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Cronache

Ponte Genova, c’è il rischio amianto: non si abbatterà la pila 8 con l’esplosivo

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Ci sono tracce di amianto naturale, il crisotilo, nel cemento armato della pila 8 dell’ex viadotto Morandi. Tracce che, secondo quanto appreso a margine della Commissione esplosivi riunitasi in prefettura, sono infinitesimali ma potrebbero in via ipotetica costituire un rischio se ‘sparate’ nell’aria da 170 chili di gelatina esplosiva saturata in ‘carote’ di un metro e mezzo. Per questo, la Commissione non ha dato il nulla osta per la tanto attesa operazione di abbattimento in esplosione controllata della pila 8, un’operazione che era, o sara’, anche il simbolo dell’inizio della fine. A dare l’annuncio che l’operazione di abbattimento della pila 8 era in standby, rinviata comunque a data da destinarsi e’ stato Danilo Coppe, patron della Siag, l’azienda di esplosivistica civile cui e’ stata affidata la parte della demolizione di ponte Morandi. “Siamo in stand by – ha detto -. Devono essere perfezionate le analisi” sulle fibre di crisotilo trovate nel cemento. “Si tratta di quantita’ minime rilevate grazie a alcune indagini ‘spinte’ che al momento non hanno eguali come livello di approfondimento” ha sottolineato Gabriele Mercurio, ingegnere di polizia mineraria e membro della Commissione esplosivi. “Senza ok della commissione esplosivi noi non ci muoviamo, quindi dobbiamo lavorare con i tecnici di Asl e Arpal per trovare una giusta progettazione per la demolizione della pila 8 che metta insieme tutte le misure che servono per garantire l’incolumita’ dei cittadini e degli operatori del cantiere”: il sindaco Bucci, in serata, conferma lo stop imprevisto ma ribadisce che “se esiste un piano B per la pila 8 non c’e’ alternativa per gli altri due piloni.

Marco Bucci. Commissario per la Ricostruzione

Ma il ponte va abbattuto – sottolinea – e quindi dobbiamo trovare una via che permetta di utilizzare l’esplosivo su tutte le pile senza rischi per la salute”. Per ora la prima data utile per l’operazione rinviata e’ quella di sabato 16 marzo. “Abbiamo gia’ modificato il project plan – sottolinea Bucci -, ma dobbiamo cercare di non perdere di vista la data del 31 marzo per l’inizio della ricostruzione”. Intanto dalla procura arriva la notizia che il numero degli indagati nell’indagine avviata per il crollo del Morandi sta crescendo: oggi, tra dirigenti di Aspi, Spea e Mit, sono stati trenta gli avvisi di garanzia recapitati (ce ne sono gia’ 21 e due societa’, Aspi e Spea per omicidio colposo plurimo, disastro colposo, attentato alla sicurezza dei trasporti, lesioni colpose). Per alcuni e’ ipotizzato anche il reato di falso per le relazioni sullo stato del viadotto non corrispondenti alla realta’. Le persone indagate, secondo gli inquirenti, avevano tutte una posizione di garanzia per quanto riguarda le manutenzioni e i controlli.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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