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In fondo all’oceano microrganismi che vivono di arsenico

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Vivono in fondo all’oceano Pacifico, in una zona al largo delle coste del Messico del tutto priva di ossigeno: sono i primi microrganismi che vivono di arsenico mai scoperti in un ambiente marino e conoscerli meglio potrebbe aiutare a cercare la vita aliena. Li descrive sulla rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas) il gruppo dell’universita’ di Washington, a Seattle, coordinato dall’oceanografa Gabrielle Rocap. Se per l’uomo l’arsenico e’ un veleno, per i batteri trovati in fondo al Pacifico e’ una fonte di nutrimento e di energia indispensabile alla sopravvivenza. In passato sono state scoperte piccole forme di vita marina che sopravvivono con azoto e zolfo in assenza di ossigeno, e batteri che vivono di arsenico nel lago Mono in California, ma e’ la prima volta che nell’oceano si scoprono batteri che respirano arsenico. I ricercatori pensano che questa sia un’antica strategia di sopravvivenza. utilizzata quando l’ossigeno era meno abbondante sul nostro pianeta, ma e’ piuttosto sorprendente vederla ancora in uso. “Sappiamo da molto tempo che ci sono percentuali di arsenico negli oceani”, ha rilevato Rocap. Ma per la ricercatrice l’idea che gli organismi possano usare l’arsenico per guadagnarsi da vivere e’ stata una sorpresa, la scoperta di “una nuova forma di metabolismo presente nell’oceano aperto”. Secondo le stime dei ricercatori, basate sul numero di microrganismi trovati nel campione d’acqua analizzato, i batteri che vivono di arsenico potrebbero rappresentare circa l’1% della comunita’ dei microrganismi marini. Conoscere meglio organismi capaci di sopravvivere in ambienti privi di ossigeno potrebbe, infine, aiutare a cercare viventi in altri pianeti, il cui ambiente e’ ostile alla vita come la conosciamo sulla Terra.

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Match Lecce Napoli: 701 biglietti annullati ai tifosi napoletani

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La sfida tra Lecce e Napoli, in programma domani pomeriggio allo Stadio di Via del Mare, ha scatenato un’autentica corsa al biglietto, con i tagliandi destinati al settore ospiti, oltre un migliaio, andati esauriti in appena mezz’ora. Ieri la questione che ha sollevato parecchie perplessità, con molti biglietti, in particolare nei settori di Tribuna Est e Curva sud, acquistati da tifosi napoletani residenti fuori regione forse attraverso dichiarazioni di residenza fasulle per aggirare le restrizioni. L’acquisto dei biglietti alla tifoseria ospite era, infatti, limitata ai soli possessori di tessera del tifoso residenti in Campania.

Da qui una serie di controlli della Questura di Lecce che ha da subito attivato le procedure per l’annullamento di centinaia di tagliandi intestati a cittadini residenti in Campania, acquistati per settori dello stadio diversi da quello riservato agli ospiti. Tramite una nota sui propri canali ufficiali, l’Unione Sportiva Lecce ha annunciato l’annullamento di 701 biglietti per violazione della misura organizzativa stabilita in precedenza.

“L’US Lecce – si legge nella nota diffusa dal club salentino – comunica che l’Autorità Provinciale di P.S., a seguito degli accertamenti e approfondimenti eseguiti di concerto con l’Ufficio Anagrafe del Comune di Lecce sui tagliandi acquistati nei settori diversi da quello riservato alla tifoseria ospite, ha disposto l’annullamento di 701 biglietti emessi in violazione della seguente misura organizzativa: ‘Vendita dei tagliandi per i residenti nella regione Campania esclusivamente per il settore ospiti e solo se sottoscrittori del programma di fidelizzazione della società sportiva S.S.C. Napoli'”.

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‘Anche Gazprom nel mirino di possibili sanzioni Usa’

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Il gigante energetico russo statale Gazprom e importanti entità coinvolte nei settori delle risorse naturali e bancario figurano tra gli obiettivi delle nuove sanzioni economiche contro Mosca finalizzate da dirigenti Usa. Lo scrive la Reuters sul suo sito, citando tre funzionari statunitensi e una fonte vicina alla questione. Non è affatto chiaro, tuttavia, se il pacchetto verrà approvato da Trump, la cui simpatia per le dichiarazioni e le azioni di Mosca ha lasciato il posto alla frustrazione per il rifiuto del presidente russo Vladimir Putin alle sue richieste di cessate il fuoco e colloqui di pace.

Il Consiglio per la sicurezza nazionale Usa “sta cercando di coordinare una serie di azioni più punitive contro la Russia” ma “questo dovrà essere approvato da Trump”, ha affermato la fonte vicina alla questione. “È totalmente una sua decisione”, ha confermato un secondo funzionario statunitense.

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Esteri

Harry a Bbc: voglio riconciliarmi con la famiglia reale

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Il principe Harry ha affermato, in una intervista alla bbc, di volere una “riconciliazione” con la famiglia reale britannica dopo il traumatico strappo del 2020. Inoltre si è detto “sconvolto” dopo aver perso oggi alla Corte d’Appello di Londra il ricorso presentato contro la decisione assunta a suo tempo dal ministero dell’Interno di revocare a lui e alla sua famiglia il diritto automatico alla tutela di polizia durante le visite nel Regno Unito.

Nell’intervista registrata in California, dove Harry vive con la moglie Meghan, il principe appare commosso, in particolare quando afferma che “non riesce a immaginarsi” nel riportare “moglie e figli” nel Regno Unito dopo aver perso l’azione legale avviata a Londra. Il principe ha detto anche che suo padre, re Carlo III, “non mi parla più per via di questa questione di sicurezza”, per poi ammettere che è stanco di lottare e di non sapere quanto resta da vivere al sovrano, che si sottopone periodicamente alle terapie per far fronte a un cancro di natura imprecisata diagnosticatogli a inizio 2024. “Ci sono stati tantissimi disaccordi tra me e alcuni membri della mia famiglia”, ha aggiunto Harry, ma ora li ha “perdonati”. Il duca di Sussex ha anche affermato che “alcuni membri della mia famiglia non mi perdoneranno mai di aver scritto un libro”, facendo riferimento alle divisioni di lunga data ed esacerbate dalle rivelazioni contenute nell’autobiografia del principe dal titolo ‘Spare’, successo editoriale planetario.

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