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Cronache

Il parroco del rione Villa sconvolto: non si può uccidere rischiando di ammazzare un bambino di 3 anni che le vittime accompagnavano a scuola

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“Fino a stamattina eravamo fiduciosi che la situazione fosse migliorata, poi un agguato davanti ad un bimbo di tre anni, il nipote della vittima, ci ha fatto capire che la ferocia è aumentata”. Padre Modesto Bravaccino un anno fa mostro’ un proiettile che era finito nel campetto dell’oratorio della sua chiesa, a due passi da luogo dell’agguato di oggi a Napoli. “Da quel giorno si è sparato tanto ma nessun omicidio – dice – oggi in questa zona c’erano mamme, bimbi che andavano a scuola, anziani che stavano venendo a messa”. Padre Modesto stava pregando nella cappellina “quando ho sentito tantissimi colpi di arma da fuoco”. “Sono uscito e ho visto che c’era una persona a terra – racconta – il tutto a pochi metri dalla scuola e dalla chiesa dove gli anziani stavano venendo a messa”. Luigi Mignano, la vittima dell’agguato, e il figlio Pasquale, papà del bimbo di tre anni, stavano accompagnando molto probabilmente con l’auto il piccolo all’asilo. “Fino a stamattina eravamo fiduciosi – aggiunge il parroco – c’era stata la manifestazione anticamorra un anno fa, l’incontro con Salvini, con la Municipalita’, con il sindaco. Insomma sembrava che le forze dell’ordine avessero assicurato maggiore sicurezza invece la situazione, concretamente, non sembra migliorata ma peggiorata. Sto da otto anni in questa parrocchia, si e’ sparato tanto ma non si era mai ammazzato nessuno. La ferocia e’ aumentata”. La chiesa San Giuseppe e San Giovanni di Lourdes si trova accanto al luogo dell’agguato e, sottolinea padre Modesto, “e’ l’unico punto di aggregazione del quartiere”. “Se vuoi andare al parco giochi devi venire qui, se vuoi giocare a calcetto devi venire qui – dice – organizziamo eventi di aggregazione. Oggi questo omicidio in un orario in cui i bimbi stavano andando a scuola, questa e’ ferocia”.

 

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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