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Cronache

Il ginecologo Antinori condannato in appello a 7 anni e 10 mesi per “rapina” di ovuli ad una infermiera spagnola

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Severino Antinori, il ginecologo imputato a Milano per la presunta ‘rapina’ di ovuli a una infermiera spagnola, avvenuta alla clinica Matris tre anni fa, e’ stato condannato a 7 anni e 10 mesi in secondo grado. Lo ha deciso la Corte d’Appello che ha inoltre accolto l’istanza di patteggiamento concordato con la Procura Generale della segretaria del medico Bruna Balduzzi dell’anestesista Antonino Marciano’ per entrambi a due anni con pena sospesa. Per Antinori il pg aveva chiesto di aumentare la pena inflitta dal Tribunale fino a 9 anni.

L’aumento di pena di 8 mesi (in primo grado la condanna fu di 7 anni e 2 mesi), deciso in appello per Antinori, e’ stato dovuto al riconoscimento da parte della Corte anche del reato di rapina del cellulare dell’infermiera spagnola. Il ginecologo e’ stato condannato anche all’interdizione dalla professione medica per cinque anni (che scattera’ in caso di conferma con sentenza definitiva) e a 3900 euro di multa. La Corte ha anche disposto a carico del medico un risarcimento provvisionale, immediatamente esecutivo, di 25 mila euro per la giovane che si e’ costituita parte civile. La Corte ha poi condannato a due anni e sei mesi di reclusione Gianni Carabetta, coimputato di Antinori per una presunta tentata estorsione per avere minacciato al telefono una coppia di clienti della clinica Matris. Altri due imputati in un altro filone su un presunto traffico di gameti, che erano stati assolti in primo grado dal gup Alfonsa Ferraro, sono stati oggi condannati a 8 mesi di reclusione. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni. Gabriele Maria Vitiello, difensore del medico assieme al collega Tommaso Pietrocarlo e a Carlo Taormina, ha spiegato dopo il verdetto: “Siamo convinti dell’assoluta innocenza di Antinori, attendiamo le motivazioni per ricorrere in Cassazione. Cassazione che, fra l’altro, si e’ gia’ pronunciata sugli stessi fatti”. Balduzzi e Marciano’ erano stati condannati in primo grado a 5 anni e due mesi. Entrambi, pero’, hanno ammesso i fatti nelle scorse settimane in secondo grado.

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Pozzuoli, la terra trema ancora nei Campi Flegrei: sciame sismico nella notte

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Trema ancora la terra nei campi Flegrei, una scossa di magnitudo 2.9 la più forte della notte: è stata registrata alle sei circa ma è stata preceduta e seguita da altre scosse di magnitudo più bassa. Uno sciame sismico, come lo definiscono gli esperti. Epicentro tra Pozzuoli e la zona dei campi flegrei, profondità poco più di 1 km. Il terremoto è stato avvertita dalla popolazione: molte persone sono scese in strada ma altre purtroppo stanno imparando a convivere con questo fenomeno. Non si registrano danni ma l’attenzione è alta anche perché le scosse stanno continuando anche adesso

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Calcio: il Bari condanna l’aggressione al direttore sportivo

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Il Bari “esprime vicinanza e solidarietà al ds Ciro Polito vittima nella serata di ieri di una vera e propria aggressione avvenuta, ad opera di ignoti, nel post gara di Cittadella-Bari”. Secondo quanto denunciato da Polito, un gruppo di tifosi baresi lo ha aggredito in un autogrill in provincia di Rovigo. “Il dirigente biancorosso, mentre si trovava in sosta in un autogrill sulla via di ritorno dalla città veneta – scrive il club di Luigi De Laurentiis – è stato raggiunto e aggredito, verbalmente e fisicamente, da un gruppo di ignoti che subito dopo si sono dileguati. Le autorità competenti intervenute hanno da subito avviato le procedure per l’individuazione dei soggetti responsabili”. “La società biancorossa – si legge ancora – condanna con forza quanto accaduto ad opera di ‘vigliacchi’ che nulla hanno a che vedere con il tifo barese e con lo sport. In attesa che la giustizia faccia il suo corso, quando la ragione lascia spazio alla violenza abbiamo già perso tutti”.

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L’Italia: terra di santi, poeti, navigatori… e commercialisti

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L’Italia, patria di santi, poeti, navigatori e… commercialisti? Sembrerebbe proprio di sì, se guardiamo ai dati recentemente pubblicati dalla Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti. Nel loro rapporto annuale sull’albo della categoria professionale, emerge un trend in crescita che potrebbe far sorridere gli amanti delle espressioni stereotipate sul popolo italiano.

Nel corso del 2023, il numero di nuovi iscritti alla professione di commercialista ha registrato un significativo incremento, con ben 1.864 nuovi membri che hanno varcato la soglia dell’Albo. Ma non è tutto: sono state anche costituite 161 nuove Società tra professionisti, segno di un interesse sempre più vivo per questa professione.

Secondo i dati riportati, rispetto al 2007, anno cruciale che ha segnato la formazione dell’Albo unico tra dottori e ragionieri, il numero degli associati è aumentato del 12%, raggiungendo la considerevole quota di 120.424. Una crescita significativa, che testimonia l’importanza e la rilevanza che questa figura professionale continua a rivestire nell’ambito economico italiano.

Ma non è solo il numero degli iscritti a destare interesse. Anche la composizione della professione sta subendo delle trasformazioni. Secondo il rapporto, al 31 dicembre scorso le professioniste hanno raggiunto il 33,8%, mentre i giovani rappresentano il 14,7% della platea professionale. Un segno di cambiamento e di inclusione che caratterizza il tessuto dei commercialisti italiani.

Tuttavia, non mancano le sfide. Se da un lato si registra una crescita costante degli iscritti, dall’altro si osserva un rallentamento in alcune aree geografiche. Le regioni settentrionali e centrali, ad esempio, mostrano un tasso di crescita inferiore rispetto agli anni precedenti, mentre nelle regioni meridionali si assiste addirittura a un’inversione di tendenza.

Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, interpreta questi dati come una testimonianza della resilienza della professione di commercialista in un momento di crisi per molti altri settori professionali. La crescita costante e il recupero del reddito medio negli ultimi due anni dimostrano, secondo de Nuccio, la solidità e la dinamicità di questa figura professionale.

Insomma, se l’Italia è stata storicamente celebrata per i suoi santi, poeti e navigatori, sembra che ora i commercialisti abbiano conquistato un posto di rilievo nella narrazione del paese. Forse è proprio vero quello che si dice: in Italia c’è posto per tutti, anche per i numeri e le cifre.

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