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Cronache

Calciatore ucciso a Napoli, la sorella ai giudici: siate severi, vogliamo giustizia

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Lacrime e rabbia ai funerali di Raffaele Perinelli, il ragazzo che sognava di diventare un campione del calcio ucciso per futili motivi da un 31enne

“Cari giudici, vorrei che queste parole arrivassero non alle vostre teste ma ai vostri cuori: Lello é stato ucciso e io e la mia famiglia siamo morti con lui. Vi chiediamo di essere severi con chi lo ha assassinato non per vendetta ma perché crediamo e vogliamo continuare a credere nella Giustizia”. É questo l’appello di Francesca Perinelli, sorella di Raffaele, il giovane calciatore ucciso a coltellate il 6 ottobre 2018, davanti a un circolo ricreativo di Miano, a Napoli, durante una lite per futili motivi con il 32enne Alfredo Galasso, accusato di omicidio doloso aggravato. Un omicidio di una brutalità impressionante. Il processo inizierá il 12 aprile, davanti al gip di Napoli Pietro Carola. “Vogliamo far emergere la volontà omicida di Galasso, – dice l’avvocato Enrico Di Finizio, legale della famiglia – coltivata e manifestata diversi giorni prima dell’omicidio essendosi armato di un coltello”.

“Chi ha accoltellato Lello, aspettandolo per 7 giorni per una banale lite, non ha colpito solo il suo cuore ma anche quello di un intero quartiere e di una intera città perchè lui era e potrà essere il simbolo di chi lotta contro tutto e tutti in un quartiere difficile e in una città difficile”. Sempre in un passaggio della lettera Francesca Perinelli, sorella di Raffaele, scrive ai giudici, si ricorda la parentela “pesante” che si portava sulle spalle in quanto figlio di un uomo ritenuto dagli inquirenti esponente del clan camorristico dei Lo Russo: “quel marchio brutto, falso e ingiusto sulla pelle se l’era tolto alzandosi tutte le mattine alle 6 per andare a scuola e poi al lavoro e inseguendo il suo sogno di calciatore”. “La nostra famiglia non naviga nell’oro – sottolinea – e per Lello sarebbe stato facile percorrere strade in discesa fuori dalla legalità, ma lui aveva scelto strade in salita… vi chiediamo giustizia per continuare a far vivere Lello e per continuare a dimostrare che il suo percorso era quello giusto e un coltello e una notte buia non possono fermarlo veramente. Qualcuno ha cercato di fermarlo. Non fermatelo anche voi”.

Domenica 7 aprile nel campo Arci di Scampia una partita ricorderá Lello che malgrado lavorasse si dedicava al calcio per emergere dalla periferia.

 

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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