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Cronache

Tragedia della funivia del Faito: il video della caduta acquisito dalla Procura

Il filmato della stazione a monte conferma la dinamica dell’incidente. Le salme restano sotto sequestro, lutto e commozione a Castellammare

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Un video agghiacciante ripreso da una telecamera della stazione del Monte Faito ha immortalato gli istanti in cui la cabina della funivia, ormai a pochi metri dall’arrivo, si è spezzata e precipitata nel dirupo sottostante, provocando la morte di quattro persone e il ferimento gravissimo di un giovane sopravvissuto. Il filmato è stato acquisito dalla Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Secondo indiscrezioni, i primi avvisi di garanzia potrebbero essere notificati a breve.

La dinamica: il cavo spezzato, il pilone, la caduta nel bosco

Il video confermerebbe il racconto di un testimone oculare: la cabina, durante la fase di rallentamento, avrebbe iniziato a ondeggiare, poi trascinata giù dal cavo traente spezzato, avrebbe urtato violentemente uno dei piloni prima di schiantarsi nel fitto bosco sottostante. Tutti i passeggeri sono stati sbalzati fuori dalla struttura.
«Sembrava uno scenario di guerra», ha dichiarato Salvatore Criscuolo, responsabile del 118, presente sul luogo della tragedia: «I corpi erano dilaniati. Solo uno dei passeggeri era cosciente, lo abbiamo stabilizzato e trasportato in elicottero. Abbiamo operato in silenzio, senza più dirci una parola fino a quando non siamo scesi giù dalla montagna».

Le vittime: identificate le quattro persone decedute

Ieri mattina, nella sala mortuaria del cimitero di via Napoli a Castellammare, sono stati ricomposti i corpi delle quattro vittime, in condizioni così drammatiche da costringere due addetti dell’obitorio a interrompere il lavoro per l’emozione.
Le vittime sono:

  • Carmine Parlato, 59 anni, operatore della funivia dell’Eav

  • Janan Suleiman, 26 anni, cittadina israeliana di origine palestinese

  • Graeme Derek Winn, 65 anni, e Elaine Margaret Winn, 58 anni, entrambi inglesi, marito e moglie

L’unico superstite, Thabet Suleiman, 23 anni, fratello di Janan, è in condizioni critiche ma stabili all’Ospedale del Mare di Napoli. I suoi familiari sono arrivati in serata da Israele per stargli accanto. La comunità palestinese in Campania ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa della connazionale.

Le quattro salme restano sotto sequestro, in attesa del riconoscimento ufficiale e delle autopsie disposte dalla magistratura. Solo dopo si potrà stabilire la data dei funerali.

Indagini e sequestro dell’impianto

L’intera funivia è stata posta sotto sequestro, così come i resti della cabina e le due stazioni. Le riprese con i droni dei vigili del fuoco continuano nella zona dell’incidente. In piazza Unità d’Italia, davanti alla stazione a valle, i cittadini hanno lasciato candele e fiori in segno di lutto.

Emergenza elettrica a Quisisana e intervento del prefetto

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, è tornato a Castellammare per seguire l’evolversi della situazione e ha annunciato una soluzione per le 517 famiglie rimaste senza energia elettrica nella zona di Quisisana a causa del cedimento del cavo della funivia.
Enel, per sicurezza, aveva disalimentato le linee e attivato procedure straordinarie per ripristinare l’energia: ieri sera, 464 utenze sono state riattivate, per le restanti si è intervenuti con gruppi elettrogeni della Protezione Civile regionale.

Lutto cittadino e sospensione degli eventi pasquali

A Castellammare di Stabia è stato proclamato il lutto cittadino. Il sindaco Luigi Vicinanza ha partecipato all’ultima parte della Via Crucis diocesana, annullando tutti gli eventi pasquali. Una città ferita, in attesa della verità.

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Domani i funerali della bimba di 4 anni morta nel Napoletano

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Si svolgeranno domani, alle ore 16 nella parrocchia di San Nicola di Castelvenere (Benevento) i funerali di Alessandra, la bambina di 4 anni morta in circostanze ancora da chiarire in un’abitazione di Tufino, in provincia di Napoli, nella notte tra il 14 e 15 dicembre dello scorso anno, dopo una caduta da una scala a chiocciola. Lo rende noto Alessandro Di Santo, sindaco di Castelvenere, dove la bimba risiedeva ufficialmente. Sulle cause, non del tutto chiare, della morte di Alessandra indaga la Procura di Nola.

Due zii della bambina sono stati iscritti nel registro degli indagati. A carico della coppia di coniugi, presso cui la piccola era stata collocata dai servizi sociali, si ipotizzerebbero i reati di maltrattamenti e omicidio colposo. La morte della bambina risale alla sera del 13 dicembre scorso e sarebbe stata provocata dalle ferite conseguenti a quella che si ipotizza sia stata una caduta accidentale dalla scala interna dell’abitazione. Sembra che in un primo momento le condizioni della piccola non fossero state considerate così gravi, ma quando sul posto sono giunti i medici del 118, per la bambina non c’è stato più nulla da fare. Due le telefonate fatte al 118 quella sera: nella prima si faceva riferimento a una broncopolmonite, nell’altra si citava invece la caduta dalle scale. “La nostra comunità – aggiunge il primo cittadino – si unisce commossa ai genitori e ai nonni della piccola Alessandra per la sua tragica scomparsa”.

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Tragedia a Lanciano durante il corteo del 25 aprile: un morto e tre feriti investiti da un’auto

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Doveva essere una mattina di celebrazione e memoria quella di oggi a Lanciano, in occasione del 25 aprile. Invece, si è trasformata in tragedia quando una Lancia Musa ha travolto un gruppo dell’Anpi, che si stava dirigendo verso piazza Plebiscito per partecipare alla manifestazione organizzata dal Comune.

Un uomo di 81 anni muore sul colpo

Nell’incidente ha perso la vita un uomo di 81 anni, mentre altre tre persone sono rimaste ferite. Le loro condizioni non sono gravi, come ha comunicato la Asl Lanciano Vasto Chieti: al pronto soccorso dell’ospedale “Renzetti” sono giunti il conducente dell’auto, un uomo di 79 anni, e due donne. Si attendono gli esiti degli esami radiologici per valutare l’entità dei traumi. In assenza di lesioni significative, verranno trattenuti in Osservazione Breve.

Le indagini della Polizia: dinamica ancora da chiarire

La Polizia è al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il conducente, fortemente provato, ha dichiarato di non ricordare nulla di quanto successo, se non di essere rientrato in auto dopo aver partecipato al momento celebrativo davanti al monumento agli Eroi Ottobrini. Al termine della cerimonia, i partecipanti si erano diretti a piedi verso il centro, percorrendo via del Torrione, dove l’auto ha improvvisamente sfrecciato tra loro a tutta velocità, travolgendo il gruppo.

Un dramma inaspettato che ha scosso profondamente la comunità di Lanciano proprio nel giorno della Festa della Liberazione.

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Addio a Nicola Rivelli, Forza Italia saluta un uomo di politica e cultura

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È morto Nicola Rivelli (foto Imagoeconomica del 13 aprile del 2000), ex parlamentare e storico militante di Forza Italia. A comunicarlo è stato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale del partito in Campania, che ha annunciato il decesso avvenuto a causa di un arresto cardiaco.

Un protagonista della Seconda Repubblica

Rivelli è stato una figura centrale nella prima fase di costruzione del centrodestra italiano. «È stato parlamentare in una fase cruciale per il centrodestra, quando si costruivano i nuovi equilibri della Seconda Repubblica», ha dichiarato Martusciello. «Ha partecipato con determinazione alla nascita del progetto politico che avrebbe portato Forza Italia a guidare il Paese».

Politico, artista, cittadino

Ma Nicola Rivelli non è stato soltanto un uomo di partito. «Napoli perde una figura poliedrica, capace di esprimersi in politica come nell’arte e nella vita civile», ha sottolineato ancora Martusciello, ricordando il contributo di Rivelli anche fuori dalle aule parlamentari. Uomo brillante e mai banale, con una visione capace di andare oltre il contingente, ha saputo guadagnarsi la stima anche al di fuori del perimetro politico.

Una presenza costante e leale

«Sempre coerente, sempre presente, sempre con noi, fino alla fine», ha detto commosso il coordinatore regionale. «La sua amicizia è stata per me un punto fermo. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine».

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