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Cronache

La marcia per la cittadinanza dei “Neri Italiani”, il 9 maggio saranno in strada quelli che sono nati e vivono anche da 18 anni in Italia

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Una grande manifestazione organizzata dai “nuovi italiani” per rivendicare lo ius soli. La seconda generazione, quella costituita dai figli di immigrati, annuncia una grande marcia a Roma per la difesa dei diritti e lancia un appello alle forze politiche, in particolare al ministro dell’Interno Matteo Salvini, affinchè venga affrontato il tema della cittadinanza.

Ma un appello alla partecipazione è rivolto anche ai possibili ‘testimonial’ della manifestazione che si svolgerà a Roma, come Rami e Adam, i giovani eroi bambini del bus di San Donato Milanese, o star internazionali del mondo dello sport come Mario Balotelli o Moise Kean. “Almeno a un milione di italiani viene negato un diritto fondamentale. Vogliamo affrontare la questione della cittadinanza in maniera adulta, senza farci più influenzare dai partiti politici e riportare in Parlamento il tema della riforma dello ius culturae”, spiega l’associazione dei ‘Neri Italiani’.

 

L’evento, nato dal tam tam, su Facebook “tra i nuovi italiani” – così come spiegano – punta ad aggregare una serie di movimenti e realta’ sparse nel Paese per una serie di appuntamenti sul territorio nazionale, stabiliti in date che hanno un valore simbolico. “In un momento in cui si torna spaventosamente a parlare di ‘ius sanguinis’ abbiamo deciso di lanciare la marcia il prossimo 9 maggio, una data in cui si celebra la fine della seconda guerra mondiale in Europa ma anche è anche quella della proclamazione dell’impero da parte di Mussolini – spiega Amin, presidente di ‘Neri Italiani’ – A questa seguirà un altro evento il prossimo 2 giugno, giorno in cui fu conferita la cittadinanza degli Stati Uniti agli indiani d’America. La nostra, oltre ad essere una battaglia per i diritti civili e sociali è una lotta politica, in questo momento storico è importante rimarcare ciò che ci accomuna piuttosto che sottolineare ciò che ci divide”, conclude Amin, che si rivolge anche al premier Giuseppe Conte, ai vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e al leader Pd, Nicola Zingaretti. Elizabeth Arquinigo Pardo, la ragazza peruviana in Italia da 18 anni che scrisse a Salvini per chiedere la cittadinanza è una dei firmatari del coordinamento che organizza l’evento. Una manifestazione partita dal basso, organizzata da giovani che “non vogliono sentirsi traditi” in un Paese dove da sempre studiano, lavorano e ora rivendicano i propri diritti.

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Cronache

il giornalista Marc Innaro e la censura Rai: Russia demonizzata, Europa marginale

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Marc Innaro (foto Imagoeconomica in evidenza), storico corrispondente Rai da Mosca e oggi inviato dal Cairo, torna a parlare in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, affrontando con lucidità e tono critico le tensioni tra l’Occidente e la Russia, il suo allontanamento da Mosca e la crescente russofobia nelle istituzioni europee.

Dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, Innaro ha raccontato la Russia da dentro, cercando – come lui stesso dice – di “corrispondere” la realtà e il punto di vista di Mosca. Una scelta giornalistica che gli è costata accuse di filoputinismo e, di fatto, l’interruzione della sua esperienza russa da parte della Rai, ufficialmente per motivi di sicurezza legati alla nuova legge russa contro le “fake news”.

Ma Innaro contesta apertamente questa versione: “Quella legge valeva per i giornalisti russi, non per gli stranieri accreditati. Commissionai persino uno studio legale russo-italiano che lo dimostrò. Nessuno mi ascoltò”. A detta sua, la vera censura arrivava “non dai russi, ma dagli italiani”.

Nato, Ucraina e verità scomode

Un episodio televisivo emblematico segnò la sua posizione pubblica: una cartina sull’allargamento della Nato a Estmostrata in diretta al Tg2 Post, che gli offrì l’occasione per dire: “Ditemi voi chi si è allargato”. Una verità storica, sottolinea, che rappresenta “la versione di Mosca” e che fu raccontata anche da Papa Francesco, quando parlò del “latrato della Nato alle porte della Russia”.

Da lì in poi, dice Innaro, cominciò l’isolamento. Non gli fu consentito di intervistare Lavrov né di andare embedded con i russi nel Donbass, mentre altri inviati Rai furono autorizzati a farlo con le truppe ucraine, anche in territorio russo.

“La Russia non vuole invadere l’Europa”

Secondo Innaro, la narrazione di Mosca come minaccia globale è costruita ad arte: “La Russia è un Paese immenso con 145 milioni di abitanti. Come può voler invadere un’Europa da 500 milioni?”. L’obiettivo russo, dice, è sempre stato chiaro: la neutralità dell’Ucraina e il rispetto per le minoranze russofone.

Nel commentare le dichiarazioni dei vertici Ue e Nato, come quelle di Kaja Kallas o Mark Rutte, Innaro osserva che “alimentare la russofobia non aiuta a risolvere nulla” e ricorda che è grazie al sacrificio sovietico se l’Europa è stata liberata dal nazifascismo.

“L’Europa doveva includere la Russia”

La guerra, secondo Innaro, “diventa sempre più difficile da fermare”, anche per il consenso interno a Putin. Ma l’errore strategico dell’Occidente, dice, è stato non costruire una nuova architettura di sicurezza con la Russia dopo la Guerra Fredda: “Abbiamo più in comune con i russi che con altri popoli. Ma ora i 7/8 del mondo si riorganizzano e l’Europa resta ai margini”.

Un’analisi lucida e controcorrente, che rimette in discussione molte certezze del racconto dominante.

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Cronache

Una 14enne precipita dal terzo piano e muore nel Tarantino

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Una ragazza di 14 anni è morta dopo essere precipitata dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di Massafra (Taranto) dove viveva con i genitori. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma è deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Il pm di turno, a quanto si è appreso, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. La madre, che era con lei nell’appartamento, l’avrebbe vista lanciarsi dalla finestra. L’attività investigativa è affidata ai carabinieri.

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Cronache

Nove colpi contro l’auto di un incensurato a Nocera Inferiore

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Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un’auto a Nocera Superiore. Il fatto è accaduto nella frazione Citola. La vittima dell’intimidazione è un 30enne, incensurato. L’uomo, ascoltato dai carabinieri, non ha saputo fornire alcuna spiegazione su quanto accaduto. I militari del reparto Territoriale nocerino, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi. Non è escluso che i colpi siano partiti da due armi.

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