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Cronache

A novembre bando restauro ospedale Incurabili

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Sara’ pubblicato a novembre il bando per il progetto di riqualificazione, restauro e rifunzionalizzazione del complesso monumentale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili, la storica struttura che sorge nel centro antico di Napoli e che a marzo e’ stata interessata dal crollo di una volta di sostegno. L’aggiudicazione dovrebbe avvenire nell’arco di sei mesi e i lavori potrebbero partire nella seconda meta’ del 2020.

Il progetto sara’ finanziato con i 100 milioni stanziati dalla Regione Campania dopo il crollo e secondo il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, “in tre o quattro anni si dovrebbe completare l’intervento, che sara’ suddiviso in lotti”. L’obiettivo prefissato e’ triplice: riqualificare la struttura socio-sanitaria, ridare lustro allo spazio museale e recuperare le unita’ abitative storiche. Rispettando il volere dalla fondatrice Maria Longo, l’ospedale Incurabili ha accolto nei secoli scorsi coloro che non avevano la possibilita’ di ricevere cure adeguate per mancanza di mezzi economici. Questa vocazione sara’ mantenuta con un ‘ospedale di comunita”, aprendo le porte ai pazienti che, in assenza di strutture alternative, sono assistiti in setting inappropriati. A tal fine sara’ utilizzato uno spazio di 13mila metri quadrati, il 60% della superficie complessiva, e sara’ il primo esempio in Campania di una struttura sociosanitaria a valenza mista, ospedaliera e post acuzie e territoriale.

Un luogo di diagnosi, cura e riabilitazione, dunque, destinato ad accogliere pazienti in dimissione dalle strutture nosocomiali o provenienti dal domicilio, bisognosi di assistenza in un setting differente da quello ospedaliero. Al termine dei lavori saranno disponibili 36 posti letto per la riabilitazione cardiologica, neurologica, fisica e motoria; 20 per la lungodegenza post acuzie; 20 per l’ospedale di comunita’ e altrettanti per il centro diurno Alzheimer e demenze. Nell’area museale, che occupa 9.600 metri quadrati, sono previsti percorsi e spazi espositivi, laboratori museali, biblioteca con annesse sale studio, sale per convegni e concerti, ‘officine’ per il restauro di opere d’arte, caffetteria, ristorante e uffici amministrativi. La storica farmacia, con l’adiacente spezieria e la sovrastante ‘sala del governatore’, che risalgono nell’attuale sistemazione al ‘700 ma hanno un nucleo cinquecentesco, saranno destinate prevalentemente a spazi espositivi; la chiesa di Santa Maria del Popolo sara’ utilizzata anche per concerti e conferenze; l’atrio centrale dell’ospedale, con lo scalone monumentale, ospitera’ l’esposizione di opere pittoriche e scultoree della collezione d’arte permanente incurabulina; la corte monumentale, nell’orto medico e il chiostro di Santa Maria delle Grazie ospiteranno eventi.

“E’ un progetto importante – sottolinea Verdoliva – dopo il crollo abbiamo lavorato con un gruppo di massimi esperti per avviare un percorso virtuoso, che portera’ a un risultato mai realizzato prima in Italia e senza eguali nel resto d’Europa”. Verdoliva assicura inoltre che le 21 famiglie costrette a lasciare gli appartamenti adiacenti al complesso “torneranno ad abitare dove hanno sempre vissuto”, grazie ai lavori di ristrutturazione degli alloggi previsti nel progetto.

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Marigliano, donna perde controllo della moto e si schianta contro un palo perdendo la vita

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Un tragico incidente si è verificato questo pomeriggio in via Ponte dei Cani, nel comune di  Marigliano, dove una donna di 46 anni, residente a Scisciano, ha perso la vita.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dai Carabinieri della sezione radiomobile di Castello di Cisterna e della stazione di Marigliano, intervenuti prontamente sul luogo dell’incidente, la vittima avrebbe perso il controllo della sua motocicletta per cause ancora da accertare. La moto è finita la sua corsa contro un palo della luce, provocando il decesso immediato della conducente.

Il tratto di strada su cui si è verificato l’incidente è stato temporaneamente chiuso al traffico per permettere i rilievi del caso. La salma della donna è stata trasferita all’istituto di medicina legale per l’esame autoptico, mentre la motocicletta è stata sequestrata per gli ulteriori accertamenti tecnici che saranno fondamentali per chiarire la dinamica e le cause esatte del sinistro.

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Cronache

Gip su ultrà Milan arrestati: gruppo aggressivo e violento

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Si tratta di persone che “frequentano abitualmente lo stadio” e “che sfruttano proprio la peculiare carica intimidatoria derivante dall’appartenenza ad un gruppo organizzato” per agire con una condotta “aggressiva, che rappresenta la cifra distintiva del loro modo di seguire il calcio e la squadra di cui sono supporter”. Così la gip di Milano Teresa De Pascale descrive i tre ultrà, che fanno parte della curva sud milanista, arrestati due giorni fa per aver aggredito, a colpi di sedie e tavolini ma anche a coltellate, un 25enne romeno dopo la partita Milan-Cagliari di sabato sera.

La giudice ha convalidato gli arresti e disposto come misura cautelare i domiciliari per tutti e tre, tra cui Alessandro Sticco, 42 anni, che è nel direttivo della curva milanista così come Luca Lucci, noto capo ultrà, e Christian Rosiello, il cosiddetto “bodyguard” di Fedez, coinvolto come il rapper nel caso del pestaggio al personal trainer Cristiano Iovino dello scorso aprile. Ai domiciliari anche Islam Hagag, 35 anni, e Luigi Magrini, 43 anni, che avrebbe sferrato le coltellato (la Procura chiedeva per lui il carcere). Tutti e tre difesi dal legale Jacopo Cappetta. I tre, spiega la gip nell’ordinanza, hanno fatto “leva sulla peculiare forza intimidatoria derivante dall’appartenenza ad un gruppo numeroso di tifosi” e “non hanno esitato ad aggredire congiuntamente un ragazzo da solo, anche con l’uso di bottiglie e di un coltello, sino a lasciarlo sanguinante riverso in terra, proprio dopo una partita di calcio, quale luogo ed occasione in cui manifestare e sprigionare la propria indole aggressiva e violenta”.

Il 25enne ha messo a verbale che dopo aver visto la partita, “mentre si stava recando al bar” vicino “al punto di ritrovo degli ultras per consumare delle bevande, veniva aggredito senza motivo, inizialmente da due tifosi, che lo spogliavano della maglietta che indossava”, una maglia della curva sud rossonera. E ha aggiunto: “non so dare spiegazioni dell’aggressione. Senza nessun motivo mi hanno tolto la maglietta e mi hanno colpito”. Gli ultrà interrogati oggi dalla gip, invece, hanno raccontato di aver reagito, ammettendo in sostanza i fatti, perché un loro amico della curva era stato colpito in precedenza dal 25enne ed “era a terra sanguinante”.

Per il gip ad aggredire il romeno è stato un “gruppo di 8-9” ultrà, alcuni già identificati e indagati, oltre ai tre arrestati. Il “dettaglio della maglietta del Milan strappata – scrive la giudice – ovvero mai indossata e tolta autonomamente dalla vittima (come riferito dagli indagati), allo stato, non è riscontrato dalla visione delle telecamere, in quanto esse riprendono il soggetto già a torso nudo all’esterno del locale”. Allo stesso modo, “la asserita precedente aggressione posta in essere” dal 25enne, chiarisce la giudice, “allo stato, non risulta riscontrata, non emergendo neppure alcun certificato medico”. Fatti questi che andranno verificati ancora nelle indagini.

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Inchiesta clinica Messina, ai 9 indagati sequestrati 11 milioni

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Nell’inchiesta sulla clinica NeMo Sud e il Policlinico di Messina sono indagati, a vario titolo per peculato e corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, Alberto Fontana, 52 anni, ex presidente della fondazione Aurora onlus (che gestiva il centro clinico Nemo Sud a Messina), Giuseppe Laganga Senzio, 47 anni, ex direttore amministrativo del Policlinico messinese, Mario Giovanni Melazzini, 65 anni, anche lui ex presidente della fondazione Aurora onlus, Giuseppe Pecoraro, 75 anni, commissario straordinario del Policlinico, Paolina Reitano, 64 anni, ex direttrice sanitaria del Policlinico, Marco Restuccia, 60 anni, direttore generale del Policlinico, Giuseppe Vita, 72 anni, medico dirigente dell’unità operativa di Neurologia del Policlinico, l’attuale assessore regionale alla Sanità Giovanna Volo, 68 anni, ex direttore sanitario dell’ospedale universitario, Michele Vullo, 68 anni, ex direttore amministrativo del Policlinico. Giuseppe Vita, Mario Giovanni Melazzini, Alberto Fontana, Giuseppe Laganga Senzio hanno la misura cautelare del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare impresa in ambito sanitario.

Per tutti e nove gli indagati ciascuno pro quota, è stato disposto il sequestro preventivo di denaro, beni mobili e immobili, per l’importo complessivo di 11 milioni di euro, pari ai fondi pubblici distratti. L’ordinanza delle misure cautelari è stata firmata dal gip Claudia Misale.

Tutti gli indagati sono da considerare innocenti fino al terzo grado di giudizio.

 

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