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Capodanno, quasi 6 milioni di italiani faranno il cenone a ristorante

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Cala il sipario sul 2019 con gli italiani che si preparano a brindare all’anno che verra’. Molti sceglieranno di aspettare il nuovo anno fuori dalle mura domestiche. Non solo in alberghi, bed & breakafast e case di amici ma anche in agriturismi, da sempre tra le destinazioni amate dagli italiani che mai come quest’anno, secondo una stima della Coldiretti, hanno deciso di rimanere entro i confini nazionali. Infatti, dei quasi sei milioni di italiani che hanno scelto di partire per trascorrere il Capodanno fuori casa, con un aumento di circa il 20% rispetto allo scorso anno, l’81% rimarra’ in Italia. Per queste vacanze sottolinea Coldiretti, il budget sara’ di 434 euro a persona con un aumento del 7% rispetto allo scorso anno. In ogni caso, che scelgano di raggiungere localita’ turistiche o di restare nella loro citta’, 5,6 milioni di italiani passeranno l’ultima notte dell’anno in uno degli oltre 78.000 ristoranti aperti per l’appuntamento della notte di San Silvestro.

Indaco. Cenone da mille e una notte anche al ristorante stellato dell’Albergo della Regina Isabella di Lacco Ameno, sull’isola di Ischia

Un numero, fa sapere la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe), in leggera diminuzione rispetto al 2018 (-1,3%). Si rileva tuttavia, sottolinea Fipe, “un certo ottimismo tra gli operatori che, in ben 3 casi su 4, ritengono abbastanza probabile il tutto esaurito nel proprio locale. Nello specifico il 37,8% e’ assolutamente convinto che ci sara’ il pienone, il 37,8% lo ritiene assai probabile e solo il 24,4% si dichiara scettico”. Non solo, sara’ comunque un capodanno all’insegna del Made in Italy, perche’ si brindera’ solo con bollicine italiane in due locali su tre. “Per quanto riguarda la tipologia di offerta – spiega Fipe – 8 ristoranti su 10 si concentrano sul cenone, gli altri su cenone e a seguire il veglione di mezzanotte. La spesa media per il primo caso sara’ di 80 euro, che salgono a 105 per il secondo. Il giro di affari complessivo stimato ammontera’ a 445 milioni di euro”. Inoltre, per la fine dell’anno si registra una grande attenzione da parte dei ristoratori verso i prodotti made in Italy. “Infatti, su un totale di 1,6 milioni di bottiglie stappate, lo spumante italiano avra’ l’esclusiva nel 64% dei locali. In circa 1 ristorante su 4 si potra’ scegliere se festeggiare con bollicine nostrane o champagne – conclude – e solo in poco piu’ del 10% dei locali l’offerta si limitera’ al famoso vino francese”.

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Omicidio Cerciello, difensore carabiniere: assoluzione ristabilisce giustizia

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È stato “un percorso straordinariamente sofferto dove il maresciallo Manganaro è rimasto solo durante questi lunghi 5 anni. E questa assoluzione della Corte d’Appello perché il fatto non costituisce reato ristabilisce giustizia nei confronti di un militare che per 25 anni con onore ha servito l’Arma, continua a servirla e che in quell’occasione del luglio del 2019 ha protetto l’incolumità del fermato ed è stato sottoposto nei mesi e negli anni successivi non solo a una gogna mediatica ma anche all’isolamento e all’abbandono da parte delle istituzioni”. Lo dice a LaPresse l’avvocato Roberto De Vita, difensore del carabiniere Fabio Manganaro, a processo per aver bendato dopo il fermo Gabriel Natale Hjorth, uno dei due americani arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. “Questa sentenza, sia nel dispositivo e poi nelle motivazioni, dovrà essere letta attentamente dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dall’ex comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri i quali all’indomani del fatto condannarono senza processo Fabio Manganaro”, conclude.

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Trovati e sequestrati dieci telefonini nel carcere di Avellino

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Nella casa Circondariale di Avellino, durante un ordinario giro di controllo, sono stati trovati 10 cellulari smartphone con caricabatterie. I telefonini sono stati scoperti in due sacchetti di plastica che si trovavano nell’intercinta, lo spazio che separa le aree detentive dal muro di cinta. Secondo gli agenti l’obiettivo era lanciarli all’interno del muro di cinta, in corrispondenza con il campo sportivo, dove è stata trovata anche una corda ricavata da lenzuola verosimilmente destinata ad essere usata per il recupero della merce. “È sempre più impellente che l’ amministrazione penitenziaria doti la polizia Penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati con schermature degli istituti per contrastare il fenomeno dell’ingresso dei telefonini in carcere”, ripetono Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, dell’ Uspp.

“Si tratta di un fenomeno particolarmente rischioso e pericoloso – sottolineano – soprattutto se a farne uso sono i detenuti con reati di associazione mafiosa dati i probabili contatti esterni con la criminalità organizzata”. L’Uspp chiede anche “adeguate strumentazioni per fronteggiare la minaccia sempre più attuale e diffusa dei droni che sorvolano illecitamente sugli istituti di pena per trasportare oggetti pericolosi per la sicurezza interna ed esterna, come é avvenuto nel passato. Grazie agli sforzi profusi dalla polizia Penitenziaria impiegata in turni massacranti e con scarse risorse, – concludono i sindacalisti – si riescono comunque ma a fatica, ad arginare i tentativi fraudolenti, con continui rinvenimenti di telefonini e droga ed inevitabili gravi ripercussioni sull’ordine e la sicurezza, dato tra l’altro, come sopra evidenziato l’elevato rischio di contaminazioni con l’esterno”.

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Lite tra ragazzi a Casoria, 16enne esplode colpi a salve

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– Lite tra giovanissimi ed esplosione di colpi a salve, la notte scorsa a Casoria, in provincia di Napoli: coinvolto anche un 16enne armato. Sono stati alcuni cittadini, verso le 22, a segnalare al 112 l’esplosione di colpi d’arma da fuoco provenire da via Achille del Giudice all’altezza del civico 72. Sul posto sono arrivati in pochissimi minuti i carabinieri della sezione radiomobile della locale compagnia che erano in zona e hanno ricostruito a vicenda. Poco prima, per motivi ancora non chiari ma verosimilmente legati a sguardi mal tollerati, due gruppi di giovanissimi stavano litigando. La discussione è stata però interrotta dal rumore di tre colpi d’arma da fuoco con il successivo fuggi fuggi generale. Durante il sopralluogo i militari hanno trovato e sequestrato tre bossoli a salve. Hanno, quindi, iniziato la ricerca di chi aveva esploso quei colpi. Nascosto tra le auto in sosta un 16enne: impugnava una pistola replica a salve priva del tappo rosso; nelle tasche del ragazzino anche qualche dose di marijuana. Per il minorenne, prima di essere affidato ai genitori, è scattata una denuncia per minaccia aggravata e porto di armi. Il 16enne è stato segnalato anche alla prefettura perché assuntore di droga.

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