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Cronache

Controlli dei carabinieri su 46 aziende agroalimentari e quello che emerge è poco edificante

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I carabinieri dei Reparti Tutela Agroalimentare (RAC) di Torino, Parma, Roma, Salerno e Messina hanno eseguito controlli presso 46 aziende del settore agroalimentare operanti sul territorio nazionale. Nel corso di questi controlli hanno sequestrato 3.859 kg di alimenti aventi un valore di oltre 33 mila euro e denunciato 4 titolari di attività ristorative ed il direttore di un supermercato per tentata frode e frode in commercio aggravata. Contestate 24 sanzioni per l’ammontare complessivo di 98.834 euro. In particolare, dai riscontri effettuati dal Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare presso le ditte monitorate, è emerso quanto segue: “nelle province di Torino, Cuneo, Novara, Vercelli, Genova, Milano, Sondrio e Pavia sono state accertate irregolarità amministrative per 57.834 euro nei confronti di società, panetterie, ristoranti, aziende vitivinicole e caseifici, poiché utilizzavano referenze di prodotti a denominazione di origine protetta in assenza di autorizzazione dei consorzi competenti, etichette non conformi ai disciplinari di produzione delle DOP e prive delle indicazioni obbligatorie relative agli allergeni ed alle norme di leale informazione. I proprietari di tre aziende vitivinicole, nella provincia di Sondrio, sono stati diffidati ad ottemperare alla corretta registrazione dei prodotti vinosi in ingresso ed in uscita. Presso una società lombarda sono stati sequestrati 76 cartoni di spezie miste contenenti solfito di sodio-E221, per un totale di 1.520 kg, il cui uso è vietato nelle carni destinate alle macellerie; ” a Milano, il titolare di un ristorante è stato denunciato per frode in commercio (art. 515 c.p.) poiché ometteva di indicare nel menù i prodotti ittici congelati, facendoli apparire come freschi; ” a Torino, a seguito di ispezione congiunta con personale dell’ASL-TO1, presso un ristorante è stata constatata la presenza in menù di piatti composti da prodotti alimentari spacciati come freschi e risultati, invece, scaduti. Il titolare è stato denunciato per frode in commercio poiché impiegava, nella preparazione di alimenti, e somministrava al consumo, sostanze alimentari scadute (art.515 c.p. e art.5 lettera b della legge 283/62); ” in provincia di Vicenza, presso un’azienda produttrice di gelati, sono state sequestrate 8.300 confezioni di gelato evocanti la Pera IGP dell’Emilia Romagna, nonché 7.400 coperchi e 6.720 vaschette per il confezionamento riferite alla predetta IGP; ” a Roma, il rappresentante legale di un supermercato è stato denunciato per frode aggravata nell’esercizio del commercio (artt.515 e 517bis c.p.) poiché dalle verifiche documentali effettuate emergeva che le carni poste in vendita, etichettate come “cosce di abbacchio” di origine italiana, erano in realtà confezioni di “carrè di ovino adulto” di origine bulgara; ” sempre nella Capitale, è stato denunciato per tentata frode nell’esercizio del commercio il titolare di un ristorante poiché nel menù dichiarava falsamente di impiegare “Prosciutto di Norcia IGP” in realtà risultato essere prosciutto crudo generico di minor valore economico; ” in provincia di Napoli, a seguito di ispezione amministrativa eseguita in collaborazione con personale ASL, presso un ristorante sono stati sequestrati 15 kg di prodotti ittici congelati privi di rintracciabilità sulla provenienza del prodotto; ” in provincia di Ragusa, presso una ditta produttrice di Cioccolato di Modica IGP sono state riscontrate gravi difformità rispetto al piano di controllo previsto per il processo produttivo dell’IGP, inoltre, una cooperativa onlus commercializzava il cioccolato con la suddetta denominazione senza la prevista autorizzazione consortile. Irrogate sanzioni amministrative per 21.000 euro.

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Cronache

Scontro tra auto, morta una 33enne in viaggio con i due figli

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Ancora un incidente mortale sulle strade bolognesi. Poco prima delle 16, lungo la strada provinciale 61 in località Pian di Lama nel territorio di Monzuno, sull’Appennino bolognese, si è verificato uno scontro frontale tra due autovetture che provenivano da direzioni opposte.

Nel violento impatto è morta una donna di 33 anni, che viaggiava, a bordo di un’utilitaria Honda Jazz insieme ai suoi due figli: una ragazza di 18 anni e un ragazzino di 13 anni che sono stati accompagnati, dal 118, all’Ospedale Maggiore per accertamenti. Sono rimasti feriti, in modo più lieve, gli occupanti dell’altra vettura coinvolta, una Citroen C4. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti i carabinieri che sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto è accaduto. Ieri, sulla Statale della Futa, aveva perso la vita un motociclista 76enne uscito di strada con il suo mezzo.

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Cronache

Concertone sotto tono, funestato dal maltempo

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Oltre cinquanta artisti, ma i veri protagonisti del Concertone del Primo Maggio a Roma, eccezionalmente al Circo Massimo causa lavori in piazza San Giovanni in vista del Giubileo, sono stati la pioggia, caduta incessantemente fino alla sera, e il fango dell’antica arena. Nonostante i disagi, il pubblico non ha ceduto e con l’inizio delle esibizioni serali, le più attese, ha riempito il Circo Massimo. Chi si aspettava proclami e appelli, è rimasto deluso. Il Concertone non ha avuto grossi scossoni. Persino Morgan ha smussato ogni possibile polemica per essere stato sfumato durante la sua esibizione a favore dei tg. “È stato molto rock. Molto d’avanguardia”. L’unica stoccata sul palco la manda allo Stato, reo di non tutelare abbastanza gli artisti, e poi, dietro le quinte, è la volta di X Factor: “torno ma per distruggere tutto con la bomba atomica.

A Sanremo porterei invece una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale”. Il brivido c’è stato alle 15, quando la diretta ha preso il via. O meglio, ha cercato di prendere il via perché un forte acquazzone ha provocato problemi tecnici che hanno costretto a interrompere prima l’esibizione dei Bloom di Giusy Ferreri e poi quella dei Cor Veleno. Venti minuti di silenzio, con Ermal Meta, conduttore con Noemi e BigMama, che chitarra e voce ha improvvisato Hallelluja di Leonard Cohen, riuscendo nell’impresa di far smettere di piovere. Per poco, ma il tempo necessario per risolvere i problemi. BigMama, dal canto suo, ha voluto dedicare il suo monologo ai giovani. “Ci dicono sempre ‘non mollare, non ti arrendere, devi farcela’. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela.

Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. Invece dovete ricordare che il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare su quanto credi nel tuo sogno, nella tua forza interiore. Io lo chiamo desiderio di rivalsa, la cosa più bella che ho”. Lo ha detto dal palco del Concertone. “Sbagliare è umano e fallire è prezioso. Sarà la vostra ambizione che muoverà il mondo. Credere nei propri sogni salva”, ha aggiunto. Noemi, invece, ha puntato i riflettori sulla condizione della donna. “Il Primo Maggio deve essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori, per il lavoro, per la giustizia sociale e contro le violenza sulla donne. Le donne sono trattate peggio e pagate meno sul lavoro.

In Italia una donna su due non ha lavoro, molte donne hanno un lavoro precario o povero o costrette al part time. Nel privato lo stipendio è di circa 8mila euro più basso di quello di un uomo. Una donna su cinque lascia il lavoro dopo un figlio. Eppure le donne si laureano di più e con voti più alti”. E poi l’affondo: “In Italia si continua a dire che dovremmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per conciliare maternità e lavoro. E solo con l’indipendenza economica le donne possono difendersi dai soprusi e dalle violenze”. Dopo la prima parte, che ha visto esibirsi tra gli altri Malika Ayane, ex-Otago, Motta, Piotta, Leo Gassmann, il concerto è ripreso con l’immancabile Bella Ciao in versione Dance. Per lasciare poi spazio a Negramaro, Rosa Linn, Rose Villain, La Rappresentante di Lista, Achille Lauro. Tra i più attesi Geolier e Ultimo.

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Auto in fiamme, muore una donna

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Tragico pomeriggio a Vado Ligure, in provincia di Savona, dove una donna è morta in circostanze misteriose a causa dell’incendio di un’auto vicino a un distributore di benzina lungo la via Aurelia. Gli eventi hanno destato preoccupazione e confusione nella comunità locale, poiché la dinamica di quanto accaduto rimane ancora avvolta nell’ombra.

Al momento, non è stata fornita alcuna chiarezza sulla natura dell’incidente. Le autorità locali stanno conducendo un’indagine approfondita per determinare se si sia trattato di un gesto deliberato o di un tragico incidente. Ciò che è certo è che la donna è stata trovata senza vita al di fuori del veicolo incendiato, a pochi passi dal distributore di benzina. La sua identità non è stata resa nota pubblicamente, in attesa di informare i familiari più stretti.

L’incidente ha richiamato prontamente l’intervento di diverse squadre di soccorso. I vigili del fuoco hanno lavorato incessantemente per domare le fiamme, mentre l’automedica del 118 ha tentato di prestare soccorso alla vittima. I carabinieri e i membri della Croce Rossa di Savona si sono mobilitati per garantire il controllo della situazione e fornire supporto alle indagini in corso.

 

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