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Cronache

Giustizia sgangherata, rinviata una udienza per questioni di eredità di due anni per una donna di 104 anni

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“La vicenda dell’anziana signora di 104 anni, che si è vista rinviare l’udienza di due anni, rientra purtroppo nella drammatica normalità di molti tribunali italiani e, in particolare, di Roma, dove però va dato atto che in questi ultimi anni si è tentato di invertire questa triste tendenza”. Così il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Antonino Galletti. “Si conoscono vicende processuali nelle quali, scomparse le parti originarie, vengono poi a mancare gli eredi e gli eredi degli eredi. La media della durata di un procedimento civile a Roma – prosegue – resta decisamente superiore a quella europea, che fissa in tre anni il limite per giungere alla definizione di una causa di primo grado”. “Al contrario – si legge ancora nella nota del Coa – riportandoci ai dati illustrati nella relazione annuale dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto di Roma, per il contenzioso ordinario una causa impiega circa quattro anni per pervenire ad una sentenza. Il vero collo di bottiglia poi restano i giudizi d’appello, come puntualmente denunciato, purtroppo invano, dal Presidente della Corte d’appello di Roma Panzani da ultimo in occasione della riunione di tutti i presidenti d’appello d’Europa”.

“Si ragiona ogni giorno di riforma della giustizia, ma restiamo purtroppo il fanalino di coda del continente – conclude l’avvocato Galletti  – e la verità è che della lentezza della nostra macchina giudiziaria si parla sempre e solo quando ci si trova davanti a casi limite come quelli della signora di 104 anni. Posso aggiungere per esperienza che alla signora è andata bene e ricordare che purtroppo le lentezze giudiziarie non allungano la durata della vita delle parti, dei difensori e dei magistrati. Occorrono interventi seri e condivisi assieme ad investimenti su uomini, mezzi ed edilizia giudiziaria. In questo settore che incide sui diritti e le libertà delle persone non è possibile tirare ancora la cinghia”.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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