“Le valutazioni è meglio farle alla fine”, dice Aurelio De Laurentiis. Non dice «Conte resta», parola che tutti si aspettavano nel collegamento con Radio Crc. Il presidente del Napoli sceglie il silenzio sulle certezze e si rifugia nella prudenza. Ma intanto il clima resta teso: la frattura che rischia di consumarsi non ha radici economiche o contrattuali, ma tecniche e strutturali. Antonio Conte è molto contrariato per le condizioni dei campi di Castel Volturno, ritenute responsabili dell’alto numero di infortuni che hanno minato il cammino della squadra.
IL MALUMORE DI CONTE
Conte lo ha detto chiaramente dopo la vittoria con il Monza: «Neres ha avuto un problema al soleo, forse dovuto ai campi di Castel Volturno che andrebbero rifatti». È solo l’ultimo episodio in una stagione in cui diversi acciacchi muscolari hanno rallentato il lavoro del tecnico. Il problema, dunque, è strutturale. Non si tratta di richieste di mercato o budget insoddisfacenti (che pure Conte ha avanzato con chiarezza): è una questione di metodo e serietà. E il tecnico salentino non conosce compromessi.
DE LAURENTIIS PRENDE TEMPO
Il presidente, come da abitudine, non si sbilancia. Ma la storia recente insegna che le sue promesse pubbliche sugli allenatori vanno spesso in frantumi. Come quando assicurò la permanenza di Mazzarri prima del Barcellona e il giorno dopo annunciò Calzona, o come con Spalletti che, dopo l’annuncio di conferma, lasciò per l’anno sabbatico.
Adesso De Laurentiis assicura che il progetto Napoli andrà avanti e che «nei prossimi anni ci divertiremo ancora», ma nessuna parola diretta su Conte. Sa bene che un nuovo addio sarebbe l’ennesima frenata in un progetto che dopo lo scudetto sembrava destinato a durare nel tempo.
IL CENTRO SPORTIVO E LE PROMESSE
Il patron annuncia che i lavori per il nuovo centro sportivo partiranno il primo settembre a Qualiano, con l’obiettivo di inaugurarlo nel 2026, anno del centenario del club. Ma anche qui prevale la cautela: troppe le promesse non mantenute in passato, come quella dello stadio a Bagnoli.
Sullo Stadio Maradona, De Laurentiis apre alla possibilità di migliorie, ma evidenzia tutti i problemi strutturali: «La pista d’atletica non ci deve essere, e ricentrare il campo significherebbe demolire la tribuna autorità». Resta tutto in alto mare.
IL NAPOLI DEI PROSSIMI ANNI
Il film sullo scudetto e la stagione raccontata attraverso immagini cinematografiche è il sogno del presidente, che pensa già a un racconto annuale per tenere unito il tifo. Ma per il presente c’è una realtà: Conte vuole garanzie, non solo sul mercato ma anche sulle strutture e sull’ambiente di lavoro. Vuole professionalità, standard elevati, competenza. Non solo sogni.