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Reddito di cittadinanza, ecco tutto quello che c’è da sapere su domande, sanzioni per i furbetti e controlli già in atto di Finanza e Carabinieri

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Piu’ forze per i controlli sul reddito di cittadinanza, tra Guardia di Finanza e Carabinieri. Ma anche il ruolo di vicepresidente per Inps e Inail, da introdurre dopo l’accordo trovato all’ultimo sul ticket per la guida dell’istituto di previdenza, affidato al momento a Pasquale Tridico e Adriano Morrone. Sono alcune delle ultime novita’ in arrivo sul decretone: i lavori delle commissioni stanno andando avanti a singhiozzo, tra problemi tecnici di bollinatura degli emendamenti e, come denunciano le opposizioni, un tira e molla continuo tra i due azionisti di maggioranza, Lega e Movimento 5 Stelle, che “non sono d’accordo su niente”. Difficile ma non impossibile, sostengono sempre dalle opposizioni, che si riesca a rispettare l’approdo in Aula del testo, previsto al momento lunedi’, e scontata la richiesta di fiducia, sia per consentire ai deputati la volata finale per le elezioni in Basilicata, sia per dare tempo al Senato di chiudere poi l’iter di conversione prima della scadenza del provvedimento il 29 marzo. Ecco in sintesi le ultime proposte di modifica:

ARRIVA AUDITEL PER VALUTAZIONE REDDITO: Tra le proposte di governo e relatrici (Elena Murelli e Dalila Nesci) spunta una sorta di ‘auditel’ per la valutazione del reddito di cittadinanza. Un campione di famiglie sara’ sottoposto a test per verificare come funziona la misura, ottenendo in cambio l’esenzione dagli obblighi legati al reddito, tranne quello di dare disponibilita’ al lavoro e accettare offerte congrue.

6 MESI PER ADEGUARE DOMANDE A NUOVI REQUISITI: tra le proposte, ancora in attesa del via libera delle commissioni, anche quella per fare salve le domande presentate in queste settimane, prima dell’approvazione definitiva del decretone. Queste istanze, che nei primi dieci giorni viaggiano attorno alle 100mila, si basano sui requisiti e sulla documentazione richiesta dal testo originale del decreto, senza tenere conto delle modifiche parlamentari, dalla certificazione patrimoniale dei Paesi d’origine per i cittadini extracomunitari approvata al Senato a quella, che ha ricevuto l’ok alla Camera, dell’Isee congiunta anche per i genitori non sposati e non conviventi.

STRETTA SU ACCESSO REDDITO A GENITORI SINGLE: le commissioni Affari sociali e Lavoro di Montecitorio hanno approvato anche alcuni altri emendamenti presentati da governo e relatrici, come la stretta per evitare i ‘finti’ genitori single. Una previsione che pero’ andra’ a impattare su tutte le coppie di genitori non sposate e non conviventi, che dovranno presentare l’Isee congiunta, anche magari quando uno dei due non si occupa, almeno dal punto di vista economico, dei figli minori.

MINI-AIUTO A FAMIGLIE CON DISABILI: e’ arrivato anche il via libera al ritocco per venire incontro alle famiglie con disabili, che alza le soglie dei requisiti patrimoniali e rivede la scala di equivalenza, consentendo, in particolare ai nuclei numerosi, di ricevere 50 euro in piu’ al mese (con il sussidio che passa da massimo 1.330 euro a massimo 1.380 euro). Ok anche alla possibilita’ di chiedere il reddito anche nei patronati.

PIU’ CARABINIERI E GDF PER I CONTROLLI: dovrebbero essere approvate invece nelle prossime ore le proposte che aumentano gli ispettori sul campo per scovare i ‘furbetti’ del reddito: “Nessuno restera’ sul divano”, assicura il sottosegretario all’Economia Laura Castelli, grazie all’iniezione di 100 finanzieri aggiuntivi e di 65 carabinieri per la tutela del lavoro in piu’.

STOP REDDITO SE SI HANNO GUAI CON LA GIUSTIZIA – In base a quanto approvato in commissione, la sospensione del beneficio (compresa la pensione di cittadinanza) arriva non solo per condanne definitive, ma anche in caso si sia indagati o imputati.

NIENTE REDDITO SE SI HANNO CASE ALL’ESTERO – Nuova stretta sugli stranieri: non si potranno richiedere reddito e pensione di cittadinanza se si posseggono immobili del valore superiore a 30.000 euro non solo in Italia ma anche all’estero.

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Napoli: ‘meglio in carcere che a casa con mia moglie’ e si fa arrestare

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Preferisce il carcere agli arresti domiciliari con la moglie e si fa arrestare. È successo a Napoli, dove un 33enne del centro storico ha evaso i domiciliari presentandosi ai Carabinieri nella Caserma Pastrengo. Qui l’uomo ha chiesto di parlare con un maresciallo, spiegando che non voleva più scontare la pena in casa ma in carcere, lontano dalla moglie con la quale poco prima aveva litigato, decidendo così di uscire dall’abitazione. I Carabinieri lo hanno arrestato per evasione. Il 33enne ha così trascorso la notte in camera di sicurezza, in attesa di conoscere la decisione del giudice sul suo prossimo collocamento.

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Arrestato usuraio, aveva presta 250mila euro e ne pretendeva 1,5 mln

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Dopo aver prestato 250mila euro a un imprenditore caduto in difficoltà economiche, ha preteso la restituzione di oltre 1,5 milioni di euro. E quando lo stesso imprenditore, non riuscendo a sostenere il piano di ammortamento, è diventato non regolare nei pagamenti, è scattata un’escalation di gravi minacce rivolte a lui e ai suoi familiari. Un uomo residente a Scafati (Salerno), pregiudicato, è stato arrestato dalla Polizia di Stato in quanto gravemente indiziato di tentata estorsione aggravata e usura aggravata.

La vicenda è stata ricostruita attraverso le indagini condotte dalla Squadra mobile di Salerno e dal Commissariato di Nocera Inferiore, con il coordinamento della Procura di Nocera Inferiore, scattate a seguito della denuncia presentata dalla vittima. L’uomo arrestato aveva concesso all’imprenditore prestiti a tassi usurari per un importo complessivo di 250mila euro, imponendo la restituzione del mutuo con rate mensili di 18mila euro per la durata di 7 anni, pretendendo quindi in corrispettivo una somma complessiva pari a 1.512.000 euro.

L’imprenditore, che si era già visto negare ogni richiesta di rimodulazione del debito da parte dal creditore, non riuscendo a sostenere il piano di ammortamento, di recente era diventato non regolare nei pagamenti e, a fronte di ciò, si era vista imposta la dazione di ulteriori somme a titolo di “penale”. All’aumento dell’insoluto, l’indagato ha quindi attuato un’escalation di gravi minacce rivolte alla vittima e ai suoi familiari, presentandosi più volte nella sede dell’attività commerciale e stazionando nei paraggi in attesa dell’imprenditore.

In occasione dell’ultimo incontro, in particolare, l’indagato ha minacciato la vittima e sua figlia, arrivando quasi ad aggredire fisicamente quest’ultima, pretendendo l’immediato pagamento delle somme imposte dietro la minaccia di gravi e violente ritorsioni, prospettando l’incendio dell’impresa, nonché imponendo la sottoscrizione di atti fittizi di trasferimento di proprietà. A seguito di perquisizione nell’abitazione dell’indagato è stato trovato denaro contante per complessivi 65mila euro e oggetti preziosi, nascosti nel doppio fondo di un mobile.

Le indagini hanno consentito di far emergere come l’imprenditore si fosse rivolto all’uomo arrestato per far fronte alle asfissianti pretese economiche di altro soggetto, il quale a sua volta gli aveva imposto tassi di interesse usurari. Questo ulteriore soggetto, già destinatario di un decreto di perquisizione e sequestro, e la moglie dell’arrestato, intervenuta a sua volta per sollecitare le riscossioni usurarie, sono indagati a piede libero.

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Uomo morto dopo caduta in strada ma carabinieri indagano

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Un uomo di origina africana tra i 35 e i 45 anni è morto la notte scorsa all’ospedale del Mare di Napoli. L’uomo, al momento non identificato, era arrivato verso le 18 di ieri in codice rosso per “trauma cranico isolato ed otorragia”. La vittima è deceduta per arresto cardiocircolatorio e da una prima ricostruzione i militari hanno accertato che il personale del 118 aveva soccorso l’uomo in piazza del mercato altezza Caritas. Le cause del decesso sembrano essere riconducibili a una caduta. Indagini in corso da parte dei carabinieri della stazione Napoli Borgo Loreto con la Procura di Napoli che ha disposto il sequestro della salma per il successivo esame autoptico.

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