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Cronache

Dell’Utri condannto per mafia e scarcerato dopo soli 5 anni e mezzo, ora ha un processo a Napoli e…

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Ha sempre negato le accuse che gli sono costate la condanna a 7 anni di carcere. Dopo 5 anni e sette mesi effettivi di detenzione (tra carcere e domiciliari) è tornato libero Marcello Dell’Utri. L’ex senatore considerato dalla magistratura l'”uomo cerniera” tra le cosche siciliane e Silvio Berlusconi. I due si conobbero all’Università di Milano. In carcere il senatore Dell’Utri ci entrò nell’aprile del 2014. Era in fuga all’estero, la Direzione investigativa antimafia lo segnalò all’intelligence libanese nella suite all’Intercontinental Phoenicia, un lussuoso cinque stelle nel centro di Beirut. Il senatore non era da solo, e nel cassetto dell’albergo c’erano decine di migliaia di euro. Servivano a mantenersi nella latitanza che doveva durare a lungo.  Il periodo carcerario di Dell’Utri è stato segnato dalle malattie, tutte curate in regime di detenzione, fino ai domiciliari concessi dopo un lungo braccio di ferro con i giudici di sorveglianza nel luglio 2018 che gli negarono più volte la libertà, sostenendo che in carcere riceveva cure adeguate. Al suo capezzale giudiziario si raccolsero, senza esito, intellettuali e giornalisti del calibro di Sofri e Sgarbi.
La scarcerazione non chiude la sua vicenda giudiziaria: condannato a 12 anni in primo grado (e tuttora imputato in appello) Dell’Utri deve difendersi a Napoli anche dall’ accusa di avere organizzato una compra vendita di falsi libri antichi e recentemente dall’accusa, più grave, lanciata dal pentito Francesco Squillaci, di avere fornito ai boss Graviano l’indicazione del nascondiglio del secondo pentito di Cosa Nostra, Totuccio Contorno, accusa presumibilmente confluita nell’inchiesta aperta a Firenze per le stragi del ’93.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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