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Carabiniere ucciso, il premier Conte: bendare un indagato è reato

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“Riservare quel trattamento a una persona privata della libertà non risponde ai nostri principi e valori giuridici, anzi configura gli estremi di un reato o, forse, di due reati”. In un lungo post pubblicato nella serata di ieri su Facebook, il premier Giuseppe Conte interviene sulla foto scattata in caserma a Natale Hjorth, uno dei due indagati per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. Nell’immagine, da ieri al centro della bufera, il giovane sembra ammanettato e certamente è bendato. Non si capisce il contesto. Nessuno può dire se la foto è stata scattata  prima o durante l’interrogatorio anche se in tanti sulla base della solo foto (anche la autenticità non è certa al 100 per cento) scrivono o dicono che è durante l’interrogatorio. Invece per ora l’unica certezza è che il giovane indagato ritratto bendato è stato interrogato dai magistrati in condizioni di assoluta libertà di intendere e volere, senza alcun vincolo, alla presenza dei suoi avvocati. In ogni caso il premier Conte h preso nettamente le distanze da quella immagine.

“Ho visitato la camera ardente per rendere onore al vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, un servitore dello Stato che amava l’Arma dei Carabinieri, un uomo generoso che dedicava le pause di lavoro a iniziative di solidarietà – scrive Conte -. Lo Stato partecipa commosso al dolore della moglie Rosa Maria, della madre Silvia, della sorella Lucia, del fratello Paolo, e di tutti i familiari e amici che, amandolo, più soffriranno la mancanza del suo sorriso e del suo temperamento allegro. Al sentimento di commozione si accompagnano vari interrogativi che la vicenda suscita nell’opinione pubblica e in ciascuno di noi”. Continua Conte: “Ho avuto un lungo incontro con i vertici dell’Arma dei Carabinieri e delle Forze Armate anche al fine di valutare misure di prevenzione sempre più efficaci in modo da evitare che delitti così efferati abbiano a ripetersi. In questi momenti chi ha compiti di responsabilità fa bene a interrogarsi, in modo serio e responsabile, su quali siano le modalità più idonee a intensificare il contrasto al traffico e allo spaccio di stupefacenti da cui nasce questo delitto”. “Quanto alla foto che ritrae uno dei due ragazzi americani bendato e ammanettato e che sin qui è circolata – sottolinea quindi il premier -, invito a non confondere le cose. Non c’è nessun dubbio che la vittima di questa tragedia sia il nostro carabiniere, il nostro Mario. Invito tutti a considerare, tuttavia, che bene ha fatto l’Arma a individuare il responsabile di questo improprio trattamento e a disporre il suo immediato trasferimento. Chiariamolo bene: ferme restando le verifiche di competenza della magistratura, riservare quel trattamento a una persona privata della libertà non risponde ai nostri principi e valori giuridici, anzi configura gli estremi di un reato o, forse, di due reati. Parimenti censurabile è il comportamento di chi ha diffuso la foto via social in spregio delle più elementari regole sulla tutela della privacy”, spiega. “L’Italia è uno Stato di diritto – rimarca Conte -. È la culla della civiltà giuridica dai tempi dell’antico diritto romano. Abbiamo princìpi e valori consolidati: evitiamo di cavalcare l’onda delle reazioni emotive tenuto anche conto che la nostra legislazione, in caso di omicidio volontario, contempla già l’ergastolo e non consente più sconti di pena. Tutto questo anche per merito di norme più severe introdotte da questo Governo. Piuttosto dobbiamo ora vigilare affinché tutti coloro che hanno compiti di responsabilità facciano in modo che le norme siano rigorosamente applicate”, conclude il premier.

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Falcinelli: momento drammatico, grazie a chi mi sostiene

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“Nonostante questo per me sia un momento drammatico e pieno di dolore, tristezza e tanta paura ci tengo a ringraziare tutte le persone e le istituzioni che stanno condividendo la mia sofferenza”. E’ quanto afferma Matteo Falcinelli, il ragazzo legato e malmenato dalla polizia a Miami dopo l’arresto, in un videomessaggio. “Sto ricevendo molti messaggi dagli italiani che mi danno la forza di andare avanti e sostegno in questa battaglia per ottenere giustizia – aggiunge -. E nel giorno della festa della mamma invio un augurio a tutte le madri e che mai piu debbano vedere un loro figlio soffrire come invece ha fatto la mia. Non vedo l’ora di rientrare in Italia”.

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Cantone: rischio che indagini diventino impossibili

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“Sarebbe una scelta legittima certamente, ma pericolosa. Se questa novita’ intervenisse, aggiunta all’abrogazione dell’abuso d’ufficio e al ridimensionamento del traffico di influenze, le indagini sulla corruzione diventerebbero impossibili e di fatto si avvererebbe l’auspicio di chi ritiene che la corruzione vada eliminata dal codice penale”. Lo ha dichiarato il procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, in una intervista a Repubblica commentando l’ipotesi di eliminare lo strumento della microspia Trojan nelle indagini sulla corruzione.

“La corruzione – spiega – e’ un reato particolarmente grave, e non lo dico certo io, ma le convenzioni internazionali a partire da quella dell’Onu. E’ giusto che i magistrati si occupino dei reati di grave allarme sociale, ma i cittadini sono ugualmente preoccupati da eventuali comportamenti disonesti di chi esercita il potere. (…) certamente l’indagine genovese smentisce chi troppo trionfalmente va affermando che la corruzione e’ un problema ormai superato”. “Vorrei ricordare – aggiunge Cantone – che indebolire le indagini sulle collusioni delle amministrazioni finisce per depotenziare anche quelle sulla criminalita’ organizzata, come più volte ha affermato l’attuale procuratore nazionale Antimafia Melillo”.

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Crollo in centro commerciale, paura ma nessun danno

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Tanta paura ma per fortuna nessuna persona coinvolta nel crollo avvenuto nella tarda serata di ieri, quando la struttura era vuota perchè chiusa, nel Centro Commerciale Campania di Marcianise (Caserta), dove ha ceduto una porzione della controsoffittura nei pressi della piazza centrale del centro. Per questo motivo non ci sono state conseguenze alle persone ma solo danni materiali, con la caduta al suolo di materiale edile e impianti vari. È stato il personale della security presente ad avvertire rumori sospetti provenienti dal controsoffitto; i vigilanti hanno subito provveduto a transennare l’area, per poi chiamare i vigili del fuoco. Sul posto è arrivata una squadra del distaccamento di Marcianise, che ha lavorato tutta la notte per rimuovere le macerie pericolanti e mettere in sicurezza l’area. Secondo quanto rende noto la direzione del Centro Campania, a provocare il cedimento della struttura nella zona di Piazza Campania è stato un tendino che si è staccato in un angolo provocando in pochi minuti la caduta di pannelli dalla controsoffittatura.

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