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Cronache

Choc a Padova, uomo accoltellato e bruciato: sotto torchio due stranieri

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Si chiuderà quasi certamente nelle prossime ore il cerchio dei carabinieri di Padova attorno all’ assassino di un cittadino indiano irregolare, Hoshiar Singh, 40 anni compiuti il 10 gennaio, ucciso a coltellate e poi dato alle fiamme. In caserma, dalle sette di oggi, sono sotto pressante interrogatorio da parte del magistrato di turno due stranieri nei confronti dei quali, per il momento, non e’ stato mossa alcuna accusa. Ma non ci vorra’ molto per il Nucleo Investigativo dell’Arma patavina a dare una svolta all’indagine. Sotto i riflettori dei carabinieri ci sono un pakistano di 39 anni e un indiano di 36, entrambi con un permesso di soggiorno regolare. Quest’ultimo, secondo quanto si e’ appreso viveva insieme alla vittima al piano terra di un palazzo suddiviso in quaranta appartamenti, nel quartiere piuttosto ‘a rischio’ dell’Arcella, tutti abitati da famiglie di varie etnie. I militari erano stati chiamati al 112 intorno alle 6 perche’ era in corso una lite, particolarmente animata, tra due stranieri. E’ stato appurato poi che erano un indiano e un suo vicino di casa pakistano il cui appartamento e’ nello stesso pianerottolo. Intervenuta per calmare gli animi tra i due, l’Arma ha sentito subito l’odore acre del fumo uscire dall’ appartamento dell’indiano e ha preferito far intervenire i vigili del Fuoco. Poi con i pompieri gli investigatori sono entrati nella casa scoprendo, nella camera da letto, il corpo esanime di un uomo al cui cadavere era stato dato fuoco dopo averlo coperto con le lenzuola, plaid e vari abiti. E’ stato quindi chiamato il magistrato di turno ed anche il medico legale il quale, giunto sul posto, ha accertato che la vittima, oltre ad essere bruciata in gran parte del corpo, era stata colpita varie volte anche alla gola con un un’arma da taglio, forse un coltello. Non si esclude che l’omicidio possa essere avvenuto la scorsa notte. L’arma non sarebbe stata recuperata. L’abitazione e’ stata posta sotto sequestro, mentre la salma di Singh e’ stata portata, su disposizione del magistrato, all’obitorio dell’ospedale di Padova. Il coinquilino della vittima e il pakistano invece direttamente in caserma dove si attende l’epilogo della vicenda.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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