto a 79 anni Qabus bin Said al Said, sultano dell’Oman. Lo rende noto il palazzo reale omanita con uno scarno comunicato. “E’ con tristezza che il sultanato dell’Oman piange il nostro sultano Qabus bin Said, richiamato a Dio venerdì sera”, si legge in un comunicato diffuso dalla agenzia di stampa ufficiale Ona. Qabus ha governato il Paese della penisola araba per quasi 50 anni. Soffriva da tempo di una malattia che si pensa fosse un cancro al colon.

Qaboos era il sovrano più longevo del mondo arabo. Era salito al trono nel 1970 con un colpo di Stato senza spargimento di sangue. Spodestò il padre, Said bin Taimur, con il decisivo aiuto di Londra.

Ha accentrato il potere nelle sue mani, unificato il sultanato e governato in modo illuminato. Qaboos è considerato uno dei pilastri della politica in Medio Oriente negli ultimi 40 anni: ha mantenuto un ruolo neutrale nelle dispute geopolitiche ma decisivo nella mediazione delle situazioni conflittuali.

Se il consiglio della famiglia reale non riuscirà ad accordarsi sul successore entro 3 giorni, si procederà alla lettura del nome dell’erede indicato da Qaboos e chiuso in una busta sigillata. Tra i papabili successori di Qaboos, Assad bin Tariq al-Said, cugino del sultano e vice primo ministro con delega alla Cooperazione internazionale, Haitham bin Tariq al-Said, fratellastro d Assad e ministro della Cultura e Shihab bin Tariq, ex capo della Marina.

Ad aprire la busta saranno il consiglio di difesa della nazione, il capo della corte suprema e il capi delle due camere del consiglio consultivo, come previsto da uno statuto del 1996. Il prescelto sarà poi informato e messo sul trono dell’Oman.

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Chico Forti lascia il carcere di Miami: presto in Italia?

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Chico Forti, il 65enne trentino condannato all’ergastolo in Florida per l’omicidio di Dale Pike avvenuto il 15 febbraio 1998, ha lasciato il carcere di Miami. Attualmente, è sotto la custodia dell’Agenzia statunitense per l’immigrazione in attesa del trasferimento in Italia.

Secondo una fonte vicina a Forti, il trasferimento potrebbe avvenire entro due o tre settimane. Tuttavia, altre fonti che seguono attentamente il caso suggeriscono maggiore cautela, stimando un’attesa media di 4-5 mesi per la consegna. Questo periodo di attesa è tipico dopo la sentenza italiana di riconoscimento di quella straniera, un processo di conversione recentemente deciso dalla corte d’Appello di Trento.

La comunità italiana segue con grande interesse e trepidazione gli sviluppi del caso Forti, sperando che il ritorno in patria possa avvenire nel più breve tempo possibile.

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Fico operato: è vigile e in condizioni stabili

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Il premier slovacco Robert Fico è “vigile” ed “in condizioni stabili” dopo l’operazione subita per gli spari che lo hanno colpito nel pomeriggio. Lo riferisce la tv slovacca TA3 che parla di “intervento riuscito”.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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