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Cronache

Arriva la mini naja di 6 mesi, primo ok della Camera dei Deputati

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Corsi di e-learning, permanenza in caserme e strutture formative delle Forze armate ma anche studio dei valori della cittadinanza e della difesa della Patria e della conoscenza delle principali minacce alla sicurezza interna e internazionale: si articola in questo la ‘mini naja’ di sei mesi prevista dalla proposta di legge approvata dall’Aula della Camera con il solo voto contrario di Leu e che ora passa al Senato. La proposta di legge avvia un progetto sperimentale per valutare la possibilita’ di svolgere percorsi formativi in ambito militare, su base volontaria, rivolti a cittadini italiani diplomati di eta’ compresa tra i 18 e i 22 anni che “non abbiano tenuto nei confronti delle Istituzioni politiche dello Stato comportamenti che non diano garanzia di assoluta fedeltà alla Costituzione ed alle esigenze della sicurezza nazionale”. Il progetto di formazione semestrale di formazione in ambito militare, la cui frequenza non sara’ retribuita ma fara’ maturare crediti universitari e titoli per la valutazione ad ufficiale di complemento, si articola in corsi di studio in modalita’ e-learning, ma anche con la permanenza presso le strutture formative, operative e addestrative delle Forze armate e dell’Arma dei carabinieri. Sono previste sessioni formative per la comprensione del valore civico della difesa della patria quale sacro dovere di ogni cittadino, la cognizione degli alti valori connessi alla difesa delle istituzioni democratiche attraverso lo strumento militare in Italia e all’estero. Ma nei sei mesi di corso verranno anche approfonditi i principi fondamentali dell’ordinamento militare e la conoscenza delle principali minacce alla sicurezza interna e internazionale. Per sei mesi, dunque, i giovani studieranno le Istituzioni preposte alla protezione cibernetica nazionale, con una conoscenza approfondita del tema relativo all’evoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’ambito delle Forze armate e al conseguente sviluppo di adeguati sistemi di difesa cibernetica.

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Cronache

Fuoco a ristoranti e veicoli, fermato un 29enne a Napoli

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I carabinieri della compagnia Centro a Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine. E’ ritenuto gravemente indiziato di alcuni incendi appiccati in più punti nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dopo l’intervento sul posto e aver raccolto le denunce di alcuni commercianti del centro città, il 29enne avrebbe incendiato, nella notte tra il 7 e l’8 maggio, due ombrelloni posizionati all’esterno di altrettanti ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida.

Avrebbe poi dato alle fiamme due motorini parcheggiati in strada e tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini alle attività commerciali colpite e sono state spente dai vigili del fuoco Il 29enne, individuato nella Galleria Umberto I dopo un’intensa attività di indagine, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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Cronache

Turista travolta e uccisa a Palermo da auto pirata

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Una turista è stata investita e uccisa a Palermo da un pirata della strada. L’incidente è avvenuto la scorsa notte in corso Tukory, una strada del centro nei pressi della stazione centrale. Dopo l’impatto l’automobilista è fuggito via. La donna stava attraversando quando un’auto, una Smart secondo alcune testimonianze, l’avrebbe falciata lasciandola senza vita sull’asfalto. A costatare la morte i sanitari del 118. La Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno avviato le ricerche per risalire all’auto pirata che sarebbe già stata rintracciata. I rilievi sono stati eseguiti dalla sezione infortunistica della Polizia municipale.

La donna investita è uccisa è una turista polacca, Patrycja Bartosik Weder, di 31 anni. Era insieme al marito. Stava attraversando la strada. Soccorsa dai sanitari del 118 è stata portata in ospedale, ma era già morta.

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Cronache

Lutto nell’avvocatura, è morto Antonio Rossomando

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Lutto negli ambienti giudiziari: è morto Antonio Rossomando, torinese, uno degli avvocati penalisti più conosciuti e apprezzati in Italia. Aveva 90 anni. La notizia è stata data a Torino nel corso di un evento del Pd, al quale la figlia, Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, non ha potuto partecipare. Antonio Rossomando era nato a Tropea. Si laureò in giurisprudenza a Palermo nel 1956. La maggior parte della sua attività professionale si svolse a Torino. Fra il 2001 e il 2005 fu anche presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati torinesi.

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