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Cronache

Legittima difesa e visita di Salvini in carcere all’imprenditore che ferì il ladro che voleva derubarlo, Magistratura indipendente rompe con l’Anm

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“Con riferimento al comunicato della Giunta esecutiva centrale dell’Anm emesso ieri, ci vediamo costretti a segnalare che tale documento è stato deliberato a stretta maggioranza, ovvero con un solo voto di scarto, quello del presidente dell’associazione. Il nostro voto contrario, di cui non si è voluto dare formalmente atto (così come non è stata accolta la nostra richiesta di discutere della questione in una riunione di giunta piuttosto che in una limitante chat), è fondato sul fatto che le dichiarazioni del ministro dell’Interno, rese dopo la visita in carcere all’imprenditore di Piacenza Angelo Peveri, in nessuna parte ci sono apparse lesive dell’operato dei magistrati, che hanno agito sulla base delle leggi attualmente vigenti”. Lo sottolinea una nota dei componenti di Magistratura Indipendente del Comitato Direttivo Centrale dell’Anm, tra i quali il vicepresidente dell’Anm Giancarlo Dominijanni.

“Se la politica vuole legiferare in materia di legittima difesa – prosegue la nota di Magistratura Indipendente – i magistrati possono formulare considerazioni tecniche ma devono astenersi dall’emettere comunicati che l’opinione pubblica rischia di interpretare in chiave politica. Risulta che il Ministro, peraltro autore in passato di inaccettabili dichiarazioni contro la magistratura, abbia dichiarato l’intenzione di sollecitare un provvedimento di grazia. Circostanza che, al netto dei tecnicismi sui soggetti legittimati, vieppiù esclude ingerenze sull’operato della magistratura”. “Riteniamo – aggiunge ancora Mi – che l’attività della Giunta non possa essere ridotta a quella di un organo che manifesta dissenso inseguendo le dichiarazioni politiche che si susseguono con una cadenza pressoche’ quotidiana. Difendere le prerogative della magistratura non deve mai trasmodare in prese di posizioni politiche. Non siamo interessati ad un clima di perenne scontro, giacche’ le critiche rischiano di essere percepite solo come iniziative contro o a favore di questa o quella parte politica. Siamo di fronte ad una strategia interna che intende elevare il livello di tensione, e non crediamo che cio’ vada nella direzione della tutela dei compiti assegnati ai magistrati”. “Occorre uscire da un simile corto circuito mediatico e culturale e veicolare piuttosto ai cittadini le gravi difficolta’ nelle quali i magistrati sono chiamati ogni giorno a operare. Le polemiche ci allontanano dalla ricerca di soluzioni ai veri problemi strutturali che affliggono il Paese. Riteniamo inaccettabile che non si sia voluto prendere atto e dare conto della divergenza, cosi’ come e’ stato ancor piu’ inaccettabile rifiutare di attendere la riunione gia’ fissata per il giorno 26 febbraio, in cui potersi confrontare in modo piu’ ragionato, pacato e costruttivo”, rileva ancora la nota di Mi. “E’ molto grave che sia stato censurato il carattere collegiale della Giunta, un valore che andrebbe, invece, sempre preservato, perche’ dal confronto dialettico, autentico, non urgente, a volte possono prendere forma le decisioni migliori”, conclude la nota.

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Cronache

Truffa con ecobonus, la Finanza sequestra 1 miliardo di euro

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I finanzieri del Comando Provinciale di Savona hanno condotto una complessa attività di indagine nel settore dei crediti d’imposta, riconducibili a bonus in materia edilizia ed energetica, con particolare riferimento all’ Ecobonus e al Bonus facciate che ha portato al sequestro preventivo disposto dal gip di un miliardo di euro da eseguire sul cassetto fiscale di 311 soggetti economici coinvolti, detentori dei crediti d’imposta. Durante le indagini Finanza e agenzia delle Entrate hanno accertato come i crediti d’imposta fossero del tutto inesistenti perché con false fatture per lavori ancora da eseguire su immobili di proprietà di residenti nel savonese.

Una truffa replicata su scala nazionale da altre aziende del settore, in molti casi vere e proprie società fantasma oltreché evasori totali o con volumi d’affari inconsistenti, prive di immobili a cui poter associare le lavorazioni edilizie finalizzate all’agevolazione fiscale così come di fatture che comprovassero l’esecuzione dei lavori.

Alcuni dei soggetti coinvolti sono anche risultati percettori del reddito di cittadinanza, altri sono gravati da precedenti penali specifici, tra i quali si annoverano anche reati nel settore della spesa pubblica, altri ancora avevano generato e/o accettato crediti con soggetti con cui avevano un legame di parentela.

Una parte delle persone coinvolte aveva già effettuato la compensazione, conseguendo illeciti e consistenti vantaggi fiscali, mentre un’altra aveva acquistato blocchi di crediti fittizi dal valore nominale di centinaia di milioni di euro a fronte di un corrispettivo irrisorio effettivamente versato. La Gdf ha eseguito 85 perquisizioni nei confronti delle società che dei relativi rappresentanti legali, con l’impiego di oltre 250 militari in Liguria, Piemonte, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia.

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Cronache

Bari, omicidio di Poggiofranco, un arresto

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Dalle prime luci dell’alba, in Canosa di Puglia, la Polizia di Stato di Bari sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile dell’ideazione e dell’esecuzione di un omicidio, consumato nel quartiere Poggiofranco di Bari, il 18 dicembre scorso.
I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Bari, alla presenza del Procuratore della Repubblica.

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Cronache

Anziana investita e uccisa a Napoli, caccia a pirata strada

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Una donna anziana e’ morta a Napoli, vittima di un pirata della strada. Alle 18.15 circa di ieri, in via Labriola, sulla carreggiata in direzione via E. Ciccotti, R.R., 80 anni, e’ stata investita mentre attraversava la strada. Secondo prime ricostruzioni, un’auto si era fermata per consentire il passaggio alla signora, ma una Citroen di colore blu scuro, nel tentativo di sorpassare questa vettura, ha investito la donna e poi e’ fuggita. La Polizia Locale e’ impegnata nelle indagini per identificare il conducente e il veicolo coinvolto. La vittima era stata trasportata all’ospedale Cardarelli in stato di incoscienza e dopo poche ore e’ deceduta.

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