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Cronache

Catturato in Thailandia il boss del narcotraffico Daniele Lollo, doveva scontare 6 anni di carcere in italia ma si godeva la vita sulle spiagge di Phuket

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È stato espulso dalla Thailandia Daniele Lollo, 52 anni, latitante internazionale arrestato a Phuket il 29 gennaio scorso. Le autorità di Bangkok l’hanno messo su un aereo di linea diretto verso l’Italia e appena arrivato all’aeroporto di Malpensa è stato tratto in arresto dalle autorità italiane.  A firmare il decreto di espulsione  a carico dell’italiano il capo della Polizia thailandese. Lollo è ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica del Paese a causa dei suoi precedenti per spaccio di droga. L’ordine è stato fatto immediatamente eseguire. L’arresto dell’uomo era arrivato grazie alle forze di sicurezza italiane presenti a Bangkok, che hanno operato in sinergia con l’Interpol thailandese e cioè  lo SCIP – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – ed il coordinamento dell’Esperto per la Sicurezza della Direzione Centrale della Polizia Criminale per il Sud est Asia ed Oceania, il dottor Andrea Vitalone. Daniele Lollo è stato arrestato a Phuket mentre si godeva il sole e la brezza del mare delle splendide spiagge thailandesi.

Evaso oltre 7 anni fa dagli arresti domiciliari, il pregiudicato era riuscito a far perdere le sue tracce, dandosi alla sua dorata latitanza sull’isola di Phuket. Il ricercato era stato condannato a 6 anni e 10 mesi di reclusione per spaccio di ingenti quantità di cocaina e marijuana.

La sua cattura, effettuata dalla polizia thailandese con l’ausilio degli uomini della polizia italiana in Asia, è avvenuta dopo un lungo pedinamento, dopo che il latitante era stato localizzato attraverso il telefono cellulare che aveva in uso. Lollo al momento dell’arresto stava parcheggiando il proprio scooter. Il locale Ufficio Immigrazione ha trasferito immediatamente l’arrestato nella capitale, dove è stato ristretto nel centro di detenzione provvisoria di Suan Plu fino alla partenza. Adesso sconterà in Italia la condanna che gli era stata inflitta.

In Thailandia spesso gli investigatori italiani di supporto nel Paese hanno consentito catture eccellenti come quella di Vito Palazzolo, ufficialmente magnate sudafricano in realtà considerato il cassiere di Cosa Nostra, fatto che lui ha sempre negato, esperto riciclatore di denaro, molto vicino ai principali narcotrafficanti italo-americani nonché tesoriere di Bernardo Provenzano e Totò Riina. Tra le amicizie importanti il conte Ricki Agusta del quale Palazzolo era vicino di casa in Sudafrica. Per sfuggire a una richiesta d’arresto temporaneo Palazzolo si era spostato a Hong Kong e poi in Thailandia dove è stato fermato dalla polizia locale all’aeroporto di Bangkok in seguito ad operazione Interpol.

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Muore poche ore dopo un intervento alla spalla, due indagati

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Un uomo di 53 anni, di Motta di Livenza (Treviso), apparentemente in perfette condizioni di salute, è stato trovato morto, nel letto della sua stanza, in ospedale a San Vito al Tagliamento (Pordenone), poche ore dopo un ordinario intervento chirurgico di ortopedia alla cuffia dei rotatori. Da quanto è stato accertato, tutti gli esami pre-operatori risultavano nella norma. Sulla vicenda, la Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un fascicolo d’inchiesta, indagando per omicidio colposo l’ortopedico e l’anestesista che hanno eseguito l’intervento. Si tratta di un atto dovuto, a tutela delle garanzie difensive. Mercoledì prossimo è stata fissata l’autopsia del medico legale incaricato, Antonello Cirnelli, per capire le cause della morte. All’esame potranno essere nominati anche i periti degli indagati.

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La Procura di Milano chiede di processare la ministra Santanchè per truffa

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La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e per altre due persone, tra cui il compagno della ministra Dimitri Kunz, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid.

La richiesta di processo segue la chiusura delle indagini su questa tranche del “pacchetto Visibilia” che era arrivata il 22 marzo. Così come l’avviso di conclusione indagini, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda, oltre alla senatrice di FdI e ministra del Turismo, il compagno Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, oltre alle due stesse società. Secondo l’accusa, non solo in quel periodo, dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022”, ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria, ossia a prendere le decisioni, erano Santanchè e Kunz, ma entrambi, assieme a Concordia, sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente”, per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid.

L’aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi della Procura guidata da Marcello Viola nelle indagini hanno raccolto a verbale le parole dei dipendenti, i quali avrebbero confermato che la ministra sapeva: sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l’istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, “direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società”. In particolare, come si legge negli atti delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, oltre 36mila euro “a vantaggio della Visibilia Editore”, per sette dipendenti, e quasi 90mila euro a favore della Concessionaria su sei lavoratori.

A Santanchè, così come agli altri due, viene contestato di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, quando invece svolgevano le “proprie mansioni” in “smart working”, come Federica Bottiglione, l’ex manager che con la denuncia ha fatto scattare le indagini. Nel mirino dei pm pure le integrazioni che sarebbero state date per compensare le minori entrate della Cig rispetto a quelle dello stipendio: una “differenza”, scrivono i pm, che sarebbe stata corrisposta con “finti rimborsi per ‘note spese'”. L’unico a farsi interrogare dopo la chiusura indagini è stato Concordia. La senatrice di FdI è accusata anche di falso in bilancio, assieme ad altre 16 persone e tre società, nella seconda tranche del “pacchetto Visibilia”, anche questa già chiusa e per la quale nelle prossime settimane ci sarà la richiesta di processo.

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Ancora frane e pioggia, ma il maltempo ha le ore contate

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Ultime e ore di pioggia e maltempo sulla penisola, nel weekend torna la primavera con il sole e temperature primaverili. La pioggia ha, infatti, continuato imperversare nel Nord Italia, soprattutto sui settori alpini e sul Friuli Venezia Giulia. In Liguria la frana di un enorme masso – causata dalle forti precipitazioni di ieri – ha portato alla chiusura della strada statale 532 di Sestri Levante con notevoli disagi per lavoratori e studenti pendolari. In Lombardia, il Centro funzionale monitoraggio rischi, ha diramato un’allerta codice giallo per il rischio idrogeologico, a causa dei “rovesci sparsi e locali temporali dapprima a ridosso dei settori prealpini e successivamente anche su parte della pianura”. Situazione simile anche al Centro, con forti precipitazioni nella mattinata su Umbria, Toscana e Lazio.

Il pomeriggio, tuttavia, ha visto le precipitazioni spostarsi sulle regioni adriatiche – Marche, Abruzzo e Puglia – con anche occasionali grandinate che si sono alternate a sporadiche schiarite. Al Sud, invece, la pioggia ha colpito soprattutto la Campania, la Calabria Tirrenica e la Puglia. Sardegna e Sicilia, invece, hanno visto un tempo in gran parte soleggiato. Saranno proprio le isole, nel fine settimana, a beneficiare maggiormente del ritorno del bel tempo. Le temperature massime, infatti, toccheranno i 30 gradi in Sardegna e i 28 in Sicilia.

Sul resto della penisola – nonostante un notevole miglioramento delle condizioni metereologiche – le temperature faticheranno a salire sopra i 22-23 gradi. In particolare, nella giornata di sabato, il sole splenderà sia al Nord che al Sud. Al Centro, invece, il bel tempo sarà prevalente, ma con alcuni possibili rannuvolamenti sulle regioni adriatiche nel corso della mattinata. Nella giornata di domenica il clima si manterrà gradevolmente primaverile e soleggiato in tutta Italia. Le uniche zone interessate da possibili rannuvolamenti e occasionali precipitazioni saranno i settori alpini e la Toscana settentrionale. Tra mercoledì e martedì della prossima settimana torneranno, invece, le piogge al Centro-Nord e progressivamente nel meridione con un leggero calo termico. Solo in prossimità del weekend del 11-12 maggio si potrebbe vedere una stabilizzazione del meteo con un sensibile aumento delle temperature.

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