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Cronache

Abusi sessuali ed esorcismi su una bimba e due ventenni, “condannate il prete orco don Barone a 22 anni di carcere”

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Don Barone è accusato non solo di aver maltrattato una bambina.Le avrebbe anche sfregiato un orecchio irrimediabilmente, per sempre, perché le ha impedito di farsi curare da un medico, l’ha plagiata dicendole che avrebbe curato tutto con le preghiere, senza farmaci. Questo don Michele Barone (cacciato dalla Chiesa su ordine di Papa Francesco) ha avuto attenzioni sessuali nei confronti della bambina, avrebbe abusato di lei quando aveva appena tredici anni.
Il racconto raccapricciante degli abusi sessuali è della ragazzina ed è agli atti del dibattimento che sta per concludersi. La sentenza è prevista per il 31 gennaio. Finito questo processo ci sarà un processo bis, un nuovo processo, come spiegato dal pm nel corso della fase finale della requisitoria. Un nuovo processo nel quale l’ex prete esorcista dovrà difendersi dalle accuse di abusi sessuali su minore.

La pubblica accusa ha  chiesto per il religioso una condanna a 22 anni di carcere per le imputazioni di maltrattamenti, lesioni personali gravissime nei confronti della minorenne, e per la violenza sessuale su due ventenni. Violenze che i sostituti procuratori Alessandro Di Vico e Daniela Pannone hanno impiegato due udienze per raccontarle tutte e per chiedere al Tribunale di chiudere il processo sullo scandalo degli abusi spacciati per esorcismi che sarebbero stati commessi nella comunità religiosa di Casapesenna, la comunità della Piccola Casetta di Nazareth. Una comunità che ancora è in parte solidale col suo pastore. Comunque per il prete esorcista sono stati chiesti 22 anni di carcere: per avere maltrattato una bambina, affrontando i suoi disturbi psichici come fossero stati problemi spirituali; per aver sottoposta la bambina a rituali “medievali” di esorcismo, schiacciandole la testa con un piede fino a “sfregiarle” per sempre un orecchio; per avere abusato sessualmente di due parrocchiane di vent’anni, ambedue convinte d’avere di fronte una specie di santo.

 

La Procura ha demolito quell’aura di sanità che l’ex sacerdote aveva costruito intorno a sé durante anni di comparse in tv, presunti colloqui con la Vergine Maria e San Michele, con libri scritti a due mani con le veggenti di Medjugorje, rituali di lotta contro il demonio con un esorcismo da cinema. Don Barone, nel corso di più di un decennio, fa di sé una star della Chiesa e tutti, inclusi famosi personaggi dello spettacolo e del mondo del calcio, s’affidano alle sue preghiere.  Molte di queste sceneggiate o queste scene di esorcismi che andavano oltre la decenza e la umiliazione delle persone soggette a queste pratiche, sono state filmate e i filmati acquisiti nel processo. I pm hanno ritenuto i  genitori della bimba abusata “artefici e complici dei maltrattamenti” e per questi motivi hanno chiesto per loro otto anni di carcere per il padre e  sette per la madre.
Cinque, invece, sono gli anni di reclusione che l’ accusa invoca per il commissario di polizia Luigi Schettino: secondo i pm, sa dei maltrattamenti, ma non fa nulla per fermarli, anzi cerca di impedire alla sorella della vittima di denunciare il sacerdote.

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Nuova scossa ai Campi Flegrei, terremoto superficiale avvertito nitidamente dalla popolazione

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Un terremoto di magnitudo 2.3 è stato registrato nella zona dei Campi Flegrei alle ore 5:04 italiane di martedì 6 maggio 2025. L’evento sismico, localizzato dalla Sala Operativa dell’INGV-Osservatorio Vesuviano di Napoli, ha avuto coordinate geografiche 40.8018 di latitudine e 14.1248 di longitudine, con una profondità di appena 4 chilometri.

Proprio la natura estremamente superficiale del sisma ha fatto sì che la scossa venisse percepita chiaramente dalla popolazione, in particolare nei quartieri di Pozzuoli, Bacoli e nell’area occidentale di Napoli, dove il fenomeno ha provocato sveglie improvvise e una diffusa sensazione di allarme.

Non si segnalano al momento danni a persone o cose, ma la scossa è solo l’ultima in ordine di tempo in un’area da mesi interessata da un’intensa attività sismica legata al bradisismo flegreo, che sta tenendo sotto pressione i residenti e le autorità locali.

L’INGV continua a monitorare costantemente l’area, mentre cresce la preoccupazione tra i cittadini per l’evolversi dello sciame sismico e per le possibili implicazioni sulla sicurezza del territorio.

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Cronache

Il preconclave tra salotti aristocratici e influenze tradizionaliste: la principessa Gloria Thurn und Taxis e i cardinali conservatori

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Nel cuore di Roma, tra palazzi storici e salotti nobiliari, si muovono le trame del preconclave che precede la scelta del prossimo Papa. Lo scenario è quello delle ultime due settimane, descritto con toni suggestivi anche dal Times, che racconta di incontri riservati tra cardinali conservatori e nobildonne devotissime alla tradizione cattolica.

Tra le figure centrali, emerge la principessa Gloria von Thurn und Taxis, definita dall’autorevole quotidiano britannico «ambasciatrice spirituale» dei prelati più conservatori. A confermare questo quadro è il principe Stefano Pignatelli di Cerchiara, discendente diretto di papa Innocenzo XII, che non si dice affatto sorpreso:

«Queste due settimane di preconclave sono state molto intense qui a Roma. Non credo che solo la principessa Gloria abbia ospitato cardinali, sono certo che anche il Circolo della Caccia abbia accolto incontri ad altissimo livello, come vuole la tradizione romana».

Il salotto romano dei conservatori

Secondo il Times, due tra i più influenti esponenti dell’ala conservatrice del Collegio cardinalizio — Raymond Burke e Gerhard Müller — sono assidui frequentatori del palazzo romano della principessa Gloria, a due passi da piazza di Spagna. E in effetti, racconta Pignatelli, la nobildonna tedesca è da tempo molto vicina al cardinale Müller, già vescovo di Ratisbona, città dove la famiglia Thurn und Taxis ha ancora oggi il castello di famiglia.

Devota alla liturgia in latino e rigida nei principi morali, Gloria è stata anche intima di papa Benedetto XVI, che frequentava sin da quando era ancora il cardinale Ratzinger. Dopo la sua morte, l’appartamento accanto a Porta Sant’Anna — già abitato da Ratzinger — è stato assegnato proprio a Müller.

«Non escludo che la principessa sia tornata a farsi vedere da quelle parti — osserva con fine ironia il principe Pignatelli — ricambiando così le visite del cardinale alla sua dimora».

La “principessa punk” diventata paladina del tradizionalismo

Gloria von Thurn und Taxis, oggi 65enne, un tempo era conosciuta come la “principessa punk” per i suoi look eccentrici e i capelli colorati sfoggiati persino a corte. Ma oggi è diventata una delle voci più forti della nobiltà cattolica ultraconservatrice. Insieme ad Alessandra Borghese, nipote di papa Paolo V, è stata tra le consigliere estetiche del papa emerito Ratzinger: si devono a loro le celeberrime babbucce rosse e le pellicce di ermellino che tanto fecero discutere in Vaticano.

Le radici nobili e il confronto con Francesco

Il principe Pignatelli, discendente di Innocenzo XII, tiene a precisare che il suo antenato non avrebbe fatto parte di questo fronte:

«Innocenzo XII diceva che i poveri erano i suoi veri nipoti. Su questo era molto più vicino a papa Francesco che a Ratzinger».

Nel frattempo, il Conclave si avvicina e gli equilibri si giocano anche lontano dalla Cappella Sistina, tra incontri informali, ricevimenti riservati e influenze trasversali. Un rituale antico quanto il papato stesso, che a ogni successione si ripete, anche nei salotti aristocratici del centro di Roma.

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Tentato omicidio a bottigliate, Cassazione annulla e rinvia

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La Cassazione ha annullato la condanna per tentato omicidio inflitta in primo e secondo grado a due dei quattro fratelli che per una banale lite condominiale, in un parco di edilizia popolare a Casoria, in provincia di Napoli, aggredirono, ferendola alla testa con una bottiglia, una donna di 61 anni, con problemi cardiaci.

Gli ermellini hanno rinviato la decisione su questo capo d’accusa contestato a Ciro e Valerio Uccello (difesi dagli avvocati Sergio Pisani e Giovanni Rendina) ad un’altra sezione della Corte di Appello di Napoli. I due fratelli che si sono visti annullare la condanna sono detenuti da quattro anni per tentato omicidio.

I quattro fratelli di 27, 29, 21 e 22 anni presidenti a Casoria vennero arrestati dai carabinieri per i reati di tentato omicidio, lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e danneggiamento. I quattro, tra l’altro, avevano occupato insieme ai genitori un alloggio di edilizia popolare in via Giovanni Pascoli ad Arpino, frazione del Comune di Casoria, ma per questo capo d’accusa sono stati assolti. Confemata invece la decisione per lesioni e danneggiamento.

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