Lorenzo Fontana, veronese, compirà 39 anni il 10 aprile. É ministro alla Famiglia e alla Disabilità dal primo giugno del 2018 in quota Lega Nord. Diciamo che ha un carattere risoluto. E che le sue dichiarazioni ai media, in genere sono dichiarazioni di guerra che non passano mai inosservate. Su unioni civili, gay, aborto e pro life ha sollevato piú polemiche lui in un anno che Renato Brunetta in tutta la sua vita politica. Chi non lo ama lo definisce omofobo, retrogrado, irrispettoso della dignità delle persone, specie omosessuali. Sono alcune delle accuse che sono state mosse al  ministro della Famiglia e della Disabilità. Sui social scatenò un’ondata di indignazione fin dalle prime dichiarazioni rese a poche ore dal giuramento: “Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà” affermò, spiegando che la famiglia è solo quella “naturale”, mentre quelle arcobaleno “per legge non esistono”. Oggi il ministro Fontana é stato a Napoli per tenere una lezione di formazione politica all’Accademia federale della Lega. É un corso che si sviluppa attraverso 8 tappe. Il corso riservato ad amministratori locali e dirigenti della Lega al Sud é cominciato lo scorso mese di dicembre. Ultima tappa è prevista entro la fine di marzo. Tutte le lezioni sono state tenute presso l’Hotel Ramada, albergo a ridosso della stazione ferroviaria di Napoli. Trattati temi che vanno dalla comunicazione alla negoziazione politica, alla geopolitica passando per la gestione degli organi statali. Nella lezione di oggi di Fontana ai giovani dirigenti legisti gli argomenti sono stati tanti. Ha parlato del declino politico di Berlusconi. Dei suoi rapporti con Salvini. Della sua tesi di laurea nel 2011 sul sovranismo. Della migrazione economica. Della famiglia e di tante altre cose che certo non sono mai neutre. Perché Fontana é uno che ‘divide’. Piaccia o no. Ascoltatelo…